[L'ultimo scaffale in alto a sinistra] AKROTIRI: a spasso per l'Egeo...

 Da uno spazietto piccolo lassù, sull'ultimo scaffale in alto a sinistra!

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Akrotiri

Da uno spazietto piccolo lassù, sull'ultimo scaffale in alto a sinistra, sopra le scatole giganti dei "gioconi", prendo questa scatoletta gialla dal notevole peso specifico (pari al suo spessore ludico). Akrotiri ha giusto tre plancette, una manciata di cubetti colorati per le merci, due set per i giocatori (piramidine in gesso e una barchetta di legno) bianco e nero, un po' di tokens e una pila di tessere, tutto stipato strettissimo nelle dimensioni mini di una scatola robusta.
Poca roba sembra, però... già alla preparazione mi dà una sensazione di bello. Non lo so, sarà l'accostamento delle merci colorate con le pedine bianche e nere, la grafica minimale e pulita, non saprei, ma mi viene subito voglia di fare due foto:

Le parole d'ordine della serata sono: veloce ma "mh", verso accompagnato da gesto di due pugni che si stringono. Come per dire: "una roba di peso eh".
Ma niente spiegoni! Dictat della moglie.
Difficile, ma ce l'ho, è lui.
La spiegazione richiede 10 minuti scarsi, la moglie sceglie il bianco io prendo il nero. Thera, l'isola rapprensentata nella tessera centrale di partenza viene piazzata fra di noi e peschiamo le tessere iniziali da piazzare a piacere.
Da li parte un piacevole e fluido alternarsi di un andirivieni fra gli isolotti e Thera, si prelevano merci caricandoli sulle nostre barchette e si rivendono al centro. Si guadagna e con quello che si guadagna compriamo le mappe dei pescatori che ci danno oscure coordinate per trovare templi nascosti. Ma non templi qualsiasi, noi abbiamo degli obiettivi: li dobbiamo trovare dove ci interessa di più. Ma non è facile: fioccano le icone e ci rubiamo le isole, cerchiamo quelle che ci soddisfano e più templi troviamo più sblocchiamo obiettivi, più vogliamo guadagnare e più mappe pregiate vogliamo acquisire.
Passa un oretta lieve e un arcipelago si è formato, puntellato di templi bianchi e templi neri, icone e merci di diversi colori...

Io non riesco a piazzare il mio ultimo tempio, ero il primo giocatore e la moglie mi chiude in faccia. Profumo di sconfitta.
Ma allo spoglio dei punti, i miei obiettivi si rivelano più remunerativi e il suo tempio in più è figlio di una mappa facile, robetta.
37 pari. Ma il profumo c'era, l'avevo sentito, e 15 dacme contro 6 rompono la parità. 

Aaahhh, sì ho perso.
Ma com'è bello perdere così, perché mi sento soddisfatto, degli affari che ho fatto, dei templi che ho scavato e degli obiettivi raggiunti.

Dicono che siamo nell'era d'oro dei GDT e dicono che la tendenza è: semplice, veloce ma profondo.
Io aggiungerei, importantissimo, anche: appagante. E per essere appagante, un gioco che dura solo un'ora deve essere davvero ben pensato e ben congegnato.
Akrotiri, per me, è tutto questo: una componentistica e una grafica bella e pulita, una buona sfida nel suo motore economico, ti impegna la mente nel trovare la strada giusta per massimizzare i tuoi obiettivi. Non so perché sia passato così in sordina, forse per il fatto che sia solo per due o per una scatola che gli dà l'abito da filler. Oppure perché di giochi ne escono davvero tanti... Quindi fermatevi un attimo giratevi indietro e guardate lassù: sull'ultimo scaffale in alto a sinistra.