"IKI" è la pronuncia giapponese dell'ideogramma cinese "sui". La parola entrò in uso nel XVII secolo: pronunciata alla cinese, indicava cose degne di particolare considerazione, forse abbreviazione di "bassui" (eccellente).
Per Kuki Shuzo, filosofo giapponese di inizio secolo, questa parola riassume l'essenza della cultura giapponese in quanto racchiude in sé seduzione, energia spirituale, rinuncia. Tre virtù tradizionalmente espresse dalle figure emblematiche del Giappone: la geisha, il samurai, il bonzo.
Da 2 a 4 giocatori, della durata di circa 60/90 minuti,
IKI è anche, oggi, un gioco magicamente ambientato nel periodo Edo, ideato dalla mente dell'emergente autore
Koota Yamada ed in corso di finanziamento sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter (link:
https://www.kickstarter.com/projects/185001636/iki-a-game-of-edo-artisans). Un peso medio, potremmo caratterizzarlo così, che sintetizza ed amalgama un meccanismo "a rondella" (forse più coreografico che di Gerdtsiana memoria) dato dal camminare dei propri alter-ego in legno (gli Oyakata meeple) lungo le strade dell'antica Tokyo, ad una scelta e collezione delle carte raffiguranti i diversi artigiani, veri protagonisti del gioco e motore principale dei punti a fine partita.
Siamo ad Edo, come detto, l'antico nome della capitale Tokyo. Nel quartiere Nihonbashi, il centro commerciale e più popoloso, laddove poter comprare riso, kimoni e quant'altro, tra le tante e caratteristiche botteghe di artigiani, cuore pulsante della cultura del tempo al pari, se non più, dei celebrati samurai.
In IKI il fulcro del gioco sarà proprio camminare per i mercati e le strade brulicanti di commercianti e compratori, quando non ascoltare le grida provenienti dal mercato del pesce cittadino, immergersi nelle tradizioni locali tra i tanti incontri ed i mille affari da concludere nel corso del viaggio, del giorno, del tempo..
Artigiani, venditori di strada, mestieri oramai dimenticati ed unici.. Burattinai che cercano di metter su il loro spettacolo migliore.. Ogni "Occupation card" rivela una professione perfettamente calata nell'ambientazione, c'è da rimanere sorpresi dalla cura e la dedizione messa nel progetto dal designer e i suoi collaboratori.
Qual è l'obiettivo da perseguire quindi, giocando ad IKI? Diventare il migliore "Edoite" dell'anno (eh si, perchè il viaggio che percorreremo sarà scandito dall'intercedere lento dei 12 mesi), rappresentare al meglio l'essenza dell'iki. Cos'è l'iki, vi state (ancora) chiedendo? E' un'antica filosofia orientale, che identifica il modo migliore per vivere tra la gente, nel periodo Edo: conoscere le sfumature della natura umana, essere raffinato ed attraente, queste sono le caratteristiche di un vero "iki master".
Più praticamente: i giocatori dovranno ingaggiare artigiani e venditori e quindi fargli acquisire esperienza. Dovranno fare affari con le persone che incontreranno per strada, completare acquisti nei negozi cittadini, costruire i simboli dell'Edo e contribuire infine allo sviluppo della città.
