Guilds: Costruiamo gilde a suon di aste

Guilds Carte personaggio
IGiullari

Dopo una lunga attesa arriva sugli scaffali Guilds, il gioco dell'esordiente Christian Giove edito dalla Giochi Uniti che ci mette a capo di una gilda in un medioevo fantasy. Gioco solido, idee interessanti... ma anche dei difetti. 

Giochi collegati: 
Guilds
Voto recensore:
7,0

Ve lo diciamo subito. Christian è un nostro caro amico e la copia del gioco grazie alla quale abbiamo scritto questa recensione è un suo regalo. Valutate voi se continuare a leggere o meno.

Christian Giove ci porta ad Anderis, regno abitato da guerrieri, maghi, creature fatate, principi e principesse e ci dà il compito di creare una gilda, la più bella e prosperosa del regno che ci assicuri eterna fama e gloria. Al tavolo, per una durata massima di 90 minuti, possono prendersi a male parole da 2 a 4 giocatori che siano alla ricerca di interazione diretta e indiretta.

Il Gioco

Guilds: la piazza
Guilds: la piazza
Avevamo già descritto le meccaniche in dettaglio nella nostra anteprima,  motivo per cui non ci dilungheremo qui ad approfondire il regolamento. Lo scopo del gioco è quello di creare una gilda più prestigiosa delle altre soddisfando le aspettative del re, in termini di gameplay ci troveremo impegnati ad assoldare carte personaggio giocandocele all'asta conservando abbastanza soldi per acquistare tessere stanza con cui ampliare la nostra gilda. I personaggi donano abilità e simboli (simboli che troviamo anche nelle stanze) che contribuiranno a farci competere per gli obiettivi.

Il turno di gioco è molto semplice:

  • Si ricevono le rendite dai nostri personaggi e stanze;
  • Si acquisiscono personaggi con la fase d'asta:
  • Si convertono le monete non spese in oro;
  • Si costriscono le stanze;
  • Si prepara un nuovo turno.

Centrale in tutto questo è l'asta, che permette di acquisire nuovi personaggi. È proprio su questa meccanica che l'autore ci regala qualcosa di nuovo nel panorama ludico: la doppia offerta. Al proprio turno infatti il giocatore può fare (o rialzare) un'offerta su due settori (in cui sia presente almeno una carta). Con questa puntata il giocatore deve diventare il miglior offerente. In alternativa può passare (ma rientrare in gioco a meno di un passo consecutivo di tutti i giocatori) oppure prendere una carta in un settore in cui si ha l'offerta maggiore. 

Altra particolarità del titolo è l'utilizzo di una doppia valuta: monete d'argento e monete d'oro. Le prime possono essere utilizzate solo per acquisire i personaggi durante l'asta, le seconde possono essere convertite in rapporto 5:1 e utilizzate per acquistare le stanze, inoltre, le monete d'oro, sono le uniche che possono essere conservate tra un turno e l'altro.

Terminati i sei turni (otto in due giocatori) o quando un giocatore ha esaurito gli spazi edificabili della propria gilda, il gioco termina e si calcolano i punti sommando quelli forniti dai personaggi, dalle stanze e dagli obiettivi raggiunti.

Considerazioni

Guilds: Stanze Gilda
Guilds: Stanze Gilda
Prima di iniziare vogliamo ancora una volta ringraziare Christian e chiedergli scusa se saremo severi col suo gioco, ma ormai è sugli scaffali e deve essere giudicato con onestà. 

Il titolo ci è piaciuto, niente che ci abbia fatto gridare al miracolo ma Guilds è un buon gioco, che si attesta in un target che ci piace molto. Una partita non dura più di un'ora, una volta che si conoscono gli effetti dei personaggi, e il gioco richiede di pensare il giusto senza poter andare col pilota automatico. Per quanto riguarda l'originalità dobbiamo dire che forse non brilla per l'implementazione di nuove meccaniche ma la doppia asta gli fornisce quel twist di novità che non permette di bollare il titolo come un "tutto già visto"; è vero che sotto sotto è un collezione set, ma la struttura è buona e il gioco ben ambientato. Proprio questa sua capacità di avere meccaniche coerenti con l'ambientazione proposta permette di sorvolare sul mero collezione set che risulterebbe altrimenti molto astratto. Se assoldo dei guerrieri e nella mia gilda ho una sala d'arme è ovvio che avrò dei benefici maggiori. Forse l'elemento del piazzamento tessere nella fase di costruzione, nella quale tenere d'occhio porte e collegamenti con l'entrata, è un di più di cui non si sentiva la necessità, ma è ugualmente logico e ben implementato. L'interazione è molto forte come abbiamo già accennato, si sente molto quella indiretta sia durante la fase d'aste che nella scelta delle stanze in quanto gli obiettivi comuni obbligano a scannarsi per gli stessi simboli gilda, o tipologie di stanze, inoltre è presente una componente di interazione diretta, anche distruttiva, grazie a personaggi che possono uccidere un personaggio avversario: scelta coraggiosa per un gioco fondamentalmente german ma riuscita. 

