NEOM: Anteprima Essen 2018

NEOM: copertina

I “figli di 7 Wonders” sono ormai tanti, ma questo NEOM, almeno dalla lettura delle regole, riesce ancora a farsi notare…

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NEOM

Edito dalla Lookout games, ad opera del quasi esordiente Paul Sottosanti, NEOM viene presentato come un gioco che mescola 7 Wonders con Carcassonne e Sim City; il tutto per dire che si basa sulla meccanica del draft di 7 Wonders e che si costruisce una città con piazzamento tessere. Si gioca da 1 a 5 giocatori (c’è anche la versione in solitario) per un tempo di gioco stimato di 45 minuti.

La seguente anteprima si basa sulla sola lettura delle regole e, in nessun modo, ha valore di recensione.


Neom: plancia gioco
Neom: plancia gioco

Il gioco in breve

I giocatori partono con una plancia con una griglia di 5x5 spazi, vuota, a parte la tessera centrale che presenta una risorsa base, diversa per ogni giocatore. Si inizia con un round preliminare dove i giocatori selezionano una tessera “Cornerstone”, in pratica una tessera obiettivo che li guiderà nelle scelte strategiche: si assegnano quattro tessere, si fanno tre giri di draft per scegliere tre tessere che vanno nella propria riserva personale scoperte.

Neom: tessera
Neom: tessera
 A questo punto inizia la partita vera e propria, strutturata in tre generazioni, divise in 7 turni. Al turno iniziale vengono assegnate 8 tessere a ciascun giocatore, che ne seleziona una e passa le restanti al giocatore di sinistra. Tutti i giocatori svolgono un’azione con la tessera selezionata, poi si prosegue con il draft: al settimo turno i giocatori hanno due tessere di cui una viene selezionata e l’altra scartata.

Le azioni possibili sono:

  1. Scartare la tessera per soldi;
  2. Scartare la tessera e piazzare, in cambio, una tessera cornerstone dalla propria riserva;
  3. piazzare la tessera sulla plancia (l’azione che si ripeterà più frequentemente);
  4. infine le tessere “disastro” non si piazzano sulla plancia, ma attivano un effetto negativo per tutti gli avversari (ce ne è una per generazione).

 

Le tessere da piazzare possono avere dei vincoli e chiedere l’adiacenza di altre tessere o la loro presenza nella plancia del giocatore. Possono richiedere risorse da spendere e, come in 7 Wonders, possono essere acquistate dagli altri giocatori: a differenza di 7 Wonders  si possono acquistare anche da giocatori non adiacenti al tavolo, semplicemente si paga in base alla distanza. Ci sono ben 17 tipi di risorse, divise in base, avanzate e di lusso.
Neom: risorse
Neom: risorse

 

Può avere senso dare uno sguardo alle differenti tipologie di tessere, per scoprire le possibilità strategiche che il gioco offre:

  • le tessere residenziali forniscono punti vittoria a fine partita e, per essere ottimizzate, devono essere raggruppate in quartieri;
  • le tessere commerciali forniscono soldi cash quando si piazzano e  una rendita a fine generazione;
  • le tessere industriali producono risorse avanzate o di lusso e causano inquinamento, che pone dei vincoli per il piazzamento;
  • le tessere pubbliche offrono sia vantaggi con poteri speciali, che punti vittoria a fine partita in base alle tessere presenti in plancia;
  • infine le tessere risorsa producono le risorse base.

 

Alla fine della terza generazione si valutano i punti di tutte le tessere e si decreta il vincitore.

Ci sono regole leggermente differenti per le partite in 2 e le partite in solitario.

 

Prime impressioni

Ammetto di essere uno dei pochi a non apprezzare particolarmente 7 Wonders, sorge il legittimo dubbio sul perché accingersi a scrivere questa anteprima, se per sadismo o altro. Leggendo in giro ho scoperto che l’autore ha sviluppato il gioco per sette anni, almeno a suo dire, partendo dall’idea di migliorare 7 Wonders (per gli interessati invito a leggere dal suo blog building a better drafting game).

E, in effetti, ho trovato le regole di NEOM interessanti per alcuni elementi che non ha il famoso gioco di Bauza:

  • non si gioca solo con i propri vicini, ma la possibilità di commercio è estesa a tutti i giocatori al tavolo;
  • non è un semplice gioco di carte, ma c’è un aspetto topologico di sviluppo città (che per puro gusto personale preferisco).

Aggiungiamo che lo sviluppo della città sembra essere interessante per l’intreccio di tessere produzione/rendita/punti vittoria, e anche la (pur limitata) possibilità di infastidire gli avversari rinunciando a un’azione per selezionare una tessera disastro.

 

Insomma... NEOM mi ha stuzzicato, almeno a convincermi a provarlo tra i titoli prioritari ad Essen, a maggior ragione mi sento di consigliarlo agli appassionati di 7 Wonders che cercano una possibile evoluzione del gioco di Bauza.