Premessa
Quando si parla di libri gioco (o libro game), a tutti torna alla mente la saga di Lupo Solitario ed un genere più in voga negli anni '80 che ai nostri giorni, soppiantato (più di altre forme di intrattenimento) dalle novità dell'era digitale.
Devo ammettere che quando ho letto della pubblicazione di "fumetti game" la cosa mi ha incuriosito ed ho accolto davvero con piacere la notizia che Cranio Creations ne stava curando l'edizione italiana.
Il gioco originale è francese, nazione che dal punto di vista fumettistico è senz'altro all'avanguardia.
Recensire un libro game non è facile perché parlare della trama e di alcuni suoi particolari risvolti potrebbe togliere parte del gusto ai giocatori, anche se devo ammettere che sia io che i miei figli ci diamo divertiti a giocare la storia più di una volta, trovandoci ogni volta invischiati in vicende nuove o esplorando aspetti della trama differenti.
Corpo della recensione
Pirati: diario di un eroe libro 1, racconta dell'inseguimento di un prigioniero fuggito da una nave pirata. Il lettore veste i panni di uno dei membri dell'equipaggio: quello forte, quello astuto o quello agile. Ogni personaggio è descritto da 4 caratteristiche, che servono per determinare l'esito di alcune azioni durante la partita: forza, agilità, intelligenza e carisma. La forza determina anche il numero di oggetti che il personaggio può trasportare. Ad inizio partita si sceglie quale personaggio interpretare e la scelta fatta influisce sull'esito della storia. Ovviamente mi sono divertito a rigiocarlo sperimentando tutti i diversi personaggi.
A differenza dei classici libri game non esistono tiri di dado o altri metodi casuali per risolvere scontri e/o eventi: tutto scorre in maniera molto più "narrativa" e destrutturata. Nelle varie tavole, numerate, sono nascosti indizi e/o i numeri per la scena successiva: potrebbe esserci un numero su un sentiero ed un altro sul tronco di un albero. E' molto importante osservare le scene con attenzione perché spesso gli indizi sono nascosti ed alcuni numeri (e quindi alcune possibili scelte) vanno cercati con grande attenzione. Si può raccogliere quasi ogni cosa che si incontra (raffigurati nelle tavole) e spesso oggetti all'apparenza insignificanti si rivelano molto utili.
Non è facile districarsi nelle foreste dell'isola e a me è capitato più volte di perdermi, ripercorrendo la stessa serie di immagini con un giusto senso di "...qui ci son già passato".
Alcune tavole presentano veri e propri giochi nel gioco (indovinelli, prove di astuzia e/o riconoscimento) e sono un piacevole intermezzo alla narrazione.
Parlando dei materiali posso dire che il libro è piuttosto resistente ed è sopravvissuto bene a tante ore di gioco. Le illustrazioni sono molto particolari e lo stile può piacere o meno (a me piace!) ma in ogni caso è funzionale alla narrazione.
Conclusioni
Rispetto ad un tradizionale libro game si perdono alcuni aspetti narrativi ed è in pratica assente una vera meccanica di gioco. Il racconto però è divertente e il fumetto si presta. Rispetto ad un libro game è molto importante l'attenzione ai particolari e l'idea di poter raccogliere ogni cosa è davvero divertente ed efficace. La storia non si conclude completamente (come in ogni racconto a puntate che si rispetti) ed ora sono in attesa del seguito.
Non posso che consigliare questo fumetto gioco a tutti gli appassionati di fumetti e di libro game. Chi cerca qualcosa di particolarmente tecnico, magari vicino alle dinamiche/meccaniche del mondo del gioco di ruolo, invece non sarà soddisfatto. La trama è avvincente e arrivare alla fine non è facile. Pirati è piaciuto sia a me che ai bambini (12 e 6 anni) ed il fatto che non ci sia tantissimo testo lo rende fruibile anche ad una fascia di età che non ha ancora troppa dimestichezza con la lettura.
Bella l'idea del fumetto game
Divertenti i giochi nel gioco e i particolari nascosti
Adatto anche a chi non sa ancora leggere benissimo
Non di facile soluzione: vi terrà impegnati a lungo
Stile fumettistico molto particolare (ad alcuni può non piacere).
Molto narrativo e poco "tecnico", come meccanica di gioco
In alcuni punti davvero impegnativo: perdersi nella foresta è talvolta frustrante.