Billabong

Questo gioco dalle regole semplicissime e componentistica minimale ha una profondità insospettabile. In pratica si trattta di una corsa di canguri attorno a un laghetto posto al centro di una scacchiera rettangolare. Ogni giocatore gestisce un team di 5 canguri, l'obiettivo è far completare il giro a tutti i propri animali prima degli altri.

Ad gni turno si muove un solo canguro. La mossa può consistere in un passo (muovere la pedina di una casella in ogni direzione) oppure in uno o più salti. Un salto si effettua sopra ad un altro canguro (chiamato pivot) e fa atterrare la propria pedina a una distanza pari a quella che c'è tra il canguro che salta e il pivot (ad esempio se il canguro che salta è a due caselle di distanza dal pivot, atterrerà due caselle dopo il pivot nella stessa direzione). Le uniche due regole da rispettare sono le seguenti

- non ci devono essere altri canguri oltre al pivot lungo la traiettoria di salto e sulla casella di atterraggio
- non si può saltare sopra il laghetto (e ovviamente fuori dalla scacchiera)

Ci sono strategie ovvie, come tenere i propri canguri in gruppo, per evitare che quelli nelle retrovie debbano arrivare al traguardo camminando, e far rimanere i propri canguri fuori dalle direttrici di salto delle altre pedine, per evitare che siano usati come pivot dagli avversari.

Con un po' di pratica si scoprirà l'aspetto più interessante del gioco. Dato che in un turno un canguro può fare più salti consecutivi, capita spesso che la mossa più vantaggiosa non sia necessariamente una sequenza di salti nello stesso verso del percorso, ma una serie di mosse in tutte le direzioni (a volte anche tornando indietro), volte ad ottenere una posizione di partenza migliore per il salto finale. La posizione iniziale del saltatore viene marcata da un canguro neutrale nero che può a sua volta essere usato come pivot durante la serie di salti (il canguro nero serve anche come aiuto per tornare alla condizione di partenza qualora l'effetto del movimento non fosse quello preventivato dal giocatore, è invece vietato cambiare canguro una volta che si è scelto quale muovere).

Billabong è stato per me un piacevole sorpresa. L'unico difetto che vedo in questo gioco (ammesso che si possa parlare di difetto) è che, come molti astratti, si può riprodurre facilmente senza dover per forza comperarlo. In questo caso bastano un foglio di carta quadrettata e segnalini recuperati da un altro gioco. Personalmente quando spendo per un board game mi aspetto che nella scatola ci sia qualche componente che per complessità o qualità non sarei in grado di riprodurre facilmente da solo. In questo caso proprio non è così, per cui vi consiglio di provarare una versione print and play di questo gioco prima di andare a cercarlo nei negozi. Se prorpio non siete dei feticisti può darsi che già quella vi assicuri un ottimo divertimento.