Dinosauri da Record

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Dinosauri da Record
Voto recensore:
0,0

Introduzione
La Clementoni è una casa editrice inquadrata dalle persone come produttrice di giochi “educativi”.
Guardando i materiali, l’aspetto di Dinosauri da record e le altre carte da record, prodotti simili con ambientazioni diverse, la sensazione è confermata, visto che abbiamo carte con un’immagine tendenzialmente fotografica sul fronte e alcune nozioni sul soggetto rappresentato sul retro.
I progetti editoriali di questa casa però sono affidati ad un (relativamente) giovane autore di giochi abituato a creare decine di giochi semplici ma non stupidi che è stato capace di non tralasciare il divertimento. Che dovrebbe essere l’obiettivo principale di un gioco.

Il Gioco
In realtà non esiste un solo gioco. In 2 facciate di carta più una di esempi sono spiegati ben 6 giochi, anche se in realtà sono 3, ognuno con la sua variante.
Tutti i giochi si basano su quattro valori numerici sul retro delle carte che descrivono caratteristiche del soggetto.
Nel caso di Dinosauri da record queste caratteristiche sono:
- Altezza
- Lunghezza
- Peso
- Anno di scoperta
Questi valori permettono ai giocatori di stabilire quale sia il dinosauro più alto, il più basso, il più lungo, il più corto, il più pesante, il più leggero, il più recentemente scoperto, il più anticamente scoperto. Queste 8 sono anche le categorie citate da 8 omonime carte, usate in tutti i giochi, come vedremo.

Queste caratteristiche vengono utilizzate dai vari regolamenti per:
1) un gioco di prese con implicazioni tattiche e strategiche su più fronti che poi spiegherò nel dettaglio;
2) un gioco dove il giocatore di turno, seguito dagli altri, sceglie fra 10 carte quella che secondo lui più si avvicina alle richieste di una carta “categoria” estratta, basandosi solo sull’immagine sul fronte della carta e chi ci riesce meglio si appropria delle carte della mano in questione;
3) un gioco dove al giocatore di turno è richiesto di mettere una carta estratta in fila con quelle già sul tavolo basandosi sulla categoria sorteggiata ad inizio mano (cioè, ad esempio, mettere in fila i dinosauri dal più leggero al più pesante) e prendendosi tutte le carte messe giustamente in fila dai giocatori prima di lui, come penalità, se sbaglia.

Ognuno di questi 3 giochi ha una variante:
1) la variante fornisce un mazzo privato ad ogni giocatore, che deve essere incrementato con le prese fino a spolpare i mazzi altrui, vincendo;
2) la variante rende il gioco simultaneo: girata la carta categoria ogni giocatore si fionda su quella che pensa sia la carta migliore;
3) la variante è un solitario a punti, che pare ben strutturato in poche righe.

I giochi di stampo 2 e 3 sono divertenti ma completamente incentrati sulla stima del valore delle carte. Con una certa dose di fortuna nel pescare carte o abbinamenti di carte in cui questa stima è facile e adeguata alla categoria attualmente richiesta. In questi giochi, delle vere mine vaganti sono le categorie che richiedono di stimare l’anno di scoperta dei dinosauri. Trovo impossibile che qualcuno abbia elementi per azzardare una stima e, dover giocare delle mani praticamente alla cieca, fiacca il divertimento.

Nei giochi di stampo 1, invece, un giocatore esperto può trovare elementi dove applicare la sua conoscenza e, in parte, rendere il difetto sopra citato meno fastidioso (nel senso che se una stima non puoi farla, puoi sempre usare la mano per altri scopi, tipo liberarti di carte che reputi poco interessanti). Vi descrivo brevemente questa versione del gioco, che trovo interessante un po’ per qualsiasi categoria di giocatori.
Il gioco, strutturato su 7 turni (o più, nelle varianti, fino ad una versione che prosegue finché un solo giocatore rimane con carte in mano), prevede che ad inizio della mano venga estratta una categoria. Ogni partecipante deve mettere in gioco una carta fra le 3 davanti a sé (voltate sul lato con la sola foto, coi valori celati a tutti, proprietario della carta compresa). Tale carta verrà confrontata con quella proposta dagli altri giocatori e potrà vincere la mano se è la migliore nella categoria indicata (Es. vince la mano chi gioca il dinosauro più pesante). Dopodiché ogni giocatore pesca da un proprio mazzetto una nuova carta per tornare a 3 e prepararsi alla nuova mano, che prevederà una nuova categoria.
Il gioco è come vedete semplicissimo ma, se ben ci pensate, oltre alle semplici capacità di stima richiesta da tutti i giochi proposti, permette l’applicazione di semplici accorgimenti tattici e strategici che possono fare la differenza. Invece che giocare semplicemente la vostra carta migliore potreste, ad esempio, prima controllare se gli altri giocatori hanno sicuramente di meglio e in tal caso usare la mano semplicemente per liberarvi della vostra carta peggiore, tenendo bene a mente quali categorie sono già uscite e non usciranno più (o perlomeno non a breve se usate la versione “a sfinimento”). E’ certo ben poca cosa, ma vi permetterà... di stracciare i vostri figli (mogli e parenti inesperti vari) senza che capiscano il perché!!! Uhaahahahah :)

