E' con tristi pensieri che il vostro cronista si appresta a vergare queste pagine.
La guerra continua più cruenta che mai e numerosi sono stati i colpi di scena di questo terzo anno.
Regni che credevamo all'apice del loro splendore, sono stati ricacciati nella polvere e dalla polvere sono nati nuovi re.
Quanto dureranno i nuovi? Il tempo imperituro degli Alberi Diga o cadranno anch'essi come foglia d'autunno scossa dal vento?
La prima metà dell'anno è stata battezzata “La Ribellione dei Quattro Re”. Proprio quando il dominio di Petyr “Ditocorto” Bealish si allungava quasi fino a toccare Pentos e i draghi, quando il piccolo astuto uomo partito dal nulla era a un passo dal trono di Westeros, ecco che quattro sovrani hanno trovato la forza e l'astuzia per ripagare il Protettore della Valle di Arryn (come egli stesso ama definirsi, qui alla Cittadella il suo nomignolo più educato e frequente è “il contabile"...) con la sua stessa moneta.
Le flotte Stark, Martell e Baratheon hanno dapprima causato ingenti perdite alla casata del falco, infine fornito appoggio per il terribile drago che ne ha fatto scempio.
Avete letto bene: ho scritto drago. Sapete bene quanto qui alla Cittadella noi maestri siamo scrupolosi nel verificare fonti e missive. Null'altro può spiegare una così folta, ampia e concordante serie di testimonianze. I Targaryen hanno di nuovo i draghi.
C'è ancora una parte razionale di me che si rifiuta di credere a tali notizie, se non dopo averle verificate con i miei stessi occhi. Spero che quella parte abbia ragione, altrimenti, che i Sette Dei abbiano pietà di Westeros e di tutti noi.
L'Arryn è stato dapprima ricacciato dal mare di Myrth, poi costretto dallo Stark ad arretrare fin dentro a quello stagno che chiamano Bay of Crabs, infine cacciato anche da Myr, suo avamposto ad Essos, del quale conserva solo possesso formale.
Ma la casata del metalupo non ha potuto gioire a lungo del proprio successo: The Fingers le è stata strappata da un inaspettato attacco Tully, forse stufi di agire da vassalli del nord e desiderosi di ritagliarsi un proprio ruolo da protagonisti nella storia.
Ma questo è nulla in confronto a ciò che è accaduto a sud. I sei mesi seguenti sono trascritti nei nostri annali come la “Potatura delle Rose”.
La flotta Lannister ha distrutto quella Tyrell, privandola del preziosissimo appoggio nel West Summer Sea. Una seconda incursione ha tolto alla rosa persino l'isola di Arbor, da sempre appannaggio dei “verdi”. Ma un altro smacco si è profilato a est: la casata Martell ha strappato l'altamente strategico territorio Passo del Principe ai Tyrell, con la complicità dei Baratheon, che a loro volta sono penetrati in profondità a Bittrbridge.
La casata delle rosa si trova così accerchiata per mare e per terra da tre nemici, apparentemente senza più via di scampo. Caro, carissimo è stato pagato il tradimento sull'invasione del Passo del Principe: evidentemente i principi dorniani hanno un senso della vendetta tanto grande quanto quello del loro onore e i Tyrell lo hanno imparato a loro spese.
Ma nulla è mai scontato a Westeros: i corvi volano, gli accordi si stringono e si sciolgono, i tradimenti sono dietro l'angolo.
Il vostro fedele cronista si prodigherà per tenervi aggiornati sui fatti, scevri da miti e leggende.
Manca qualcosa, lo so. Oltre la Barriera, il vento porta notizie di morte e distruzione. I Guardiani sono ormai arroccati sulla difensiva, incalzati dai Bruti. Solo una audace manovra offensiva, un audace piano pare essere in grado di poter risollevare le sorti degli uomini in nero. Sarà all'altezza di ciò il Lord Comandante Axell Rivers?
Arrivano anche nuove notizie dei cosiddetti “Estranei”, stavolta anche da parte di Guardiani di apparentemente indubbia fiducia. L'opinione della Cittadella è che il gelido inverno che stiamo attraversando abbia giocato brutti scherzi al Nord. Probabilmente Bruti più disperati e mascherati di altri – magari i mostri chiamati Thenn – hanno solleticato la fantasia di uomini già abbondantemente provati da fatiche e battaglie. Prova ne è anche il fatto che alcuni di loro hanno denunciato anche la presenza di giganti, tra le fila del nemico, una razza ormai estinta da secoli, seppur mai è esistita.
Con queste parole vi lascio in attesa del prossimo capitolo.
La storia è sempre piena di sorprese.
Mastro Mark Stone – La Cittadella