Escape Tales: il risveglio

Escape Tales: the Awakening

Unire una storia a bivi tipica dei libri game con una escape room da tavolo. Escape Tales: Il Risveglio sarà riuscita in questa impresa?

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Escape Tales: The Awakening
Voto recensore:
8,0

Come è solito aspettarsi quando un genere è ormai maturo, ecco arrivare i primi esperimenti particolari, le prime commistioni. Escape Tales: Il Risveglio, è essenzialmente l'unione tra una escape room da tavolo ed un libro game. Uscita la scorsa gen-con si prepara ad approdare a breve (Play 2019!) in Italia grazie ad MS Edizioni, che ne ha curato traduzione e, poveri loro perchè non deve esser stato un lavoro facile, l'adattamento di alcuni degli enigmi.

Lo so che state pensando "ecco un'altra escape room"; ma vi assicuro che, in questo caso, ci troviamo di fronte ad un esperimento molto particolare nel suo genere e, senza dubbio alcuno (almeno da parte mia), la miglior escape room "da tavola" che potete trovare sul mercato al momento. Ci tengo a precisare che ho giocato con la versione originale del titolo, non quella italiana edita da MS edizioni. Ovviamente eviterò accuratamente di rivelarvi elementi importanti della trama o degli stessi enigmi.

L'amore di un padre

Uno degli aspetti peculiari del gioco, rispetto ai concorrenti, è sicuramente l'impegno messo nel cercare di generare una storia coerente e, soprattutto, interessante. Non siete banalmente chiusi da qualche parte con l'unico obiettivo della fuga, qui siete i padri di una ragazza che si è ammalata gravemente da un giorno all'altro. Ora lei è costretta a letto, divorata dalla malattia mentre i medici non sanno cosa fare. Voi, disperati, siete disposti a fare qualsiasi cosa per salvarla. Una rapida ricerca vi porta a scoprire che un uomo, anni prima, ha passato la vostra stessa disavventura e ha salvato la figlia sfruttando un libro mistico. Tramite questo libro dovrete quindi raggiungere una dimensione da incubo parallela alla nostra, trovare uno dei custodi di questo mondo e barattare con lui la salute della vostra amata bambina. Sì, come avrete notato non è la classica storiella da quattro soldi per bambini. Inoltre nel corso del gioco avrete delle vere e proprie scelte da fare che vi porteranno ad uno dei diversi finali disponibili. Ecco quindi unirsi le meccaniche delle Escape Room con quelle dei libri game!

Componentistica e flusso di gioco

Il gioco ha al suo interno un  piccolo tabellone con una griglia alfanumerica su cui si andranno a posizionare le carte (dimensione "tarocco") che rappresentano le stanze e i segnalini circolari che indicano il numero di azioni che potete fare. Concludono la lista dei materiali un corposo mazzo di carte con i vari enigmi ed indizi, un mazzo doom di penalità che si andranno a pescare in momenti specifici del gioco e - ultimo ma non meno importante - il libretto stesso che vi guiderà nella narrazione e nelle conseguenze delle scelte che andrete a fare nel corso dell'avventura.

A corredo del tutto un'utilissima app, utilizzabile anche offline, che permette di verificare le soluzioni degli enigmi, chiedere aiuti e quant'altro.

Il flusso di gioco e le regole sono molto semplici. Ogni volta che rivelerete una stanza potrete spendere un segnalino posizionandolo su uno dei punti di interesse della stanza. La vostra scelta, tramite una carta di riferimento, vi rimanderà a leggere un paragrafo specifico del libro. Questo paragrafo vi illustrerà cosa vedete in quel punto della stanza e vi dirà quali oggetti pescare dal mazzo apposito. Spesso questi oggetti saranno degli indizi, altre volte una rappresentazione dell'enigma vero e proprio.

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La correlazione tra enigmi ed indizi per risolverli è semplificata da simboli che li collegano tra loro. Se finite tutti i vostri segnalini azione dovete "spingervi oltre", pescando dal mazzo delle penalità, sperando di trovare un modo per acquisire più punti azioni senza dover pagare un prezzo troppo alto. Questo meccanismo vi obbliga a scegliere quali punti della stanza controllare, limitandovi nel numero delle azioni da fare piuttosto che nel tempo, come si è soliti fare nelle escape room.

