Das Ende des Triumvirats è un gioco di controllo del territorio e gestione risorse con una leggera connotazione di wargame.
E’ l’anno 56 A.C. la Repubblica di Roma è dilaniata da una guerra civile. Lo storico concilio di tre uomini, il primo Triumvirato tra Cesare, Pompeo e Crasso non ha potuto essere rinnovato alla conferenza di Lucca, e un aspro conflitto è esploso tra i tre rivali.
E’ in questo contesto che sono ambientate le partite a 3 giocatori.
Chiaramente la storia ebbe un corso differente ed il Triumvirato fu rinnovato. Ma quando Crasso, volendo ottenere una grande vittoria militare per non perdere prestigio e popolarità nei confronti degli altri triumviri, nel 53 A.C. attaccò i Parti nella battaglia di Carre e morì, Cesare e Pompeo divennero i padroni della scena politica a Roma.
Sulla base degli eventi storici realmente accaduti si basa, invece, lo scenario per le partite a 2 giocatori.
Ciascun giocatore impersona un componente del Triumvirato (Cesare, Pompeo, Crasso nelle partite a 3 giocatori; Cesare e Pompeo per le partite a 2) e cerca di raggiungere la vittoria seguendo una delle tre possibili vie:
1. politica
2. forza militare
3. abilità
Inizio della partita
Das Ende Des Triumvirats è un gioco abbastanza anomalo: si può giocare esclusivamente in 2 o 3 giocatori. Sul tabellone sono raffigurati il Mediterraneo ed i possedimenti romani alla prima metà del I secolo a.c. suddivisi in quindici province, due percorsi di abilità, il foro romano ed una sezione calendario. Esistono tre tipi di provincia:
1. provincia politica
2. provincia militare
3. provincia di abilità
Il setup varia in funzione del numero di giocatori, ma il piazzamento iniziale, a parità di numero di giocatori, rimane sempre lo stesso.
Svolgimento del gioco
L’ordine di gioco rimane invariato per tutto il corso della partita. Inizia a giocare Cesare, poi Pompeo e per ultimo Crasso.
Il turno di gioco si compone di 3 fasi:
1. Rifornimento
2. Movimento
3. Azioni
Quando il giocatore ha compiuto le sue azioni passa la mano ed il segnalino “Tempus Fugit” avanza di una casella. Se è stata raggiunta la casella “Elegio” si procede all’elezione del Console altrimenti si procede con un altro turno.
1.rifornimento
All’inizio del turno il giocatore riceve rifornimenti dalle proprie province, ma non da tutte. Infatti in ogni provincia si trova un box rifornimenti: se il Governatore si trova al di fuori di tale box allora la provincia fornisce rifornimenti, altrimenti per quel turno sarà infruttuosa. Ad ogni turno il giocatore dovrà cambiare la posizione del Governatore in modo tale da rendere la provincia produttiva una volta ogni due turni. Fanno eccezione le province in cui si trova un Funzionario Pubblico, che consente al giocatore che controlla la provincia di ottenere rifornimenti ad ogni turno.
Il tipo di rifornimento varia in funzione della tipologia della provincia.
2.movimento
Il movimento si realizza attraverso lo spostamento del segnalino che rappresenta il triumviro. Quando un triumviro con legioni al seguito entra in una provincia nemica, viene combattuta una battaglia. La meccanica di svolgimento delle battaglie ricalca quella di Antike, con una piccola variante. Si pescano fino ad un massimo di tre cubetti dal sacchetto e per ogni cubetto del colore dell’avversario i due giocatori rimuovono una legione. Se esce un cubetto del giocatore non coinvolto nella battaglia, questo non ha alcun effetto e viene re-introdotto nel sacchetto. Dopodiché attaccante e difensore eliminano un numero pari di legioni finché uno o tutti e due non rimangono senza. Se l’attaccante avrà ancora legioni a disposizione avrà vinto la battaglia e conquistato la provincia; al contrario il difensore sarà riuscito a difendere il proprio territorio.
Esiste poi una sorta di Bonus/Malus per chi conquista o perde una provincia che rende le sconfitte non troppo pesanti per chi le subisce. Questo meccanismo insieme con il numero di province da conquistare rende la vittoria militare sensibilmente più difficile rispetto alle altre due.
3.azioni
Dopo aver effettuato i propri spostamenti ed aver combattuto eventuali battaglie, il giocatore passa alla fase 3. Durante tale fase è possibile effettuare fino a 3 azioni. La prima azione costa 1 moneta d’oro, la seconda 2 e la terza 3. Per cui un giocatore, per effettuare 3 azioni nel suo turno, dovrà possedere almeno 6 monete d’oro. Il tipo di azione dipende dal tipo di provincia in cui si trova il triumviro. In ogni provincia esistono due classi di azioni: alcune non prevedono costi aggiunti, altre più potenti prevedono dei costi aggiuntivi. Senza entrare troppo nei particolari le possibili azioni sono: inserire due cubetti del proprio colore nel sacchetto delle battaglie, ottenere consensi nel foro o toglierli ad un avversario, aumentare il proprio livello di abilità politico e/o militare.
Elezione del Console
Un momento molto importante per raggiungere la vittoria, è l’elezione del Console. Quando il segnalino “Tempus Fugit” arriva ad occupare la casella “Elegio”, si procede all’elezione di un nuovo console. Il giocatore che ha il maggior numero di sostenitori nel foro sarà il vincitore dell’elezione. In caso di parità vincerà chi avrà giocato prima il proprio turno.
Vittoria
Per ottenere la vittoria finale è sufficiente una delle tre condizioni:
1. raggiungere il livello VII in entrambe le abilità (vittoria di abilità)
2. essere eletti Console per la seconda volta o avere 6 sostenitori nel foro dopo essere stato eletto Console la prima volta (vittoria politica)
3. conquistare 9 province (vittoria militare)
Conclusioni
Das Ende Des Triumvirats scorre via in modo abbastanza veloce e fluido. Difficilmente una partita dura più di 1 ora. Il gioco risulta abbastanza equilibrato per quanto riguarda il piazzamento iniziale e l’elezione del Console, mentre sembra leggermente sbilanciato per quanto riguarda le condizioni di vittoria. La vittoria militare a mio modesto parere è la più difficile da ottenere, mentre la più facile è sicuramente quella di abilità, sia perché aumentare il proprio livello di abilità è un’azione che non prevede costi aggiuntivi sia perché è un’azione possibile in qualsiasi tipo di provincia. Inoltre, mentre è possibile ostacolare un avversario a livello politico sottraendogli sostenitori nel foro e a livello militare osteggiando la sua espansione, difficilmente si riesce ad ostacolare un giocatore che punta alla vittoria di abilità.
In DEDT non sono presenti particolari innovazioni fatto salvo il sistema di elezione del console e la gestione dei consensi nel foro. Nel complesso è un gioco leggero e piacevole.
Giochi collegati:
The End of the TriumvirateScritto da shiny il 08/01/2007
Voto recensore:
6,6Pro:
Durata contenuta e scala bene in 2 giocatori.Ambientazione molto ben ricreata e presente nel gioco, in particolare bella l’idea del foro.
Contro:
I triumviri sono rappresentati da parallelepipedi; avrebbero potuto almeno essere dei segnalini simili a quelli di “Carcassonne”.Meccaniche non particolarmente innovative.
Condizioni di vittoria non perfettamente bilanciate.
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