Axis & Allies: Europe

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Axis & Allies: Europe
Voto recensore:
7,2
Ambientazione
A una ventina di anni dall’uscita del primo "Axis & Allies", Larry Harris ci ripropone un wargame strategico light, Axis & Allies: Europe (A&AE) che ne riprende il collaudatissimo e leggendario sistema, introducendo nella “nuova creatura” sostanziali modifiche dettate da un lato dalla necessità di riproporre meccaniche e parametri molto simili su uno scenario molto diverso (l'Europa) e dall’altro dall’esigenza di apportare una ventata di aria fresca e nuove possibilità strategiche. Tentativo riuscito? Cerchiamo di capirlo insieme.

Il teatro dello scontro varia molto rispetto al primo capostipite della serie, in quanto, come indicato dal nome stesso, ci troveremo a battagliare in Europa alla vigilia dell’inizio dell’Operazione Barbarossa. In aggiunta sono presenti sulla mappa gli indispensabili Stati Uniti Orientali e parte dell’Africa del Nord e del Medio Oriente (determinante, come vedremo più avanti).

Il Gioco
Gli Alleati vincono se, mantenendo il controllo di Mosca, conquistano la Germania e ne mantengono il possesso per un turno intero, mentre i “crucchi” trionfano se ottengono il controllo militare, oltreché della propria capitale, per un intero turno degli U.S.A., della Gran Bretagna o di Mosca.

Ogni giocatore al proprio turno seguirà la seguente Sequenza di Azioni, decidendo volta per volta cosa fare :

Acquisto nuove unità
- Movimento di Combattimento
- Risoluzione dei Combattimenti
- Movimento di non-combattimento.
- Schieramento delle unità precedentemente prodotte.
- Riaffiorano i Sommergibili immersi ed immediata riparazione delle Corazzate danneggiate.
- Raccolta dei Redditi.

Sparisce, quindi, la Ricerca Tecnologica che tanto faceva discutere gli appassionati di tutto il mondo e che avrebbe trovato difficilmente motivo di esistere in un teatro più limitato, e si affacciano da subito due concetti nuovi ed innovativi che, come altri introdotti in questo gioco, ritroveremo poi nella “Revisione Totale” del mitico Axis del 2004. Il primo è rappresentato dalla possibilità, in Combattimento Navale, di far immergere i propri sottomarini (sia in attaccoi che in difesa) ad un certo punto della battaglia, e quindi preservarli da un eventuale affondamento senza effettuare una reale “ritirata”.
Il secondo riguarda la distruzione delle Corazzate, che ora “devono” essere colpite 2 volte nello stesso combattimento per essere affondate. Essenziali ed efficacissime condizioni queste, che rendono il gioco molto più interessante, potenziando l’efficacia dei sottomarini, incentivandone l’acquisto e rendendogli maggior giustizia storica (ricordiamo che nella WWII i numerosi sottomarini, soprattutto tedeschi, ebbero un ruolo determinante nella guerra sui mari) ed evidenziando il ruolo di assoluto dominio dei mari delle imponenti e costosissime Corazzate.
A fianco di modifiche apportate alle peculiarità di pezzi esistenti, in questo “Europe” appaiono anche due nuove unità, una terrestre ed una navale: Artiglieria e Cacciatorpediniere. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una “svolta epocale” che ritroveremo, giustamente, nella versione “Revised”.

Per inciso, i fattori di combattimento e movimento di tutte le unità non sono stati toccati, se non nel caso della fanteria accompagnata da un’unità di artiglieria in battaglia, che vede il proprio Fattore-Attacco portato a 2 (altra bellissima trovata!) e le nuove unità hanno i seguenti fattori (M=Movimento, A=Attacco e D=Difesa):
Artiglieria M1, A2, D2
Cacciatorpediniere M2, A3, D3
Questi ultimi inoltre, possono “bombardare” la costa in caso di Assalto Anfibio esattamente come le Corazzate.

Passando per le altre differenze rispetto all’originale, come il fatto che i giocatori non possono costruire nuovi complessi industriali, oppure che possono affiancare “caccia di scorta” ad uno o più bombardieri che stanno effettuando un raid strategico di bombardamento, così come il giocatore che lo sta subendo può tentare un’intercettazione, arriviamo ai due più innovativi concetti di A&AE: la guerra dell’Atlantico e il Medio Oriente.

Riguardo al primo, sono presenti nel gioco dei “Centri di Convogli”, ognuno con un valore (proprio come i normali territori), che rappresentano idealmente le rotte seguite dai mercantili che nella realtà trasportavano tonnellate di materiali e rinforzi tra gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l’ Unione Sovietica. L’occupazione di tali particolari “zone di mare” con una o più unità navali con fattore di attacco, non apporta modifiche alla produzione della Germania, ma le permette di colpire l’economia degli Alleati, che vedranno scendere il loro livello di produzione.
Ottimo metodo per attirare maggiormente l’attenzione dei giocatori verso il mare, tanto importante storicamente ed un pochino sottovalutato (soprattutto l’ Atlantico) nel gioco base.

Veniamo al Medio Oriente. Per simulare ciò che avveniva a quel tempo, ovvero la grande quantità di petrolio che viaggiava tra i paesi di quest’area verso le Potenze Alleate, i valori in termini di I.P.C. (di fatto l’unità monetaria del gioco, per i neofiti) sono monitorati a parte, e nel caso di conquista di tali territori da parte della Germania, essa riceverà certificati direttamente sottraendoli agli Alleati e non dalla banca, come avviene per i normali territori.

Considerazioni
Per concludere A&AE risulta essere quello che si definisce un’eccellente alternativa al suo progenitore, riprendendone gli schemi e la gran parte delle meccaniche, ma ampliandone, paradossalmente restringendo il campo d’ azione, le visioni strategiche e le possibili soluzioni applicabili alle varie evenienze economico-militari che si presentano partita dopo partita.
Lo spettro di fruibilità abbraccia sia gli appassionati di vecchia data del primo "Axis & Allies", che i giocatori che si avvicinano per la prima volta all’ universo degli strategici light di Harris; anzi a mio modo di vedere i neofiti dovrebbero proprio cominciare con A&AE, in previsione di un successivo passaggio allo strategico globale "Axis & Allies Revised", benché i 2 prodotti, ci tengo a ribadire, non sono l’ uno un complemento dell’altro, ma delle alternative.
Inoltre, sono innegabili i meriti e il ruolo di prim’ordine che A&AE assume all’interno del processo di evoluzione e sviluppo della magnifica idea degli anni ’80 che ha portato gli autori al capolavoro conclusivo, ovvero proprio Revised, concetto che non può non influire più che positivamente sulla mia valutazione globale.
Pro:
Ottimi materiali.
Ottima alternativa al gioco originale.
Livello di simulazione storica aumentato.
Longevità assicurata dalle possibili strategie.
Contro:
Posizioni iniziali sempre uguali, che risultano però essere necessarie alla “simulazione leggera” della storia.
Grafica del tabellone e della Production Chart leggermente spartana.
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