![Ritratto di Ninjanuts Ritratto di Ninjanuts](https://www.goblins.net/files/styles/thumbnail/public/avatars/picture-47389-1615885813.jpg?itok=pBOYi3_0)
AcciDENTI! Sembra proprio cari(e)no ? . Ma per recuperarlo? Solo dal sito KB?
Andare dal dentista può essere divertente?
La scatola di Monster Dentist mi arriva a casa come omaggio direttamente dagli autori, che ringrazio per il tentativo di farmi sentire al lavoro anche mentre gioco.
È un gioco di Luca Bellini e Luca Borsa (qui la loro puntata al Goblin Show), edito da Korea Boardgames, per 2-4 partecipanti, 15 minuti di durata, adatto ai bambini dagli 8 anni in su. Si basa su meccaniche di tempo reale, riconoscimento schema, memoria. E carie.
Si montano direttamente sulla scatola le due faccione di mostro, una opposta all'altra, tramite un supporto di plastica sul quale viene appoggiata poi una carta che mostra otto denti quattro superiori e quattro inferiori. I giocatori infilano lo specchietto nella bocca di uno dei due mostri, tentando di leggere il più rapidamente possibile la dentatura dell'essere. I denti possono infatti essere sani o cariati e poi in quattro colori: bianchi, blu, verdi, gialli. Ci sono anche tre gettoni jolly, ma una volta usati vanno persi per il resto della partita.
Ciascuno ricostruisce rapidamente, grazie a un display personale e dei gettoni dente fronte/retro, la dentatura osservata e il primo a completare l'opera conquista la carta in oggetto. Se ha sbagliato deve restituire una carta vinta in precedenza. Il primo ad arrivare a quattro carte conquistate è il vincitore della partita.
È rimasta conquistata fondamentalmente due cose:
Il gioco di per sé è veloce e frenetico, immediatamente capibile e praticabile senza troppo sforzo. Quello che mi ha sorpreso è che spesso piazzava i denti nel suo display con una disposizione “specchiata” rispetto alla realtà. Ma io sono abituato a lavorare con lo specchietto, lei no e il suo cervello andava a interpretare l'immagine come rovesciata rispetto a quel che poi era.
Al di là della base del gioco, che è di sicuro impatto visivo, realizzato con ottimi materiali, incluso il divisorio interno, dove ho notato la mano del game designer è stato nel particolare dei gettoni jolly.
Chiunque avesse voluto fare in fretta e furia un gioco come questo per il mercato di massa, avrebbe semplicemente messo le carte, i gettoni e basato tutto sulla velocità d'esecuzione. Ma Borsa e Bellini hanno fatto in modo che qualsiasi bocca fosse riproducibile con i gettoni standard, ma perdendo un certo tempo (ad esempio il dente giallo-sano ha sul retro quello verde-cariato, per cui se vi servono entrambi nella stessa bocca, devi cercarne uno dei due in un altro gettone, ecc). Oppure puoi essere molto più rapido usando i jolly, che però sono solo tre e usa-e-getta. Quindi devi sempre decidere se essere sprecone ma sicuramente veloce o se sei ancora in tempo a fare le cose per bene, per magari conservare i gettoni per gli altri round. Per un giocatore adulto non è certo una cosa “profonda”, ma per un bambino dà quel tocco in più di gestione non immediata a tutto il gioco.
Altra piccola chicca, stavolta ergonomica: la carta, che viene osservata da sotto dai piccoli dentisti, ha nella parte superiore una proiezione degli stessi medesimi denti, per cui per la verifica del risultato basta sfilarla e poggiarla su tavolo, così com'è, senza né voltarla né capovolgerla.
AcciDENTI! Sembra proprio cari(e)no ? . Ma per recuperarlo? Solo dal sito KB?
Magari si impara ad aver meno paura del dentista ? ;-)
Per scrivere un commento devi avere un account. Clicca qui per iscriverti o accedere al sito
Accedi al sito per commentare© 2004 - 2023 Associazione Culturale - "TdG" La Tana dei Goblin
C.F./P.IVA: 12082231007 - P.le Clodio 8, 00195 Roma
Regolamento del sito | Archivio | Informativa privacy e cookie | Contatti
La Tana dei Goblin protegge e condivide i contenuti del sito in base alla seguente licenza Creative Commons: Attribuzione - Non Commerciale - Condividi allo stesso modo, v.4.0. Leggi il testo sintetico, oppure il testo legale della licenza.