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Voto recensore:
6,6
La Da Vinci produce questo gioco di Stefano Luperto, entrando così ufficialmente nel formato “German board games” (alla Carcassonne, per intenderci). Ma veniamo al gioco in sé.
L’ambientazione medioevale prevede il problema di successione del re di un ipotetico principato. Tra i molti (13) candidati per questo ruolo, i giocatori ne avranno una serie di preferiti e dovranno fare in modo non solo di far eleggere un re a loro conveniente, ma anche di piazzare gli altri favoriti nelle posizioni di maggior rilievo.

Dopo aver distribuito le carte obiettivo (segrete) a ciascun giocatore, si procede a sistemare sul tabellone i candidati. L'obiettivo di ciascun partecipante è di piazzare i suoi 6 candidati preferiti tra i 13 presenti.
Il tabellone è diviso in 7 livelli. I primi sei sono numerati da 0 a 5 (punti), mentre il più alto, il trono, vale 10 punti.
La partita si svolge su tre manches, il cui punteggio viene sommato insieme. I punti si ottengono sommando il valore dei propri candidati, determinato dalla posizione nelle caselle, o livelli, del tabellone.
I giocatori, uno alla volta, piazzeranno sul tabellone un personaggio (non nelle caselle 5 e 10) finché tutti saranno stati collocati. In questa fase, ovviamente, prendere dichiaratamente una posizione verso alcuni candidati piuttosto che altri può essere molto pericoloso, poiché è essenziale non scoprire il proprio obiettivo per evitare di essere ostacolati troppo facilmente.
Una volta piazzati i personaggi, ogni giocatore deve muoverne uno di un livello verso l’alto (mai all’indietro!), tenendo presente che, se ci si muove nella casella del re (la 10), avrà luogo una votazione per l'elezione.
Il succo del gioco è tutto qui, nell’elezione: infatti, tutti abbiamo a disposizione una carta voto con un “SI” e un certo numero di carte “NO”, che è variabile in relazione al numero di giocatori. Il “SI” è riciclabile, mentre, una volta usati, i “NO” si devono scartare. Il voto avviene in modo segreto; poi tutti, contemporaneamente, scoprono la loro carta. In caso di unanimità dei “SI” avviene l’incoronazione e si procede ad effettuare i conteggi. Se invece c’è almeno un “NO”, il candidato viene eliminato dal gioco.

Sebbene si tratti di una meccanica piuttosto semplice, e quindi adatta a qualsiasi tipo di giocatore, il gioco ha una sua profondità strategica che si sviluppa essenzialmente nella fase di movimento. La scelta di chi mandare “in alto” può sia rivelare le vostre intenzioni agli altri, ma può anche fungere da specchietto per le allodole.
Pro:
La possibilità di effettuare un “cappotto” nell’ultima mano (eliminando tutti i propri candidati) permette anche dei recuperi a chi si trova indietro.
Contro:
Nonostante l’elegante veste grafica ed i buoni materiali del gioco, il costo (25 Euro in Italia) è un po’ altino per un gioco di questa fascia. Va comunque considerato il discorso di tiratura (anche se non molto, visto che è multilingua) e di distribuzione (molto più influente), che sicuramente penalizza il prezzo finale.
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