Alle Porte di Loyang

Giochi collegati: 
At the Gates of Loyang
Voto recensore:
7,7
Introduzione

“At the gates of Loyang”, ultima fatica di Uwe Rosenberg (Agricola, Le Havre, Bohnanza), ripropone la meccanica del raccolto, il lavoro del contadino e una difficile gestione delle risorse (economiche in questo caso), seppur combinati in maniera del tutto inedita.

Perciò chi ha amato l' ”appeal” dei precedenti titoli non resterà deluso, sebbene molte delle prime impressioni su questo gioco possano essere ingannevoli: per essere un gioco di carte non è nè breve nè leggero se paragonato a Bohnanza, mentre la presenza di alcuni aspetti di fortuna e una maggiore interattività diretta (ovvero possibiltà di farsi brutture) rispetto ad Agricola e Le Havre, ne fanno un gioco molto più orientato all'ottimizzazione del turno piuttosto che di pianificazione a lungo termine.

Ambientazione

I giocatori questa volta vestono i panni di contadini della Cina dei primi secoli dopo Cristo, nella città di Loyang, capitale della Dinastia Han.

Il raccolto dei campi veniva portato presso le porte della città per soddisfare le richieste di clienti abituali ed occasionali, per essere scambiato alle bancarelle. I contadini potevano quindi incontrare persone che potevano offrire un aiuto ai loro commerci.

Svolgimento del gioco

All'inizio della partita, i giocatori dispongono di un campo coltivato, un negozio personale a cui vendere/comprare le verdure (grano, zucche, rape, cavoli, fagioli e porri) e alcuni Cash (che è il nome delle antiche monete cinesi da cui è derivato il termine anglosassone).

Ognuno dei nove turni di gioco è diviso in tre fasi: Raccolto, Carte e Azioni.

Fase di Raccolto - il raccolto è in tutto simile a quello di Agricola: la prima verdura di ogni campo diventa disponibile per essere scambiata/venduta.

Fase delle Carte - questo è il meccanismo originale del gioco: partendo da una mano di 4 carte ogni giocatore al suo turno ha la possibilità di scartarne una in una zona comune denominata Cortile (che è sempre vuoto all'inizio di questa fase) oppure di prendere esattamente una carta dalla propria mano e una carta dal Cortile e di metterle in gioco sotto il suo controllo. Questa meccanica di card drafting permette sia di ridurre l'impatto della pescata, sia una certa interazione tra i giocatori (se si riesce a capire quale carta tra quelle del cortile fa più gola ai nostri avversari e a portargliela via). Dopo che tutti hanno acquisito in questo modo due carte si passa alla fase successiva.

Fase delle Azioni - il cuore del gioco, in cui i giocatori utilizzando le carte acquisite compiono tutte le azioni necessarie a trasformare le proprie verdure in nuove colture o sonanti cash.

Le azioni possibili sono:

- scambiare le verdure alle bancarelle (Market Stall);

- comprare o vendere al proprio negozio (Shop) con ricavi minimi;

- consegnare ai clienti alle porte di Loyang: tra questi, i clienti abituali (Regular Customer) garantiscono un guadagno minore ma costante, che permette una pianificazione delle colture più a lungo termine, mentre i clienti occasionali (Casual Customer) offrono un guadagno una tantum, superiore ma meno prevedibile;

- utilizzare un aiutante (Helper) tra i venti disponibili, ciascuno con un suo bonus o azione speciale, comprese alcune per influenzare la zona di gioco degli avversari;

- comprare due carte coperte (2-pack) da aggiungere a quelle che si hanno a disposizione (di sicuro l'azione con la più forte componente di alea di tutto il gioco).

Come ultima cosa prima di passare al turno successivo, i giocatori possono investire i loro cash per progredire sul Sentiero della Prosperità; i progressi fatti al termine del nono turno di gioco decreteranno il vincitore della partita.

Nota sul numero di giocatori

Il gioco si differenzia molto in funzione del numero dei giocatori.

In tre o quattro la partita è davvero lunga, oltre le due ore. Addirittura è stato introdotto un sistema nella partita a quattro per giocare due contro due durante la fase delle azioni per ridurre il tempo di gioco (cosa che non ha entusiasmato alcuni dei miei compagni di gioco, perchè limita l'interazione diretta al partner del turno).

In due il gioco dura poco più di un'ora e sembra dare il meglio di sè. Potrei sbilanciarmi a dire che sembra un gioco da faccia a faccia a cui hanno aggiunto le regole per tre o quattro giocatori.

Il gioco in solitario funziona bene e diventa più strategico, soprattutto verso gli ultimi turni.

Rosenberg, genio del marketing

Componenti deliziosi, ambientazione accattivante, un pizzico di fortuna e di interazione giusto per non essere criticato di fare dei "solitari multigiocatore". E, colpo di genio finale, la pubblicazione pochi giorni prima della fiera delle narrative rules: la spiegazione del gioco in poche parole, con le note dell'autore che motiva le sue scelte, commenta l'origine delle idee alla base del gioco e dichiarea i suoi obbiettivi.

Uwe Rosemberg conosce molto bene il suo mercato e sa molto bene cosa amano i boardgamers, sa come viziarli e affascinarli.

Per questo i suoi giochi hanno qualcosa in più: forse non sono perfetti, forse sono meno geniali di altri ma di sicuro non mancano di fascino.

Scheda Pre Essen 2009
Voto (1-5) di Jelerak = 4
Voto (1-5) di Sargon = 2
Link su Boardgamegeek =http://www.boardgamegeek.com/boardgame/39683
Pro:
Affascinante, soprattutto se si ama il tocco personale di Rosenberg.
I veggiemeeples sono bellissimi.
Perfetto per due giocatori.
Meno stressante di Agricola e Le Havre.
Contro:
In tre o quattro i tempi di gioco sono lunghi.
La fortuna nel pescare due carte coperte può farsi sentire (almeno in teoria, dopo un pò di partite è meno significativa di quanto pensassi).
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