Fredericus

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Fredericus
Voto recensore:
6,2
La preparazione del gioco prevede la creazione di 8 file di carte (da 7, 9 o 11, dipende dal numero di giocatori ed è un'operazione un po’ macchinosa) da disporre sui lati del piccolo tabellone ottagonale che rappresenta Castel del Monte. Poi il giocatore di turno piazza sul tabellone i suoi due segnalini, il falco pellegrino e l’astore, in corrispondenza di spazi che rappresentano i posti di guardia. Ognuno prende un obiettivo ed i restanti si mettono coperti sul tavolo.

Il gioco ora può cominciare. Nel proprio turno, ciascun giocatore cerca di catturare creature e prendere obiettivi, e per fare ciò deve utilizzare le sue 4 azioni disponibili per ogni turno. Esse sono:
· Spostare una carta dall’estremità della fila (quella più lontana dal tabellone) ad una fila adiacente
· Spostare un proprio rapace da un posto di guardia ad uno adiacente (più rapaci possono occupare lo stesso spazio)
· Incappucciare rapaci avversari, spostandoli nel cortile (parte centrale del tabellone), facendo loro perdere il prossimo turno.
I falchi servono a catturare le creature (una per turno al massimo) che volano ad alta quota, cioè situate all’estremità di una fila compresa tra due altre file terminanti con porzioni di cielo. L’astore cattura invece creature che volano a bassa quota, ovvero comprese tra una porzione di cielo ed un albero. Se sulla fila in cui viene catturata la creatura è presente uno o più gettoni scommessa, i loro proprietari pescano una carta obiettivo.

Nel turno si può anche ribaltare una fila di carte se all’estremità delle due adiacenti vi è un sigillo. Alla fine del turno si rimettono in gioco gli eventuali rapaci incappucciati e si posiziona (o si cambia posizione) al proprio gettone. Infine, si pesca un obiettivo dal mazzo obiettivi e lo si scarta scoperto.

Il gioco finisce non appena un giocatore cattura l’ottava creatura, oppure viene pescato Fredericus tra gli obiettivi. Dopodiché si contano i punti, che dipendono dal numero di creature catturate e dalla loro corrispondenza con gli obiettivi (segreti) in proprio possesso e chi fa più punti vince.

Un gioco carino, che prevede una certa strategia di piazzamento, che però può facilmente venir frustrata all’ultimo momento dalle mosse degli altri (inversione file, spostamento carte, ecc.). Spesso, infatti, le scelte fondamentali si fanno nel proprio turno in modo da favorirsi il più possibile e, allo stesso tempo, cercare di ostacolare gli altri giocatori.
Pro:
Non ci sono grossi pregi (né, fortunatamente, grossi difetti). È un gioco rapido e semplice ma che offre diverse opzioni di scelta nel proprio turno, che vanno dal pianificare le mosse nel proprio turno, al “prepararsi il terreno” per i turni seguenti (specie in 2 o 3 giocatori), allo sfasciare i piani degli avversari.
L’idea è buona, e mi piace vedere un prodotto Italico di (buona) qualità e formato paragonabili a quelli dei giochi Descartes.
Contro:
Il gioco manca un po’ di mordente ed i disegni delle creature non sono eccelsi (la viverna pare anoressica e la sfinge sembra affetta da idrocefalia, tanto per fare un paio di esempi).
Il regolamento non è chiarissimo, specie la sezione in italiano: a volte è necessario leggere alcune parti nelle altre lingue per capire bene.
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