Debtzilla: la repubblica del debito

Debtzilla

Giocare educando: Debtzilla è un cooperativo che affronta il tema del risparmio e i meccanismi del credito

Giochi collegati: 
Debtzilla
Voto recensore:
6,5
Da Singapore arriva un kickstarter del 2017 (poi distribuito a Essen 2018) ispirato alla grafica dei fumetti, dove gli eroi combattono a suon di dadi e carte di credito il mostro alimentato dal debito pubblico.
Debtzilla è per 2-4 giocatori, della durata di 60-90 minuti, adatto anche a un pubblico family grazie a una variante apposita (8+), basato su meccaniche di deckbuilding e combattimento con abilità speciali.
Debtzilla: partita
Debtzilla: partita

Come si gioca

Il gioco è ambientato in una fantomatica Banana Republic la cui valuta è il Wonga (rappresentato da una -W-). Trattandosi di un cooperativo, da 2 a 4 giocatori dovranno collaborare per battere “Debtzilla”, il super boss finale. Ogni giocatore sceglie una scheda personaggio e riceve un identico mazzetto di dieci carte che costituirà il proprio mazzo iniziale e che nel corso del gioco potrà essere arricchito o sfoltito turno dopo turno.

La partita si articola in un numero indefinito di round, a loro volta suddivisi in 4 (o 5) fasi:

  1. Working Phase - Questa fase si svolge simultaneamente, ogni giocatore pesca cinque carte dal mazzo personale disponendole nella propria area di gioco. Le carte permettono di accumulare soldi, punti felicità o ottenere token assicurazione. Dunque, ciascuno raccoglierà quanto mostrato sulle proprie carte. Tuttavia, non tutte le carte sono vantaggiose; infatti esistono anche le carte “debito” che appesantiscono il proprio mazzo e una volta pescate e giocate non svolgono nessuna funzione. Riguardo alle risorse: i soldi servono per acquistare gadget o rimborsare i debiti, la felicità serve per “caricare” la propria mossa speciale, mentre le assicurazioni sono utili per proteggersi dagli eventi scatenati dal mostro. La fase si conclude, sempre agendo simultaneamente, con la scelta di ogni eroe tra acquisire una nuova carta che entrerà nel proprio mazzo (ce ne sono di otto tipi e non hanno costo) o in alternativa rimborsare un debito, cioè si paga quel che è indicato su una delle carte “debito” attive nella propria area di gioco per eliminarla dal proprio mazzo di pesca. 
  2. Shopping Phase - È il momento in cui i giocatori possono spendere soldi per acquistare da un display di sei carte una serie di gadget tecnologici utili nei combattimenti contro i nemici: la maggior parte dei gadget serve da modificatore del risultato dei dadi propri o altrui, oppure alcuni più potenti assegnano dei dadi supplementari. Si può acquistare soltanto un gadget a turno e questo può essere immediatamente equipaggiato sulla propria scheda eroe. A differenza che in molti altri deckbuilding più famosi (vd. per esempio Dominion o Trains) in questo gioco non è necessario dover spendere tutti i soldi nello stesso round in cui sono stati generati, questi entrano a far parte della scorta personale del giocatore e possono essere accumulati per essere spesi nei round successivi.
  3. Vigilante Phase - Dopo aver acquistato i gadget gli eroi dovranno combattere i truffatori. In una plancia apposita infatti a ogni round tre truffatori minacciano tre cittadini di Banana Republic. Gli eroi dovranno concertare insieme come affrontarli, piazzando il proprio meeple sulla carta truffatore che intendono attaccare: non ci sono limiti nei piazzamenti, gli eroi possono concentrarsi tutti sullo stesso truffatore oppure attaccare truffatori diversi. Quando tutti gli eroi hanno eletto il proprio bersaglio, simultaneamente ogni eroe tira i propri dadi (di base se ne tirano due, ma il numero varia in funzione delle carte in gioco o delle abilità speciali attivate) e si applicano eventuali modificatori, infine si determina l’esito degli scontri. I truffatori sconfitti vengono incarcerati, cioè finiscono nella pila degli scarti eliminati definitivamente. I truffatori che restano in gioco rubano i risparmi ai cittadini che hanno di fronte a sé.
    Ora, al termine dei combattimenti possono verificarsi due condizioni: se gli eroi hanno sconfitto tutti i truffatori, comincerà la sfida con il boss finale. Se invece permangono ancora truffatori sulla plancia Vigilante o nel mazzetto dei truffatori, si attiva la Resolving Phase.
  4. Resolve Phase - È la fase in cui Debtzilla, il mostro immorale e ipertrofico, si alimenta in base al tasso di interesse raggiunto dalla nazione. Va considerato che il tasso di interesse si incrementa via via che gli eroi contraggono nuovi debiti, acquistando carte “debito” durante la Working Phase, oppure si accresce quando i truffatori mandano a segno i loro attacchi contro i cittadini spingendoli alla bancarotta (esaurendo i loro risparmi). In questa fase, in base alle soglie di debito raggiunte, Debtzilla scatenerà degli eventi negativi che avranno effetto sugli eroi, tali effetti possono essere neutralizzati spendendo i token assicurazione che ciascun eroe ha ottenuto durante la Working Phase.
  5. Boss fight - Questa è la fase finale della partita e prevede le stesse dinamiche precedenti, con qualche piccola variante: i giocatori non potranno più alterare il proprio mazzo, quindi non potranno acquisire nuove carte né rimborsare debiti e, di contro, Debtzilla non potrà più alimentarsi e non scatenerà più nuovi disgraziati eventi sugli eroi. Inoltre non essendovi più cattivi nel mazzetto dei truffatori, gli eroi dovranno vedersela contro le carte del mazzetto del mostro finale che corrispondono poi alle carte degli eventi triggerati durante la partita: in altre parole, più debiti sono stati contratti nel corso della partita, più eventi sono stati scatenati dal mostro e più scagnozzi dovranno essere neutralizzati durante il combattimento finale.

