As the first winner of the Spiel des Jahres award in 1979, Hare and Tortoise or the German Hase und Igel (for Hare and Hedgehog) will always be regarded as a classic game. It is a cunningly designed race to the finish in which your fuel (carrots) must practically run out (all but 10 carrots or fewer) at the moment you hit the finish line. You also have three lettuce cards you must spend during the course of the race. The farther you move, the more carrots you spend, and there are a variety of ways to gain or lose carrots as you go around the track. It's a very clever exercise in arithmetic which David Parlett has fashioned into an entertaining and unique perennial favorite.
There have several variations between the multiple prints of Hare & Tortoise by different publishers. Most variations come from methods of adding randomness that favor lagging player via cards, dice, or dice charts when landing on a Hare square.
Parlett Strategic Variant--The designer's preferred way of playing the Hare square is that "... you can land on them [Hare square], but must miss a turn. This would be the equivalent of the hare taking a nap, as in Aesop's fable. This is the rule I most favour and would prefer it to simply not landing on them at all..."
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E' un bellissimo gioco e divertente, per tutte le età e questo lo rende incantevole, superiore ai giochi spaccacervello quali Caylus o a quelli con regolamenti enciclopedici. Il fattore fortuna misto alle possibilità strategiche sono il suo bello. E' solo chi sa capirlo, può amarlo fino in fondo. D'altronde il fatto che sia pubblicato dal 79 (se non erro) la dice tutta...
Giocato ieri sera, in 6 persone, non mi ha soddisfatto. Nonostante alcune possibilita' di strategia, il gioco e' risultato abbastanza datato, l'ambientazione piuttosto poco calata nel gioco, il primo che ha iniziato ha chiuso per primo e il secondo per secondo, magari un caso, il fattore fortuna nel tiro del dado sulla lepre piuttosto marcato. Insomma, non e' piaciuto a nessuno dei 6 e abbiamo portato al termine la partita faticosamente, prima volta che ci capita. Non credo di giocarlo piu'.
Un piccolo gioiello davvero. Nonostante il materiale semplice e sicuramente non eccezionale, questo titolo mi ha davvero sorpreso. Ne avevo sentito parlare benissimo e ho deciso di provarlo: soddisfatto.
Regolamento chiaro e piuttosto semplice, anche se non immediato nella strategia di fondo. Ottima originalità: la dose di Sorte è davvero limitata ed il paragone con il gioco dell'oca non tiene affatto.
Divertentissimo, bastardo e spesso frustrante: è una gara continua, con ribaltamenti, rimonte ed errori clamorosi. Ho cominciato ad intravedere una strategia di fondo che probabilmente risulterà spesso vincente(finire le lattughe il prima possibile, anche restando piuttosto indietro); nonostante ciò, il gioco varia soprattutto perchè ognuno si comporta sempre in maniera diversa. Sicuramente consiglierei di giocarlo sempre con persone differenti. Ben ideato, con meccaniche salde ed intelligenti; uno dei giochi che più mi ha colpito ultimamente. Consigliato.
Divertente.
Il gioco e' davvero ben pensato (anche se si tiene conto dell'anno di pubblicazione!): la fortuna non ha praticamente peso in una partita e la pianificazione delle mosse e' fondamentale. Secondo me quello che manca a questo gioco e' un po' di feeling: e' molto freddo, cioe' ... l'ambientazione ha poco peso e cosi' pure l'interazione con gli altri giocatori. Grafica e materiali non sono eccezionali
commento basato su poche (meno di 5) partite
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