Guilds: Regolamenti
Guilds: Regolamenti
A livello di materiali e di ergonomia si sentono degli scricchiolii. Purtroppo alcune scelte delle Giochi Uniti sono quanto meno discutibili e creano più di qualche dubbio alle prime partite. Niente di insormontabile ma alcune parti di testo potevano essere sostituite da simboli migliorandone la fruibilità. Anche il regolamento ha qualche punto oscuro e avremmo preferito una soluzione meno ingombrante per le due valute in denaro. Esistendo solo "pezzi da 1" la fase delle rendite e il tener traccia delle offerte risulta un po' noioso. Tutto si fa perdonare dalla bellissima qualità delle illustrazioni. I personaggi sono meravigliosamente illustrati e le stanze, che in un primo momento non ci erano piaciute, viste dal vivo fanno una splendida figura e il cartoncino spesso su cui sono stampate le rende piacevolissime anche al tatto.

In conlusione: Guilds ci è piaciuto, e ci è piaciuto sempre di più dopo ogni partita. Alla primissima partita (fatta in 2) il voto si attestava su un 6.5 ma il titolo è riuscito a ritagliarsi un altro mezzo punto dopo averlo provato in più giocatori e aver dissipato i dubbi che rallentavano il gameplay. Guilds non è un capolavoro, ma un ottimo punto di partenza per quella che ci auguriamo possa essere una splendida carriera lunga e costellata di successi.

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Commenti

Eccola, dopo aver invaso le testate che parlano di giochi, è arrivata anche qui la recensione di Guilds! Ottima la premessa "siamo amici" è indice di obiettività !!!! STo Guilds non se lo piglia nessuno... 

Devo ancora provarlo ma sulla carta mi intriga molto.

Sarà che sono un fessacchiotto ma la parte che mi attira di più è proprio la creazione fisica della gilda.

Fossero state solo carte da accumulare in set, avrebbe perso moltissimo.

Ottimo, aspettavo la vostra recensione ;) Gioco promosso (dai, 7 è un buon voto) e scimmia che si agita. Da quel che ho capito, l'avete giocato molto in due giocatori, ma il voto si è alzato solo quando al tavolo eravate di più. Mmm...

Ottimo, aspettavo la vostra recensione ;) Gioco promosso (dai, 7 è un buon voto) e scimmia che si agita. Da quel che ho capito, l'avete giocato molto in due giocatori, ma il voto si è alzato solo quando al tavolo eravate di più. Mmm...

Si. Lo abbiamo preferito in più. In 2 la doppia asta funziona comunque bene, ma in 3 o 4 c'è più interazione (che a noi piace)

per me da 6 in due, 7 in tre, 7.5 in 4. E quando quei quattro conoscono bene carte e stanze (ma mio dio potevano metterci dei simboli più grandi! ci vuole la lente d'ingrandimento!) rende davvero al massimo.

Anche il token che segna i turni è davvero indegno, l'abibamo perso almeno 3 volte. un lavoro appena un po' migliore sulla componentistica (la storia delle monete è ridicola: si perde più tempo a contarle ogni turno che altro) l'avrebbe reso un gioco davvero notevole.

Giocato a Lucca C&G l'anno scorso prima che uscisse nei negozi e a me non ha convinto molto. La fase di asta è orginiale come lo è anche la gestione della doppia valuta nelle due fasi del turno. Tuttavia poi l'uscita e l'acquisto delle stanze è molto randomica e con effetti pesanti. Così come è incontrollabile l'asta unita alla possibilità di molte cattiverie. Non è il mio genere di gioco e non è un gioco brutto comunque.

Rimane un titolo che non ha guadagnato un posto nella mia collezione. Per me anche starebbe sul 6/6,5

Giocato una sola volta, in 4, e mi ha lasciato una gran voglia di rigiocarlo. Il sistema delle aste mi ha colpito molto.