Vincere la partita: per vincere la partita gli eroi devono battere tutti i malvagi, incarcerando i truffatori e infine sconfiggendo gli scagnozzi del boss finale; questo abbatte Debtzilla. Viceversa, si perde quando il debito sale oltre la soglia 99 o quando si esaurisce il mazzo dei cittadini, ossia tutta la popolazione è stata mandata in bancarotta dai truffatori.

Imparare l’economia giocando

Si impara sempre molto giocando, anche se per esperienza nei giochi che si prefiggono esplicitamente un obiettivo didascalico ho riscontrato spesso una certa piattezza e più in generale scarso mordente ludico.
Qui invece il gioco c’è e sembra funzionare. La partita si regge sul trade-off di acquisire nuove carte debito che garantiscono vantaggi immediati o di medio-lungo periodo ma che al contempo potenziano il boss finale e provocano eventi malvagi sugli eroi. Il principio del gioco funziona nel sensibilizzare gli eroi a operare in un contesto di risorse limitate, dove il potenziamento del proprio mazzo è direttamente proporzionale alla forza del boss finale.
Debtzilla con l'autore
Debtzilla con l'autore

Un family in tutto e per tutto

Trattandosi di un prodotto dedicato a un pubblico family Debtzilla ha tutti gli ingredienti per decretarne il successo: il setup è rapido, i materiali sono di buona qualità e anche il comparto grafico, ispirato ai fumetti, merita. Il gioco si spiega e si gioca in tempi contenuti, il manuale poi è scritto in maniera chiara con diagrammi di flusso che spiegano passo-passo gli automatismi legati all’azione dei cattivi, come agiscono i truffatori, come si triggerano gli eventi, cosa fa il mostro finale. 
Infine, le azioni pressoché simultanee annullano il downtime. Il vero elemento stridente rispetto al segmento in cui si colloca è dato dal livello di difficoltà: è piuttosto difficile battere il gioco senza ingenti botte di fortuna. 

È adatto a giocatori più assidui?

Agli occhi di un pubblico più allenato, Debtzilla svela la sua contraddizione. Da una parte la strettezza del gioco è un elemento di sfida interessante; d’altro canto però il tiro dei dadi risulta decisivo, perché i modificatori si acquisiscono grazie al deckbuilding ma la partita non ha una lunghezza sufficiente per consentire agli eroi di sviluppare al meglio il proprio mazzo. In media nell’arco di meno di dieci round o si esce sconfitti o si arriva allo scontro col boss finale e questo impedisce una vera e propria costruzione del mazzo; inoltre, data la brevità di questa prima fase di partita, difficilmente si generano soldi sufficienti per acquisire più di 1-2 gadget max che sono poi gli unici elementi, insieme alle abilità speciali degli eroi, utili a modificare i risultati del dado. Ne scaturisce un gioco molto aleatorio che può sfociare in un’esperienza frustrante per un pubblico di non occasionali.

Gli aspetti positivi invece sono dati dalla rigiocabilità: sei schede eroi con capacità differenti e due scenari diversi con due differenti boss finali (Debtzilla e Inflationsaurus con i rispettivi mazzi eventi) assicurano partite molto variabili. Inoltre chi ha più esperienza di gioco può settare a piacimento il livello di difficoltà: modificando il valore di partenza del debito e la composizione dei mazzi iniziali degli eroi, dei truffatori e dei cittadini. 
Pregevole l’idea di includere anche una versione ultra-family, ulteriormente semplificata, per giocatori 8+.

Conclusione

Provai il gioco a Essen giocandolo con l’autore e da subito Debtzilla mi parve un prodotto fresco, originale, quasi tematico, abbastanza agile sia nei tempi che per le regole, quindi sembrava svolgere bene il compito. Giocandolo un po’ di volte a casa per metterne alla prova la scalabilità tuttavia sono emerse diverse lacune. Come spesso capita nelle produzioni asiatiche manca un serio lavoro di rifinitura e di playtest: alcune carte di potenziamento del mazzo possono essere del tutto ignorate (Budgeting per esempio), inoltre in alcune configurazioni il gioco rischia di non girare per niente: per esempio in due giocatori la sfida è più ardua se non affrontata con specifiche combinazioni di eroi. Forse l’esperienza migliore si ha in quattro giocatori, risultando vario e un po’ meno ostaggio della fortuna. Poi insieme all’alea l’altro vero neo resta la profondità: pur nella variabilità degli scenari il gioco non offre una altrettanto ampia varietà di decisioni da partita a partita. 

Materiali ****  
Grafica/disegni ****    
Ergonomia ***   
Ambientazione ***    
Regolamento ****   
Scalabilità *  
Rigiocabilità ***   
Originalità ***    
Interazione **    
Profondità *   
Strategia **  
Tattica **   
Eleganza **    
Fluidità ***  

Legenda: – (pessimo/assente), * (scarso), ** (sufficiente), *** (buono), **** (ottimo), ***** (eccellente)

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Commenti

Avendo il marito economista, questo me lo segno da giocare in famiglia tra un annetto, quando mia figlia sarà in grado.

Ps: nella mia testa, le banconote dei wonga me le immagino come quelle del regno di Zamunda con la faccia di Eddie Murphy nel "Principe cerca moglie" 

Sì potrebbero donare delle copie al parlamento italiano...

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