Enigmi

Ma veniamo al fulcro di qualsiasi escape room: la qualità degli enigmi. Dopo aver acquisito una certa esperienza nel genere posso tranquillamente dire che gli enigmi in questo titolo sono praticamente perfetti. Divertenti, originali, di diverse tipologie. Calibrati alla perfezione nella difficoltà e complessità.

Ci sono enigmi che vi richiederanno diversi minuti di ragionamento, se non ore. Ci son stati casi in cui ho messo da parte il gioco, ho liberato la mente, sono andato a fare altro e dopo diverso tempo ho trovato la giusta chiave di lettura. Ma mai, in nessun momento, ho provato quell'odiosissima sensazione di frustrazione che si può avere con enigmi troppo complessi o, per meglio dire, eccessivamente convoluti, come quando l'autore perde di vista l'obiettivo di divertire e si lascia andare a voli pindarici che neanche Lovecraft sotto acidi. Qui non accade mai.

Ad aiutare in questo c'è indubbiamente la possibilità, tramite app, di farsi dare oltre agli indizi (che pungono però nell'orgoglio) un utile riferimento sul numero di indizi necessari per risolvere ogni enigma. Utilissimo per evitare di spaccarsi la testa su un enigma quando non si hanno ancora tutti gli elementi necessari per risolverlo. Un giocatore esperto capisce quando è il momento di passare oltre e provare a cercare altri indizi, ma qui, complice la meccanica del limite nelle azioni, avrebbe potuto generare un certo livello di frustrazione. I meno esperti potranno comunque chiedere diversi indizi per ogni enigma, fino a farsi rivelare direttamente la soluzione, in modo da non rimanere bloccati. 

L'app si dimostra inoltre, ancora una volta, uno strumento perfetto per verificare le risposte ed aiutare nella risoluzione. Non ci troviamo di fronte ad un utilizzo limitato come in Unlock!, ma una vera e propria companion app che vi guiderà durante le vostre partite. Utile, semplice e mai invadente.

In totale il gioco dovrebbe richiedervi dalle tre alle sei ore per completarlo, ovviamente con la possibilità di salvare la sessione e riprenderla successivamente (basta organizzarsi con bustine e un pezzo di carta).

Trama

Mi pare lecito dedicare un paragrafo a questo elemento visto che, indubbiamente, gli autori gli hanno infuso molte energie. Purtroppo però il risultato non è al livello degli enigmi. Ci troviamo di fronte ad una storia indubbiamente particolare, in gran parte adulta nei temi, ma purtroppo sempre e solo abbozzati, poco approfonditi, complice anche lo spazio a disposizione. Il libro infatti è molto piccolo e anche i capitoli tendono ad essere di conseguenza molto brevi.

Anche le scelte che vi troverete ad affrontare, a parte un paio, sono effettivamente poco sentite a livello emozionale. Non voglio esagerare, ma spesso vi troverete più che altro a decidere se andare a destra o sinistra, piuttosto che salvare un cane o un gatto. La presa sul giocatore però permane sempre, non dimenticherete il vostro obiettivo e rimarrete sempre immersi nell'atmosfera del titolo.

Sarebbe stato gradito però percepire un peso maggiore nelle scelte ed avere di fronte una storia più profonda e articolata.

Rigiocabilità: Il limite delle azioni e la storia

Questo titolo viene definito una escape room rigiocabile. Ciò perchè i bivi nella storia ed il limite nelle azioni non vi permetteranno di vedere tutto con una sola giocata. Anche perchè finire le azioni significa dover pescare dal terribile mazzo delle penalità, quindi meglio stare attenti! O almeno così affermano gli autori.

Ma lasciate che vi spieghi per bene cosa intendo. Innanzitutto, personalmente, trovo che titoli a "bivi", con scelte e conseguenze, diano il loro meglio quando vengono giocati con lo spirito di chi non ritoccherà mai più quel titolo, non con lo spirito del completista ad ogni costo. Riprendendo il mio esempio inventato del cane e del gatto trovo lapalissiano che il peso della scelta sarà diverso tra chi ragiona modello: "scelgo il cane, però il gatto poverino...ok scelgo il cane e ne accetto le conseguenze..." e chi ragiona: "vabbè questa volta scelgo il cane così vediamo che ne esce fuori, poi domani riproviamo e scegliamo il gatto".