Io personalmente ho molta fiducia in questo gioco, come ho scritto nel commento al gioco (il mio voto per ora è 8, ma sono sicuro che appena usciranno le prime espansioni il gioco migliorerà tantissimo), al momento è più divertente se giocato in più persone, in 2 non diverte molto (spero migliorino questo aspetto), ma in più persone escono partite veramente carine e piacevoli, e sono sicuro che con il passare del tempo migliorerà sia a livello di contenuti e sia a livello qualitativo, ho molta fiducia in questo gioco e nei suoi autori!

Un gioco che ad una prima partita mi è parso piacevole, tanto da intalarne immediatamente un'altra per chiudere la serata. Col senno di poi invece mi sono accorto di non avere avuto molte scelte, di aver dovuto fare delle scelte strategiche alla cieca (visto che non puoi sapere cosa uscirà, sia parlando di stanze che di personaggi simboli) e che i punti totali della partita sono così pochi che una singola carta o simbolo in più o in meno decide la partita intera. Considerando che quella carta/simbolo possono esserti levate da qualche interazione diretta cattiva... ho perso ogni voglia di riprovarlo (seppure sul momento non mi sia dispiaciuto affatto). Forse aver perso 7 punti (sui 35 che hanno assegnato la vittoria) per la perdita all'ultimo turno del mio draghetto mi ha segnato.

Scusate la mia arretratezza informatica....

Ho copiato dall'editoriale "Lo Spiel Des Jahres, le polemiche, i casual gamer e il male del settore" la risposta di Azgaroth ad una mia affermazione. Penso che i giullari siano stati onesti nel dire che sono amici ma anche gli altri che hanno scritto commenti positivi o negativi dovrebbero dirci altrettanto onestamente in che rapporti sono con l'autore. Se dovete scegliere un gioco meglio leggersi un regolamento! Ciao a tutti

 

La mia domanda

Poi vorrei fargli una domanda: - ho visto fare delle recensioni di Uno è di Hulo (che è lo stesso gioco). Ho visto anche parecchie testate che recensivano Guilds in contemporanea a mo di lancio pubblicitario... Non pensi che dovrebbe essere istituito un albo dei recensori e che deve essere vietato per loro fare pubblicità? (Come avviene per i giornalisti) grazie 

Risposta Azgaroth 

Eh, albo dei recensori... diciamo che già l'albo dei giornalisti è secondo me un'aberrazione, per cui non andrei in quella direzione per ricercare professionalità. Il fatto è che ogni lettore deve farsi un po' di esperienza sulla propria pelle, iniziare a conoscere i vari recensori, capirne i gusti, capire che ruolo hanno all'interno della comunità, capire se qualcuno fa marchette o è semplicemente "di bocca buona", se uno fa una recensione che in realtà non lo è perché è solo un riassunto, se uno tace o ignora volutamente dei difetti, ecc. Esattamente come quando compri e leggi un quotidiano o una rivista. Questo chiaramente costa un po' di fatica e tipicamente il casual gamer non lo fa.    p.s. In Tana la recensione di Guilds però non l'hai trovata ;)

Tratto da: https://www.goblins.net/comment/reply/42186/129285?quote=1#comment-form
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mah...il 6,5 in due giocatori è una follia! (del resto la premessa che l'autore è un amico dice tutto) come in tutti i giochi di aste,in due secondo me è pessimo. io gli do 6,5 se giocato in quattro.

Due, tre, quattro giocatori? Sempre voto 8. Mi spiace ma dopo quasi una decina di partite posso dire che il gioco è veramente divertente. Ne ho fatte 6 in due giocatori, 3 in Quattro e 1 in tre. E non ho notato una grande differenza. Anzi mi hanno divertito tutte. Grazie alle doppie aste non c'è scampo. Il gioco fila via che è un piacere. Poi la costruzione della gilda è fenomenale. Tutte quelle carte con personaggi diversi disegnati alla perfezione. Tutti quei poteri da scatenare contro gli avversari e su se stessi. Per farla breve, proprio il gioco che mancava nella mia ludoteca. Un genere che pur assomigliando a qualche altro gioco, ne viene fuori un genere misto, con aste, collezioni di carte, piazzamento tessere, interazione diretta. Peccato solo per i simboli con caratteri piccolini nelle stanze. Per il resto lo consiglio a tutti. 

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