La casa editrice polacca Trefi, nel 2014 ha portato ad Essen il piccolo e compatto Kryptos, titolo nel quale i giocatori impersonano delle spie incaricate di decrittare codici segreti. L'ambientazione è un mero pretesto, ma il gioco è stato una piccola sorpresa della fiera e abbiamo avuto la fortuna di giocarlo e apprezzarlo grazie ai lungimiranti Kenparker ed Aibindrye che in quei tempi non sospetti, portarono in Italia la prima edizione di Kryptos.
Nel 2017 Kryptos viene ripubblicato e portato in Italia grazie alla Cranio Creations: il gioco ed i suoi componenti sono sostanzialmente immutati ma il titolo è proposto in una scatola più grande (seppur non necessaria) e con un artwork accattivante degno di questo nome, con cui da 3 a 6 giocatori possono spremersi le meningi per 15 minuti.
Il gioco
Ogni giocatore riceve un dato numero di carte (in base ai partecipanti) numerate da 1 a 48 (o meno in caso si giochi fino a 5) che possono essere identificate per il loro valore o per il loro colore (rosso, verde, blu, giallo).
Ogni giocatore ordina le carte nella propria mano da destra verso sinistra, dalla più alta alla più bassa e prende segnalini dei colori, pari alle carte in mano. Partendo dal giocatore seduto alla destra del primo, ciascuno rivela una delle proprie carte girandola e senza cambiarla di posizione; operazione che va ripetuta due volte per ogni giocatore, coprendo con il segnalino del colore corrispondente il valore della carta sulla plancia "tracciato del codice". Ciascuno riceve anche una carta segnapunti dove posizionerà un indicatore sul 2. Vincerà il primo a raggiungere i 15 punti vittoria.
Al proprio turno il giocatore deve scegliere una carta, di un qualsiasi avversario, e cercare di indovinarne il valore: se riesce ottiene 3 punti vittoria, se sbaglia può spendere un punto vittoria per fare un secondo tentativo, anche cambiando carta. Le carte indovinate vanno rivelate e tenute in mano senza cambiarne la posizione, collocando sempre il segnalino colorato sul numero corrispondente nella plancia centrale. Se un giocatore rimane con solo due carte coperte, varranno 2 punti vittoria se indovinate, e l'ultima carta vale un unico punto vittoria.
Considerazioni
A noi piacciono molto i giochi che sfruttano meccanismi di deduzione e Kryptos non è stato da meno. A fronte di
un regolamento molto semplice e approcciabile da chiunque, Kryptos nasconde una
profondità inaspettata già dal setup, quando si devono rivelare le due carte: un piccolo errore può rendere troppo semplice risalire alle carte in nostro possesso. Il gioco
è
immediato, grazie alla plancia centrale e ai segnalini indizio di fronte a ciascun giocatore si possono sempre fare dei piccoli ragionamenti anche ad inizio partita e il "tirare a caso" non è mai un'opzione conteplata,
la durata è talmente contenuta che sprecare un turno per depistare gli avvesrari facendo tentativi randomici è controproducente.
La scalabilità è buona, cambiando il numero di carte in gioco e in mano ai giocatori, anche se lo abbiamo preferito giocato in 5 o 6 per il maggior numero di carte in gioco e la necessità di ragionare un po' di più.
I materiali, come abbiamo detto, sono funzionali al gioco: minimal ma ugualmente curati anche se non capiamo il perchè per questa seconda edzione si sia scelta una scatola più grande che in realtà non serviva.
Kryptos era, ed è, un filler simpatico, ben pensato e che funziona bene: certo, tutto si basa sulla deduzione, quindi se questa meccanica non vi piace guardate altrove, ma se come noi la trovate nelle vostre corde, vi consigliamo di darci un'occhiata.