Metto da parte affetto ed ammirazione per l'autore che sulla Tana conosciamo tutti.
Il gioco non mi ha convinto perchè partendo dal riferimento al quale fin troppo chiaramente si ispira (Carcassonne) non mi sembra apportare miglioramenti in nessun punto. Si perde la semplicità e l'immediatezza che Carcassonne offre. Negli intenti sembra voler offrire qualche spunto in più per l'interazione, ma è tutto relegato alle tessere +1/-1 che più che interazione fanno kingmaking/killmaking.
Altra parte dolente la grafica, e per questo è veramente uin peccato. Lo studio Mattigatti, che ha curato la parte grafica, aveva esperienza nel campo ed in passato ha saputo dare un simpatico tocco di colore a party game (tipo Koala). Qui si perde con delle viste dall'alto in prospettiva dei palazzi, più adatte alle schede del catasto che alla grafica di un boardgame. Al contrario di quanto dice la recensione secondo me si perde sia la funzionalità che l'estetica.