C'è un peso emozionale totalmente diverso che riprende, in un certo senso, l'annosa questione del perchè la meccanica legacy abbia un ritorno emotivo più forte sui giocatori. Quindi sì, il titolo di base è rigiocabile, non ci sono materiali che si modificano permanentemente; ma, a parer mio, se lo giocate con l'idea di riprenderlo non ve lo godrete come dovreste.

Il mio consiglio è di giocarlo, accettarne le conseguenze, accettare quel finale a cui giungerete e poi prestare il titolo ai vostri amici o vederglielo giocare per poi confrontare le vostre storie.

Veniamo quindi alla meccanica che, a conti fatti, limita il vostro gioco. Meccanica senza la quale, trama a parte, potreste giocare quasi tutti gli enigmi del titolo. Entrate in una stanza e scorrete tutti gli enigmi che ci sono disponibili, poi passate alla successiva ecc. La realtà dei fatti è che il mazzo penalità, quello che con le sue terribili conseguenze dovrebbe impedirvi di voler eccedere nel fare, a conti fatti non è poi così terribile nelle prime carte.

Per carità, non voglio dirvi di completare ogni cosa presente e guardare ogni angolo perchè quel mazzo può essere, e poi diventa, molto cattivo; però nella prima sessione ho fatto quasi tutti gli enigmi del gioco e ho girato qualche carta del mazzo penalità senza incorrere in eccessivi problemi.

Quindi anche gli amanti del completismo si potranno dire soddisfatti poichè, se fatto in modo intelligente, è possibile completare quasi totalmente tutte le stanze. Gestite semplicemente con attenzione le vostre azioni e non eccedete. Se in una stanza sprecate due azioni guardando dei punti inutili, scordatevi di poterla guardare tutta e cercate di fare il possibile. L'aver rimosso il limite del tempo è stata sicuramente un'ottima idea; ma, se quel mazzo delle penalità aveva il compito di frenare l'ambizione del giocatore, solo per invogliarlo a giocare di nuovo a parer mio non svolge bene il suo compito, oltre ad essere una mossa alquanto povera di design.

Quello che mi preme far notare quindi è che la rigiocabilità del titolo è, a parer mio, da una parte sconsigliata perchè toglie emotività ed importanza alla vostra giocata; dall'altra non è necessaria, visto che l'avventura sarà comunque praticamente completa e, soprattutto, molto appagante.

In conclusione

Escape Tales: il risveglio è, al momento, la miglior escape room da tavola su cui potete spremere le vostre meningi: ha enigmi sempre divertenti, complessi ma mai frustranti. Una gioia per tutte le menti nel loro essere perfettamente calibrati, nel loro darti l'impressione di essere sempre sul punto di essere risolti, ad un passo dalla soluzione.

Purtroppo il comparto narrativo non è allo stesso livello, ma ci troviamo di fronte al primo esperimento del genere, quindi non si può che migliorare.

Consigliatissima a chiunque cerchi un'ottima esperienza da condividere con gli amici o da vivere in solitaria.

Pro:
  • Qualità degli enigmi.
  • Sistema di risoluzione ed aiuti tramite app.
  • Unione tra storia a bivi ed escape room.
Contro:
  • Storia poco approfondita.
  • Poche scelte veramente importanti.
  • Meccanica del mazzo doom poco curata per gli scopi che ha.
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Commenti

Ottima recensione. 

Domanda sulla rigiocabilità: i famosi 7 finali forniscono uno stimolo per giocarci nuovamente? Essendo gli enigmi gli stessi non si rischia l’effetto Time Stories?

Forse l'unica che ho la curiosità di provare.

Lo sto tenendo d'occhio da molto. Grazie per l'ottima recensione. Spero di trovare qui quello che manca nelle altre escape room, cioè la storia. Comunque credo che uno sviluppo ancora più forte della parte narrativa alla fine trasformerebbe le escape room in altro, cioè un qualcosa di simile a Time Stories.

@lushipur:
Come ho scritto dipende dalla persona. A parer mio il bello di questi giochi è fare le proprie scelte, accettare il finale e poi confrontarsi con altri che han giocato. Non giocarli fino a farsi venire a noia il titolo pur di vederli tutti. Per curiosità e completezza ho visto diversi finali direttamente e ce ne sono, come tradizione, di "buoni" e "cattivi" con varie gradazioni. Io alla mia prima run ho trovato un finale che mi ha molto soddisfatto anche se terribilmente agrodolce :D Ma a livello narrativo, fosse stato un film, gli avrei dato quel finale.
Sugli enigmi infatti il limite è quello che dici. L' effetto time stories c'è, ma so di persone che han finito il gioco facendo solo il 50% degli enigmi presenti per paura del mazzo doom. A me ne mancavano pochissimi, il resto fatti tutti. Immagino dipende anche da quello.
Tanto è semplicissimo vedere quanti enigmi hai risolto sul totale, perchè la schermata principale dell'app ti mostra i vari enigmi come delle rune, ingrigendo quelli risolti.

