Journey Through Europe

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Voto recensore:
5,1
Sulla scatola di questo gioco c'è scritto sotto il titolo "il gioco che permette di scoprire l'Europa giocando", beh, effettivamente il tabellone comprende più o meno tutta l'Europa, solo che siamo ampiamente prima della caduta del muro (e quindi dello smembramento di tante nazioni) e non è che ci siano tante nozioni sulle città indicate nella mappa, anzi solo 64 delle 180 indicate sono accompagnate da illustrazioni e brevi didascalie.
Quindi diciamo che attualmente il valore "educativo" del gioco è venuto ampiamente meno.

Per quanto riguarda il valore ludico, non ci troviamo certamente di fronte ad un campione di originalità e divertimento.

Lo scopo del gioco è completare un itinerario di 9 tappe prima dei propri avversari, muovendosi sul tabellone di città in città, sfruttando i punteggi ottenuti con un d6 ed utilizzando i 3 possibili tipi di spostamento proposti, cioè quello terrestre, quello marittimo e quello aereo.

La preparazione del gioco è assai semplice, dopo aver scelto su quale delle due facce del tabellone giocare (Europa fisica o Europa politica), ogni giocatore riceve casualmente una carta raffigurante una città.
Quella città sarà il punto di partenza e di arrivo del suo viaggio, e il giocatore porrà una bandierina sul tabellone in sua corrispondenza.
Dopo questa assegnazione, ogni giocatore riceverà altre 8 carte casuali che completeranno così il suo itinerario.
C'è da dire che le carte sono divise in 3 colori, rosso verde e giallo, ed ogni colore rappresenta una parte dell'Europa: il rosso per il nord Europa, il verde per l'Europa centrale e il giallo per quella meridionale.
Le carte che i giocatori riceveranno saranno perciò 3 per ogni colore, in maniera da dover compiere un viaggio che tocchi più o meno tutte le 3 parti in cui è stato idealmente suddiviso il nostro continente dagli autori.

In ogni turno ogni giocatore tirerà il dado ed a seconda del risultato potrà muovere di tanti spazi terrestri quanti sono i punti ottenuti con il lancio, considerando che, in ogni città può stazionare una sola pedina, e che uno spostamento da città a città sulla linea continua che le congiunge costa un solo punto di movimento in ogni zona del tabellone, e quindi senza nemmeno differenze legate alle varie conformazioni fisiche del territorio.
Tirando un 6 inoltre si ha diritto ad un tiro aggiuntivo.
Gli spostamenti marittimi si possono fare solo fra città portuali, che sono collegate da linee tratteggiate, anch'essi costano un solo punto di movimento, ma una volta utilizzata una linea marittima non ci si potrà più muovere in quel turno.
Per gli spostamenti aerei bisogna invece consultare il piano di volo in dotazione, che presenta una suddivisione dell'Europa in 6 settori, e indica tutte le città dotate di aeroporto (indicate nel tabellone con un cerchio rosso).
Gli spostamenti fra città appartenenti allo stesso settore costano due punti movimento, mentre fra città appartenenti a settori adiacenti costano 4 punti movimento, non sono consentiti spostamenti più lunghi o fra settori posti fra loro diagonalmente.

Delle 180 carte presenti nel gioco, 64 sono illustrate (ad esempio a Roma c'è il Colosseo, a Milano il Duomo e via dicendo), e inoltre hanno delle istruzioni riportate sul retro, che consentono di usufruire di bonus oppure obbligano a sopportare dei malus.
I giocatori dovranno quindi programmare il loro itinerario tenendo conto di queste varianti, ed in effetti questa è la componente forse più interessante del gioco.

Vince chi riesce a ritornare alla sua città di partenza prima degli altri giocatori.

Questo gioco risente del peso di tutti i suoi anni, e sebbene sia stato ristampato (io ne posseggo una copia degli anni'80), nessuna variazione importante è stata adottata dal regolamento, che è praticamente più corto di questa recensione.
Nel manuale però, oltre le due pagine di regole potrete trovarne altre 16 che forniscono delle brevi descrizioni delle 64 città illustrate nelle carte, oltre alla lista delle sigle nazionali europee (sempre pre-caduta muro).Tali informazioni dovrebbero essere un sostegno al fatto che il gioco dovrebbe permettere "di conoscere l'Europa giocando", ma in realtà potrebbero essere rilevanti solo per i bambini, per i quali questo gioco sembra essere progettato.
Indicato da "10 a 99" anni (personalmente non sopportavo questo tipo di indicazione, se non ricordo male abbastanza in voga per i giochi Ravensburger destinati all'Italia negli anni '80), ma secondo me sarebbe stato più corretto un "da 6 a 12".
Pro:
Per i bambini magari era un modo semplice e giocoso di imparare qualcosa di nuovo.
Contro:
Le bandierine erano una sorta di "spillo" da inserire nel tabellone...non è bello dover fare il voodoo con i propri giochi...e lasciare dei simpatici buchi!
Differenziazione fisica e politica nulla ai fini del gioco.
Regolamento molto scarno e quindi meccaniche banali e poco interessanti.
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