Considerazioni finali
Un gioco semplice con un regolamento non stupido che posso tranquillamente consigliare a tutti come filler, nonostante lo squallido aspetto da “gioco istruttivo” che lo venderà più come “gioco da regalare" che come “gioco da comprare”. Il gioco è venduto in 4 diverse ambientazioni. Il voto è riferito specificatamente a quella “Dinosauri” (sarebbe un 7,5 se esistessero le mezze misure) che ha un buon appeal per il tema, una caratteristica (la data di scoperta) quasi impossibile da stimare e non poche difficoltà iniziali per valutare le reali proporzioni delle immagini dei dinosauri, sulle foto sul fronte della carta.

Animali da record (voto 8,5)
L’appeal delle foto rimane alto: le foto di animali hanno sempre il loro fascino. Le caratteristiche sono adatte al meccanismo di stima alla base del gioco (altezza, lunghezza, peso, longevità). La conoscenza di base che noi abbiamo degli animali aiuta molto, in ciò. E dove la conoscenza precedente latita, le carte regalano ai giocatori qualche conoscenza nozionistica di cui magari sorprendersi. Globalmente la versione migliore, direi.

Trasporti da record (voto 8)
Personalmente le foto di mezzi di trasporto non mi attirano per niente, anche se qualche bambino potrà apprezzarle. Le caratteristiche da stimare (altezza, lunghezza, peso, velocità) funzionano ottimamente nei meccanismi di gioco, a parte dati come la lunghezza di un treno (ma... di quanti vagoni, scusa?) che mi fanno un poco sorridere.
La migliore versione da giocare.

Città da record (voto 6)
Appeal: ... è un po' come avere una raccolta di cartoline. Stimare le caratteristiche delle città (abitanti, superficie, latitudine, temperatura) mi pare poco divertente. Figuriamoci per un bambino di 6 anni che ancora non ha fatto geografia a scuola. Qui abbiamo proprio un’indicazione sbagliata dell’età consigliata sulla scatola. In questa versione diventa veramente un gioco considerabile quasi solo come “istruttivo” e solo come tale consigliabile.

Elementi di sintesi
Materiali
Le carte plastificate gigantesche non sono comode da mescolare né da utilizzare in spazi limitati.

Dipendenza dalla lingua
Se sperate che la persona a cui la regalate legga il testo flavor per imparare nozioni che nella vita gli saranno di utilità quantomeno limitata (tranne per far colpo sui professori a scuola) sarebbe il caso che sappia leggere. Altrimenti basterà chiarire qual è il termine usato per le 4 categorie e confrontare dei valori numerici.

Incidenza Aleatoria
La fortuna nella pesca può incidere anche molto sul gioco, anche se in un gioco così rapido ciò non dà molto fastidio. Il fatto di dover stimare i valori, poi, potrebbe pure fare in modo che non vi accorgiate di quanto siete sfortunati, mitigando ancora di più l’eventuale frustrazione.

Pro:

6 regolamenti spiegati su 3 facciate di carta: un rapporto varietà/impegno richiesto invidiabile.
Potete farli passare come istruttivi, se servisse.
Possibilità di applicare le vostre abilità tattico/strategiche in un gioco adatto a tutti.

Contro:

Carte non proprio comode da maneggiare.
Alcune caratteristiche, in alcune ambientazioni del gioco (nello specifico la datazione) sono praticamente impossibili da stimare.
L’aspetto stucchevole da “gioco istruttivo”.

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