Field Commander: Napoleon

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Introduzione ed Ambientazione
Le campagne napoleoniche rappresentano uno dei periodi storici più interessanti dal punto di vista della tattica militare. Chiunque sia appassionato di wargame avrà sicuramente sognato di poter simulare queste guerre nella loro interezza: non solo una grande battaglia, ma la pianificazione e l'esecuzione di un'intera grande campagna. Solitamente simulare esperienze di questo tipo è molto difficile per motivi tanto logistici (radunare tanti giocatori), che per motivi temporali (una campagna può protrarsi per mesi). Immaginare poi di affrontarle in solitario dal punto di vista del geniale corso è sempre stato ovviamente solo un sogno. Fino ad oggi.

La DVG infatti, che sta diventando una marchio di fabbrica di prim'ordine per i wargame solitari da tavolo, ha da poco pubblicato Field Commander: Napoleon, nuovo capitolo della serie che aveva permesso ai giocatori di rivivere le campagne della volpe del deserto (“Field Commander: Rommel”) o quelle del più grande eroe macedone (“Field Commander: Alexander”).

Il Gioco
Field Commander: Napoleon vi farà invece rivivere le gesta de l' Empereur, dagli albori fino alla fine. Nella massiccia scatola si trovano infatti ben 7 plance di dimensione circa 27 x 42 cartonate e stampate sulle quali si trovano le mappe per le 11 campagne incluse nel gioco. Potrete giocare tutte le campagne del grande condottiero corso: Prima coalizione1796, Egitto 1798, Seconda coalizione 1800, Terza coalizione 1805, Quarta coalizione 1806, Spagna 1807, Quinta coalizione 1809, Russia 1812, Germania 1813, Francia 1814, 100 giorni 1815. E per ogni campagna tutti i segnalini necessari per rappresentare le più importanti unità tattiche indipendenti a livello strategico, tipicamente divisioni (come nel 1796) o corpi (come nel 1812).

Il giocatore impersonerà appunto Napoleone e le sue gesta saranno misurate mantenendo come parametro di raffronto i risultati ottenuti dall'Imperatore: una sfida nient'affatto facile. Tipicamente, entro un determinato numero di turni, si dovrà raggiungere un certo risultato (solitamente conquistare un determinato numero di punti vittoria oppure occupare determinate aree) evitando naturalmente le condizioni vincolanti di sconfitta (ad esempio se Napoleone viene preso prigioniero...). Confrontando i vostri risultati con quelli dell'Imperatore, potrete determinare il numero di Punti Vittoria ottenuti e misurarvi anche in più partite contro voi stessi.

Durante una partita, il turno di gioco si suddivide in due momenti contraddistinti: il vostro turno e quello del nemico. Il vostro turno è caratterizzato da un movimento strategico effettuato di regione in regione, al termine del quale affronterete una o più battaglie tattiche nel caso in cui siano presenti unità nemiche nella regione in cui avete mosso vostre truppe. Una volta risolte le battaglie, dovrete fare i conti con i rifornimenti e le salmerie, argomento di primaria importanza nelle guerre napoleoniche. Nel turno del nemico invece, un sistema di intelligenza artificiale con una buona componente di aleatorietà permetterà ai vostri nemici di effettuare le stesse azioni: movimenti strategici, avvio di eventuali battaglie campali, gestione delle risorse.

La parte strategica è snella e rapida. Tale fase è di primaria importanza per l'ottenimento dei risultati e per l'ottenimento di un buon vantaggio in caso di battaglie campali che vengono risolte su una plancia apposita e con un sistema caratterizzato da un certo livello di astrattezza. La plancia è infatti suddivisa in una serie di aree che si susseguono dalle vostre retrovie a quelle nemiche, passando per il fronte delle rispettive armate. Dopo aver scelto alcune interessanti opzioni che hanno una ripercussione più strategica sullo scontro (come ad esempio la possibilità di colpire direttamente i rifornimenti del nemico), la battaglia viene risolta scegliendo alcuni ordini da assegnare alle proprie truppe, mentre altri vengono assegnati a quelle avversarie utilizzando un sistema casuale, seppur delimitato da una serie di regole che portano a scelte pilotate in modo da limitare l'incidenza della sorte. Esistono due tipologie di ordini: quelli speciali, che hanno effetti più rilevanti, ma che sono in numero limitato, e quelli default che invece vengono assegnati a tutte le truppe che non ricevono un ordine speciale. L'abilità di comando determina il numero di ordini speciali che possono essere scelti dal giocatore oppure che sono assegnati alle truppe nemiche a partire da quelle con valore maggiore.

L'attivazione degli ordini e gli effetti del combattimento sono determinati con lanci di dado basati sulle caratteristiche delle truppe, diverse sia per esperienza che per specialità. Il combattimento prosegue di turno in turno fino a che uno dei due eserciti non si trova in una condizione di rotta ed allora il gioco ritorna dalla mappa tattica a quella strategica.
Altra parte importante che si risolve a livello strategico è quella relativa all'approvvigionamento, in cui si spendono i punti di rifornimento ottenuti dai propri possedimenti o strappati al nemico per rimpolpare i ranghi di unità assottigliate, riorganizzare unità distrutte nelle retrovie, acquisire scout o altre risorse strategiche.

Considerazioni
Le campagne sono fra di loro molto varie, non solo perchè variano mappe, truppe ed obiettivi, ma anche perchè quasi ogni campagna ha delle regole speciali relative al contesto in cui è ambientata. La diversità delle battaglie è invece correlata a quella delle truppe che le combattono.

Field Commander: Napoleon ha una buona dose di difficoltà e le scelte strategiche devono essere davvero oculate per raggiungere i livelli di punteggio più alti. Proprio per questo motivo ho apprezzato molto il livello strategico del gioco, ho invece trovato un po' troppo astratto e meccanico quello tattico. Da appassionato di wargame tridimensionale infatti, ho difficoltà ad immaginare e quindi ad apprezzare le battaglie napoleoniche su un livello così poco contestuale alla panoramica del terreno ed alle manovre di battaglioni, squadroni e batterie. Ho inoltre trovato un po' troppo pesante la parte meccanica del combattimento.

Concludendo, Field Commander: Napoleon rimane un buon prodotto, con materiali curati e realizzato con impegno. Ma soprattutto è un progetto molto ambizioso e credo che, se anche non può piacere a tutti, possa essere gradito da molti e in particolare da chi voglia avvicinarsi all'aspetto strategico delle guerre napoleoniche.

Pro:

Buoni materiali.
Interessante la parte strategica.
Molti scenari giocabili.

Contro:

Elevato livello di meccanicità.
Troppo astratto, specialmente nelle battaglie.
Costo elevato.

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