Un turno di gioco lo si può spiegare semplicemente così:
- Si sceglie il proprio "stile di vita" decidendo dove/come piazzarsi su una track che indica sia l'ordine di turno che la "lunghezza" del proprio passo cittadino;
- Nella fase azione si ingaggia un artigiano tra quelli disponibili ricavandone benefici economici e quindi, successivamente, si sposta il proprio Oyakata meeple presso uno dei negozi presenti sul percorso e si conclude un affare con uno dei negozianti lì presenti e/o con un artigiano di un altro giocatore (se possibile, facendogli accumulare esperienza)
- Al termine dei mesi di Maggio, Giugno, Settembre e Dicembre ci sarà una fase di "Closing time" che permetterà di assegnare ricompense di vario tipo (Salary, a seconda del numero di artigiani impiegati/disoccupati in quel momento) e punti vittoria (Humanity Nagaya Bonus, a seconda del tipo di mestiere associato agli artigiani ingaggiati) oltre che pagare il vitto a tutti ^^
Ah già.. dimenticavo la "
Fire phase".. i periodi dell'anno in cui è sempre stato alto il rischio di incendi, a quel tempo, e che nel gioco sono rappresentati da.. mmm.. e vabbè ma se dico tutto io poi vi tolgo lo sfizio, lo so
IKI è la riedizione di un gioco, Edo Craftsman Story, andato rapidamente esaurito al Tokyo Game Market 2014 (tanto rapidamente che non sono riuscito a procurarmene una copia tramite i miei "canali" giapponesi, uff! ndr), ma il gameplay è stato pesantemente riveduto e corretto per questa versione disponibile ad una platea ben più ampia. L'autore invece, Koota Yamada, è noto in Giappone per aver esordito con "Stone Garden", vincitore di alcuni premi e riconoscimenti, ed aver poi creato "Postman Race" (entrambi di prossima ripubblicazione).
Di seguito l'estratto di una breve e piacevole chiacchierata avuta con lui in merito al KS in corso, buona lettura ^^
1. Salve Mr. Yamada, benvenuto qui nella "Tana dei Goblin"!! "IKI, a game of Edo artisans" sta andando molto bene in questa campagna Kickstarter che scadrà tra pochissimo, ormai.. può spiegarci in breve qualche dettaglio in più sul gioco e come mai ha scelto questa ambientazione così particolare?
KY: Salve, grazie mille per la possibilità che mi state fornendo di poter parlare del mio gioco qui assieme a voi. IKI si basa fondamentalmente sul meccanismo della rondella, infatti osservando la mappa si può notare che le varie zone cittadine formano proprio le aree di una rondella. I vari Oyakata meeple si muovono lungo la strada e questo gli darà l'opportunità di fare affare con i venditori di scarpe che si troveranno davanti lungo il cammino, oppure compare cibo, sandali e così via. Ma, in aggiunta, potranno negoziare con gli artigiani nel retro del negozio (ricordiamo che ingaggiare artigiani permette di "manipolare" e aumentare le scelte date dalla "rondella"). L'altro aspetto importantissimo del gioco riguarda la specializzazione dei tanti artigiani presenti sulle "Occupation cards": ci sono 3 diversi livelli di specializzazione, ed infine il ritiro. Ovviamente il "salary" sarà maggiore per artigiani maggiormente specializzati.
2. In cosa IKI è migliore dei suoi "rivali"? Ci convinca a partecipare alla campagna..
KY: IKI è il risultato di un lavoro molto accurato, è il frutto di una passione genuina che spero si riesca a percepire. Ho studiato a lungo ed effettuato numerose ricerche sulla cultura ed i costumi delle città nel periodo Edo, anche e soprattutto sul modo di vivere della gente in quegli anni (un periodo lungo circa tre secoli). Ho messo tutto me stesso nel cercare di far rivivere le "vere" città e le "vere" abitudini di quel tempo, come cittadino giapponese.
Le racconto questa storia: circa 2 anni fa trovai un libro, "A illustrated book of Edo artisans" , in biblioteca. L'autore è Mr. Mitami Kazuma, conosciuto ricercatore e storico del periodo e della cultura Edo. Questo suo lavoro mi ispirò moltissimo, nel libro ci sono migliaia e migliaia di llustrazioni di ogni tipo di mestiere di quell'epoca (se ne contano circa 700/800 differenti). Decisi quindi di creare un gioco in cui gli artigiani Edo fossero i protagonisti principali! Nel gioco, infatti, artigiani, venditori ambulanti, negozianti e tutte le altre più disparate occupazioni sono rappresentate sulle carte a loro dedicate. Sono tutte uniche e con abilità/poteri particolari. E' la REALTA' di una città Edo.
