Build!

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Voto recensore:
6,6
Per iniziare cito testualmente l’introduzione perché mi sembra perfetta “In “Build!” ogni giocatore si calerà nei panni di un costruttore privo di scrupoli e impegnato con tutte le sue forze a fabbricare il maggior numero di edifici. Per fare questo avrà bisogno di terreni liberi e di costruzioni da edificare, ma potrà contare anche sul supporto di preziosi alleati, utili sia per attaccare i propri avversari che per difendersi”.

Il risultato è un appassionante e divertentissimo gioco di carte dallo sfondo demenziale, veloce ed economico!

Le carte si suddividono in 5 categorie:
-Carte terreno: rappresentano i terreni su cui un giocatore può edificare le demenziali costruzioni del gioco. Le carte possiedono ciascuna un numero da 1 a 3 e rappresentano il numero di edifici edificabili su quel terreno.
-Carte costruzioni: rappresentano appunto le bizzarre costruzioni da edificare sui propri terreni; possono avere il nome in bianco o in oro.
-Carte azione Attacco: come dal nome, sono le carte che infliggono danni agli avversari (ed eventualmente anche contro se stessi).
-Carte azione Difesa: servono per proteggersi dalle carte attacco e/o per aumentare il proprio patrimonio.
-Carte azione Catastrofe: sono particolari carte d’attacco che danneggiano tutti i possessori di un certo tipo di terreno.

Detto questo, non resta che illustrare brevemente le meccaniche del gioco:
Ad ogni giocatore vengono distribuite 3 carte ed inizia il giocatore alla destra del mazziere. Il turno inizia pescando una carta, prosegue giocando tutte le carte che il giocatore desidera, e si conclude riportando la quantità di carte in mano a 3 (quindi scartandone o pescandone altre) prima di passare al giocatore successivo. Le carte in mano al giocatore vengono sempre identificate col nome di “patrimonio”.

Le carte terreno giocate vanno disposte a faccia in su davanti a sé, e ogni giocatore ne può tenere al massimo 3 alla volta; le carte costruzione vanno “affidate” ad un terreno semplicemente disponendole accanto ad esso, naturalmente a faccia in su.
Le carte azione (qualsiasi tipo) possono essere giocate in qualsiasi momento, anche nei turni degli avversari (anche se sarebbe meglio dire “specialmente nei turni degli avversari” :P ).

È possibile nel proprio turno decidere di scartare per intero il proprio patrimonio per ricevere altrettante nuove carte dal mazzo, per poi passare immediatamente il turno; è possibile inoltre decidere di rimuovere volontariamente uno o più dei propri terreni in gioco, ma ovviamente le costruzioni relative a quel terreno, verranno scartate con esso.

Quando termina il mazzo, viene mischiatala pila degli scarti e si consegnano 3 carte a ciascun giocatore; d’ora in avanti inizia l’ULTIMO turno in cui viene permesso l’uso dei “capitali all’estero” (intesi come le carte terreni/costruzioni che durante il gioco sono state scartate ed ora ritornano a disposizione nel mazzo).
Non si ha alcun limite al proprio patrimonio (quindi si possono tenere più di 3 carte in mano) e una volta che l’ultimo giocatore conclude il suo turno, si procede al conteggio dei punti per stabilire il vincitore.

I punti vengono assegnati in modo molto semplice: ogni costruzione col nome bianco vale 1 punto; quelle col nome dorato 2 punti. Inutile dire che chi ha più punti vince la partita (e in caso di parità a punti, si guarda il numero complessivo di costruzioni dei contendenti… se la partita è ancora pari si considera patta e deve essere rigiocata!)

Come ultima cosa, è possibile nel proprio turno vendere un terreno libero o una costruzione messi in gioco. Il prezzo base sarà pari ad una carta del patrimonio dell’acquirente scelta a caso, o sarà possibile indire vere e proprie aste (che aggiungono un piccolo tocco di strategia al gioco).
Pro:
Pregi: veloce, economico, e veramente divertente! Consigliato per gruppi occasionali o come "riscaldamento" per giochi più complessi.
Contro:
Difetti: personalmente non ne ho trovati… anche giocando un bel po’ di partite le situazioni cambiano di continuo. Forse chi non ama i giochi molto semplici e/o quelli dominati in gran parte dal fattore fortuna, potrà giudicarlo non gradevole.
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