Intervista a Emanuele Rastelli (25 Edition)

Intervista rilasciata da Emanuele Rastelli a Ciro Alessandro Sacco in occasione di Lucca Comics&Games 2005.
Dal sito
www.kaosonline.it

Emanuele Rastelli ha fondato insieme ad Alessandro Zeminian questa casa editrice che è nota a tutti gli appassionati come editore italiano di Dungeons & Dragons e Vampiri (prima La Masquerade, poi Il Requiem), i due titoli più importanti dell’intero settore. Mostra però un crescente dinamismo in altri settori, ad esempio con i giochi di carte collezionabili One Piece e Pokemon, senza contare il sostegno dato a una nuova produzione italiana, Nephandum.

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Intervista rilasciata da Emanuele Rastelli a Ciro Alessandro Sacco in occasione di Lucca Comics&Games 2005.
Dal sito
www.kaosonline.it

Emanuele Rastelli ha fondato insieme ad Alessandro Zeminian questa casa editrice che è nota a tutti gli appassionati come editore italiano di Dungeons & Dragons e Vampiri (prima La Masquerade, poi Il Requiem), i due titoli più importanti dell’intero settore. Mostra però un crescente dinamismo in altri settori, ad esempio con i giochi di carte collezionabili One Piece e Pokemon, senza contare il sostegno dato a una nuova produzione italiana, Nephandum.

D: un piccolo profilo personale…
R:
ho 35 anni e un diploma in ragioneria. A parte i giochi le mie passioni sono il vino e i sigari cubani (non possiamo garantire sulla veridicità di quest’ultima affermazione, non avendolo mai visto fumare N.d.R.).

D: come ha scoperto i giochi d’avventura?
R:
nel 1992 all’università mi insegnarono a giocare a Dungeons & Dragons.

D: quando la passione è diventata un lavoro?
R:
inizialmente mi dedicai al commercio aprendo a Parma il negozio Armageddon (oggi Urban Legend), poi nel 1995 insieme a Zeminian aprii 25 Edition.

D: quali sono i prodotti di punta della sua azienda?
R:
D&D, Vampiri, One Piece, Pokemon.

D: quali sono le linee di maggiore sviluppo?
R:
i giochi di ruolo, specie D&D che funge da traino per tutti gli altri.

D: quali sono i progetti più importanti su cui sta lavorando?
R:
a Lucca Games lanciamo una linea di fumetti con la presentazione del primo titolo, L’Ombra dei Draghi, che sarà seguito almeno da un altro paio di volumi (ma questo dipende dalle vendite). Inoltre, a primavera seguiremo il lancio nel mercato specialistico Pokemon – Gioco di Miniature Collezionabili per conto della Pokemon Company. A fine anno, per concludere, pubblicheremo il gioco da tavolo di Vampiri. Questo non rappresenta il nostro desiderio di entrare nel mercato del gioco di questo tipo, ma solo la volontà di occuparsi di tutti i prodotti legati al Mondo di Tenebra.

D: come vede l’attuale situazione del mercato italiano? E quale immagina sarà la situazione fra un anno?
R:
l’inizio dell’anno non è stato fra i migliori. La flessione verificatasi è forse dovuta a fattori come la crisi economica, la mancanza di proposte di richiamo e altro, ma spero che la fine dell’anno confermerà la tendenza alla ripresa notata a partire da luglio. Non mi sento però in grado di fare previsioni per il futuro.

D: ritiene che sia giunto il momento in cui il prodotto italiano possa competere con quelli esteri, in Italia e fuori?
R:
ho sempre lavorato su licenze estere fino ad ora e quindi non posso parlare su questo punto.

D: ha mai distribuito suoi prodotti all’estero o ceduto licenze di pubblicazione a editori stranieri?
R:
no, essendone privo.

D: ritiene che in futuro i suoi prodotti arriveranno al mercato di massa o comunque più ampio o resteranno legati al settore specialistico?
R:
da quasi tre anni i nostri prodotti sono distribuiti da Messaggerie Libri, divenute un canale importante di vendita per noi. La scelta del volume cartonato per i fumetti di D&D è anche frutto della volontà di realizzare prodotti adatti al mercato librario.

D: vede possibile il ritorno in edicola di una rivista di giochi?
R:
teoricamente è possibile, ma molto dipenderebbe da come tale riviste fosse strutturata.

D: è stata fondata Assoludens. La sua azienda ne fa parte? Cosa pensa di questa iniziativa?
R:
credo potrebbe essere uno strumento per portare il gioco a contatto con altre realtà economiche e distributive.

D: quale giudizio dà di Lucca Games 2005?
R:
è sempre un appuntamento importante per gli appassionati, disposti a spostarsi e fare sacrifici per esserci e acquistare i prodotti. Le strutture, purtroppo, lamentano i problemi di sempre, tuttavia penso sia importante anche nel futuro lasciare ai ragazzi la possibilità di sfogo, bivaccando ad esempio nei corridoi o all’aperto. Una fiera al chiuso e troppo rigida eliminerebbe questo aspetto che per me è fondamentale e fa parte dell’appeal della manifestazione.

D: la sua azienda potrebbe essere favorevole a partecipare a un’edizione primaverile di Lucca Games (o progetto equivalente)?
R:
se si mantenesse la formula attuale, ci saremmo sicuramente.

D: ritiene che in questo momento nel mercato ci sia un’offerta eccessiva di prodotti?
R:
penso di no.

D: quale giudizio dà del Best of Show?
R:
la professionalità della giuria è indiscutibile. Tuttavia a mio parere le categorie vanno ripensate dal momento che non si possono paragonare giochi di ruolo, da tavolo e carte per trarne un vincitore.