Forse l'unica che ho la curiosità di provare.

ed anche l'unica che, ad ora, mi sentirei di consigliarti conoscendoti :D

Leggendo la recensione una vocina mi diceva "Heavy Rain, Heavy Rain.."

Ora sono molto curioso..

Leggendo la recensione una vocina mi diceva "Heavy Rain, Heavy Rain.."

Ora sono molto curioso..

Beh un feeling simile ai lavori di Cage si percepisce indubbiamente :D Anche nel dover prendere decisioni non facili

Scusa se ne approfitto.

secondo te, per qualcuno che non apprezza la componente di enigmi, rimane della ciccia da giocare? 

Mi spiego, giocando in gruppo con qualcuno che è un po’ passivo nella fase di risoluzione enigmi, le normali escape room non le vedo indicate. Qui, essendoci comunque una parte di “esplorazione” e storia, c’è del materiale per tenere impegnata anche questa persona? O alla fine si riduce in pochi attimi e basta?

E rimanendo sul discorso gruppo. solitamente gioco tutte le escape room in solo. Questa sembra avere una durata importante, ben oltre la classica oretta. Quale è il numero ideale di giocatori? Regge fino a 4?

Leggendo la recensione una vocina mi diceva "Heavy Rain, Heavy Rain.."

Ora sono molto curioso..

Heavy rain... Mitico. Giocato come consiglia l'OP: una botta e via! Senza riprovare nessun passaggio o vedere i finali alternativi. Giocammo in tre e la delusione per l'esito fu infinita (il colpevole se la cavò e tutti gli altri morirono malamente) ma ogni tanto ci ripensiamo con piacere. Bella esperienza. Speriamo questo gdt dia le stesse sensazioni

Scusa se ne approfitto.

secondo te, per qualcuno che non apprezza la componente di enigmi, rimane della ciccia da giocare? 

Mi spiego, giocando in gruppo con qualcuno che è un po’ passivo nella fase di risoluzione enigmi, le normali escape room non le vedo indicate. Qui, essendoci comunque una parte di “esplorazione” e storia, c’è del materiale per tenere impegnata anche questa persona? O alla fine si riduce in pochi attimi e basta?

E rimanendo sul discorso gruppo. solitamente gioco tutte le escape room in solo. Questa sembra avere una durata importante, ben oltre la classica oretta. Quale è il numero ideale di giocatori? Regge fino a 4?

Ci mancherebbe!

Guarda quando entri in una stanza leggi un paragrafetto introduttivo, magari hai un incontro in quella stanza che ti dà una scelta, ma il fulcro del gioco restano gli enigmi. Se non piacciono quelli ci fai poco. Non c'è una parte di esplorazione, si passa comunque da una stanza all'altra in modo lineare (ma con bivi).

Per il numero di giocatori secondo me il top è 2, anche se da soli è una esperienza fantastica. In 4 regge ma tendenzialmente si sblocca sempre un enigma alla volta, raramente due, quindi bisogna considerare il fatto che si lavora tutti insieme sempre sullo stesso, ma il fatto che non ci sia un limite di tempo aiuta tantissimo. Non c'è fretta.

Come far nascere una scimmia da zero!!! Grazie... grazie davvero!!! :P

Grazie mille. L‘affronterò in solo as usual. 

Come far nascere una scimmia da zero!!! Grazie... grazie davvero!!! :P

Non mi prendo responsabilità per rate del mutuo non pagate :P

Pensavo costasse il giusto e ho visto solo ora il prezzo..... non sono tanti 30 euro?

Pensavo costasse il giusto e ho visto solo ora il prezzo..... non sono tanti 30 euro?

Non direi.

Materiali: App, board, carte tante e di vari formati, token, libretto

Durata: fino a 6 ore (una run sola)

Se pensi che una exit della durata di 1 ora costa 12€ circa...

Fantastica la riflessione sul NON rigiocare un titolo simile per apprezzarne i risvolti decisionali!

Davvero interessantissima, bravo gen0!

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