E' un gioco con una meccanica di controllo di un pool comune di fantasmi che se non é innovativa comunque in questo caso é stata ben sviluppata dall'autore. Non é frequente vederla nei giochi da tavolo e porta i giocatori ad un naturale spaesamento specialmente nelle prime partite.
Ritengo il gioco essere molto versatile: per chi cerca una forte componente tattica e l'interazione é accontentato in quanto ogni giocatore deve tenere sotto controllo in continuazione i diversi cambiamenti operati dagli altri e sfruttare a proprio vantaggio determinate situazioni. E' molto facile se non si é attenti "regalare" punti agli altri in pieno stile Puerto Rico ma non si genera la confusione che si ha ad esempio in Five Tribes.
L'interazione é ben presente ma non é distruttiva, quindi anche coloro che la detestano possono operare le proprie scelte e "subire" quelle degli altri senza particolari frustrazioni, dato che i fantasmi non appartengono a nessuno.
Il sistema propone ai giocatori inoltre di poter crearsi una propria strategia in funzione delle carte iniziali (con abilità a bonus di fine partita) che sono diverse da partita a partita, donando al gioco una elevata rigiocabilità e di conseguenza longevità, con parecchia voglia di riapparecchiarlo per provare nuovi set up di carte.
L'unico difetto da me riscontrato é che il gioco può allungarsi come durata soprattutto nelle prime partite dato che le meccaniche non sono proprio immediate.
I materiali sono buonissimi eccetto le plancette del giocatore che avrei fatto un po' più spesse ma é un dettaglio da poco. Il tabellone risulta molto scuro ma in linea con il tema e l'ambientazione che viene ricreata grazie anche e soprattutto alle bellissime miniature.
Per me promosso. Può incontrare i gusti di tanti, offre diversi approcci e lascia la voglia di rigiocarci.