Starship Samurai: anteprima GenCon/Essen 2018

Starship Samurai: copertina
Plaid Hat Games

La Plaid Hat Games propone un gioco spaziale sui generis, dove si affrontano nulla di meno che dei robot samurai

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Starship Samurai

La seguente anteprima è basata sulla sola lettura delle regole e, in nessun modo, ha valore di recensione

Starship Samurai è l'ultima creatura della prolifica e capace Plaid Hat Games e si gioca da 2 a 4 partecipanti, per 75 minuti di durata, destinato ad un pubblico abituale (14+). Si basa su meccaniche di scelte multiple, gestione mano, poteri variabili e maggioranze. 

Riassunto di gioco

Si allestisce un tabellone di gioco in base al numero di giocatori, con plance raffiguranti un pianeta con sette spazi influenza e una carta bonus casuale. Ogni giocatore ha a disposizione due samurai robot, draftati a inizio partita, otto caccia e un carrier, più due carte azioni iniziali uguali per tutti.

Starship Samurai: partita
Starship Samurai: partita
C'è poi un mazzo di carte azione comune da cui se ne pescheranno altre nel corso della partita. Infine si allestisce una board comune con il tracciato dei punti vittoria e le scale per l'influenza sui clan spaziali minori. 

Al proprio turno il giocatore prende per prima cosa i bonus di ogni pianeta su cui ha truppe in maggioranza, rompendo i pareggi con l'ordine di turno. Poi gioca una delle quattro azioni disponibili piazzandovi sopra un segnalino di valore da uno a quattro. Tale numero determina la potenza dell'azione, che è possibile aumentare ulteriormente anche spendendo denaro.

Le quattro azioni consentono di:

  • prendere denaro;
  • portare dalla propria parte i gettoni dei clan minori;
  • pescare carte azione;
  • muovere unità. Quando sposti un samurai, distruggi anche la nave più piccola nel pianeta di destinazione (potrebbe pure essere la tua, se non ce ne sono di nemiche). Normalmente, quando i sette spazi influenza di un pianeta sono pieni, non puoi più muoverci nulla. 
Starship Samurai: miniature
Starship Samurai: miniature
Inoltre, è possibile potenziare queste azioni spendendo carte azione con la chiave "action" dalla propria mano. Tali carte finiscono negli scarti comuni.  

Quando tutti hanno esaurito le quattro azioni a loro disposizione, su ogni pianeta avviene una battaglia. Ogni giocatore usa una carta azione con la chiave “battle”, se ne ha, e la risolve poi in ordine di turno. Chi alla fine ha la maggioranza di truppe sul pianeta si aggiudica la carta bonus (che servirà per incrementare i punti vittoria a fine partita, tramite collezione set) e rimette tutte le sue truppe in riserva; gli sconfitti lasciano invece le truppe sul pianeta. Infine ogni giocatore prende punti vittoria per i clan minori che ha portato dalla sua parte.

La partita finisce quando si esaurisce il mazzo di carte azione e, a quel punto, chi ha più punti vittoriaè il vincitore.

Prime impressioni

Avevo molte aspettative per questa immensa cafonata spaziale (in senso buono) di Plaid Hat Games: robot samurai che combattono nello spazio profondo come novelli Gundam, con tanto di miniature in plastica per non lasciare nulla all'immaginazione. 

Starship Samurai: tabella influenza dei clan minori
Starship Samurai: tabella influenza dei clan minori
Invece, dopo la lettura delle regole il tutto mi lascia abbastanza freddo, soprattutto dal punto di vista tematico. 

Bella la meccanica per cui puoi selezionare le azioni a diversa potenza (anche potendo ripetere la stessa più volte), ma il resto è ampiamente già visto e molto più tattico che strategico. 

Non c'è un deckbuilding: le carte azione pescate sono a uso singolo: una vota usate, vanno scartate e non è detto di pescarne di utili alla propria situazione. Il sistema per cui il vincitore di una battaglia abbandona il pianeta è funzionale alla compensazione ed evita il problema di un giocatore in fuga; ma certo è poco tematico. Anche i clan minori sono dei segnalini punti, al pari dei culti di Terra Mystica: qualcosa di puramente meccanico

Quindi non che non possa essere un buon gioco (escono mille giochi solo a Essen, abbiamo davvero bisogno di giochi solo “buoni”?), ma mi aspettavo sinceramente molto di più

Commenti

ha deluso molto anche me

un tema letteralmente sprecato

Ho capito il discorso della scarsa originalità e della prevalenza della tattica (un po' vecchia maniera, alla Magblast, mi par di capire?...). Ho capito meno l'aspetto della scarsa tematizzazione, che in un titolo così sarebbe un problema rilevante: le questioni dell'abbandono dei pianeti del vincitore e del punteggio dei clan vorrei vederle dal vero, non riesco a immaginarmi bene come funzionano.

Io lo tengo d'occhio, poi chissà che fascia di prezzo avrà'...?

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