La Torre degli Animali: il duello

La Torre degli Animali: il Duello

Devo ringraziare Fabio che mi passa questa scatola, peraltro proposta senza troppa convinzione, perché il predecessore La Torre degli Animali non aveva avuto vita lunga sul nostro tavolo. Invece alla fine mi sono trovato a impilare bestie per ore. 

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Tier auf Tier: Das Duell

De La Torre degli Animali vi avevo già parlato. È un bel gioco, uno dei primissimi comprati per mia figlia (assieme a Belfiorella e Il Frutteto), forse un po' troppo presto. Difatti non è stato apprezzato più di tanto, o meglio è stato più usato come giocattolo che come gioco da tavolo. 

Tuttavia qualche ricordo deve essere rimasto, perché appena le ho fatto vedere la nuova scatola, la prima frase è stata “ma papà, questo ce l'abbiamo già...”

Così le ho spiegato la nuova versione, che spiego anche a voi.

Come si gioca a Tier auf Tier: Das Duell

La Torre degli Animali il Duello
(Perché dirlo in tedesco fa più effetto.)

Ogni giocatore ha 4 animali di legno a disposizione: una tigre, un'oca, uno scoiattolo e un polpo. Ci sono poi due dadi, grosso e piccolo, con una faccia per animale e due con un punto interrogativo. Un giocatore lancia i dadi (sempre mia figlia): quello grande dice quale animale andrà sotto alla torre, quello piccolo quale andrà sopra, gli altri vanno in mezzo. Il ? ti consente di scegliere e se esce lo stesso animale su entrambi i dadi puoi metterlo o sopra o sotto, come preferisci. 

Il primo che riesce ad impilare i quattro animali in modo corretto e stabile si aggiudica uno dei cinque gettoni dorati forniti e il primo che ne conquista tre vince la partita. 

Avendo già il base, ne vale la pena? 

Ma onestamente no. Potete tranquillamente riadattare il base a questo sistema di gioco, ad esempio, senza troppi problemi, mentre è più difficile fare il contrario, ma anche qui non impossibile.

È piaciuto a mia figlia? 

Molto. Non so bene perché, ma si è proprio esaltata a mettere in equilibrio queste bestie stilizzate, a battermi il più delle volte e anche a prendersi la rivincita quando ha perso. 

Una cosa che mi pare abbia fatto leva è banalmente ed inaspettatamente la fisicità dei gettoni vittoria: non sono punti astratti, non è nemmeno un vincitore a fine partita, sono oggetti concreti, che accumuli man mano che giochi, che ti fanno percepire il vantaggio o lo svantaggio rispetto all'avversario, sono un oggetto concreto da tenere in mano a testimoniare la tua bravura. Sembra banale, ma probabilmente per un bimbo non lo è. 

È piaciuto al papà?

La Torre degli Animali il Duello
Eh, insomma. Dopo un'ora secca passata a impilare animali ti sale la carneficina, roba da far diventare carnivoro anche lo chef Germidi Soia. 

Mi è piaciuto giocare con mia figlia, vederla così entusiasta e concentrata, vederla copiare le mie mosse per imparare, la sua soddisfazione nel vincere, la disperazione nel perdere.

Si è pure messa piangnucolare ad un certo punto, dopo un fallimento particolarmente frustrante, ed è stata l'occasione per spiegarle il “valore” della sconfitta per imparare che l'importante sia giocare assieme. Pare aver capito, visto che quando ho perso io mi ha ripetuto il medesimo discorso...

Cosa si impara a La Torre degli Animali: il Duello?

  • Manualità fine per mettere in pila gli animali, naturalmente.
  • A controllare la propria agitazione nel fare in fretta le cose, perché è pur sempre una gara di velocità.
  • A valutare le cose sotto diverse prospettive, perché gli animali funzioneranno spesso meglio se messi non dritti, ma sottosopra o di fianco. 
  • A gestire lo svantaggio e il vantaggio in una gara a punti, senza lasciarsi prendere dallo sconforto o senza cantare vittoria troppo presto, anche quando si sta avanti 2-0.
  • A iniziare a sospettare che il papà a volte ti lasci vincere apposta.