Sul piano del gioco, trovo che la meccanica che garantisce l'interazione tra i giocatori, quella cioè del commercio con artigiani ingaggiati dagli altri (che quindi farà loro aumentare le proprie competenze) sia molto interessante e divertente.
3. Adesso ci sveli il suo lato da "giocatore" e poi quello da "designer". Come si è avvicinato a questo mondo, da giocatore? E qual è la sua storia invece dall'altra parte della "barricata"?
KY: Ricordo che quando avevo all'incirca 10 anni giocai per la prima volta a Scotland Yard a casa di amici. Loro avevano vissuto in Germania per alcuni anni e lì avevano comprato quel gioco che mi colpì moltissimo. Ero davvero sorpreso perchè quel gioco era davvero interessante ai miei occhi. Fu quello il mio primo approccio con questa realtà, ma anche l'unico fino ai 30 anni di età. 3/4 anni fa, infatti, ricordai d'improvviso quelle partite fatte a Scotland Yard e decisi di riprendere il mio percordo con i giochi da tavola. Già, è successo proprio così, inaspettatamente. E grazie ad alcuni negozi che hanno pian piano iniziato ad importare giochi dall'estero ed ovviamente grazie ad internet, oggi è possibile giocare a molti giochi da tavolo pensati e prodotti in tutto il mondo. Il secondo gioco provato è stato quindi Carcassonne. Tra i miei giochi preferiti ci sono Catan, Bohnanza e San Juan, sicuramente.
La mia carriera da autore invece racconta questo: Stone Garden è stato il mio primo gioco, vincitore del Tokyo Germany Game Award 2012, poi è arrivato Postman Race l'anno successivo (sono questi i titoli che mi hanno dato più soddisfazione finora), The Elves and the Shoemaker, Jiji-Nyago e quindi Edo Craftsman Story.
4. Edo Craftsman Story, esaurito allo scorso Tokyo Game Market, è stato il "papà" di IKI, in qualche modo. Quanto è cambiato il gioco da quella prima versione prodotta in un numero limitatissimo di copie a questa che è in corso di finanziamento su Kickstarter?
KY: Si, IKI è la riedizione di quel gioco. Abbiamo deciso di ripubblicarlo in seguito alle tantissime mail che abbiamo ricevuto che ci chiedevano di farlo, da giocatori giapponesi così come da persone sparse per il mondo. E' così che abbiamo deciso di affidarci a Kickstarter.
Sia le regole che l'artwork in generale è stato pesantemente rivisto dopo infinite sessioni di playtesting, cosicchè IKI possiamo considerarlo un vero e proprio nuovo gioco. E' diventato molto più strategico e meno dipendente dal caso. Tutto il processo di rilavorazione ci ha richiesto molto più tempo di quanto mi aspettassi, infatti all'inizio avevo in mente solo piccole modifiche alle regole, ma ogni volta che toccavo qualcosa, c'era dell'altro che poi non andava. Ad un certo punto ho deciso di ripensare a tutto il regolamento daccapo e decidere per bene cosa tenere e cosa no. E' stato molto impegnativo ma anche molto eccitante per me.
5. Chiudiamo parlando dei prossimi impegni in agenda allora.. riusciremo a vederla fuori dai confini giapponesi a breve? ^^
KY: Certamente! Noi saremo ad Essen con lo stand UTSUROI e per l'occasione avremo anche la seconda ristampa di Postman Race disponibile per la vendita. Non vedo l'ora di incontrarvi personalmente alla fiera. Sono molto ansioso di partecipare e vi ringrazio ancora per questa chiacchierata. Ci vediamo presto!
Beh.. allora.. ancora qui voi?
Vi lascio la sorpresa di scoprire quali
stratosferiche idee si è inventato l'autore per la versione
DELUXE e quella ancora oltre ogni idea di DELUXE!!
Il progetto è EU-FRIENDLY.
Costo del singolo pledge: 49 dollari, spedito.
Consegna stimata: Dicembre 2015.
Buona campagna a tutti ^^