Spazio Miniature

Introduciamo una nuova, piccola rubrica mensile sui wargame di miniature.

Approfondimenti
Giochi

Un saluto a tutti, mi presento brevemente: mi chiamo Andrea, iscritto in Tana con il nick adamatio87, vivo a Prato in Toscana e sono malato di giochi di miniature... ops, volevo dire appassionato!

Vecchio giocatore di Warhammer Fantasy, tramutatosi poi in appassionato di giochi da tavolo - ma il lato oscuro era forte in me - e di giochi german a totale assenza di alea, sono passato a giochi sempre più miniaturosi fino al risveglio nei wargame di miniature veri propri.

Il mio primo passo di rientro nell’hobby l’ho fatto con mamma Game Workshop, che di fatto era e rimane leader nel settore dei giochi di miniature nel mondo; ormai tre anni fa introduceva Kill Team, ovvero la versione skirmish del famoso Warhammer 40k: quindi poche unità sul tavolo, meno dispendioso in termini di tempo ma soprattutto di soldi del suo precursore. Tuttavia non ci è voluto molto da lì per comprendere quanto fosse cambiato il mercato dei giochi di miniature, in particolare proprio nel settore skirmish, da quando moltissimi anni prima collezionavo miniature di Warhammer Fantasy

Il mondo dei giochi di autore è ormai vasto e in particolare abbonda di quei giochi nei quali è possibile usare un qualsiasi modello della propria collezione senza per forza rovinarsi comprando decine di miniature dallo stesso rivenditore.

Veniamo al dunque: ormai da diverso tempo da appassionato di questo hobby mi sono reso conto che, nonostante un gruppo emergente e pieno di entusiasmo, a differenza dei giochi da tavolo e dei giochi di ruolo, la categoria dei wargame di miniature non è ben rappresentata in Italia ed è una cosa sulla quale sto lavorando da qualche mese, almeno a livello locale.

Mi sono spesso ritrovato a fare un’analisi a questo riguardo e quello che emerge è il seguente scenario: giochi da tavolo e giochi di ruolo sono ben rappresentati in tutta la penisola dalla Tana del Goblin, dalle affiliate locali e, come se non bastasse, spesso da associazioni ludiche formali e informali in ogni città; i wargame di miniature napoleonici o a carattere storico, esistendo già da molto tempo, trovano un discreto spazio in altrettante realtà locali anche in questo caso formali ed informali; ma tutti gli altri wargame? Ebbene emerge chiaramente che tutti gli altri sono in mano ai negozianti e alla loro capacità di pubblicizzarli facendo crescere l’interesse nella comunità locale, risultato? Che se il gioco non conviene non se ne parla e non lo si fa conoscere, di fatto allargando solamente la comunità che gioca ai giochi della potente Game Workshop che nutre di estrema notorietà già di suo e quindi non richiede al commerciante grossi sforzi.

Una volta parlando con un negoziante di giochi meno famosi mi disse con molta tranquillità che quelli erano giochi inutili... ma può il frutto della passione e dedizione di autori che si sono impegnati a creare un set di regole nuovo e fantasioso e divertente essere davvero ritenuto inutile?

Direi proprio di no, sarebbe come dire che un gioco di ruolo meno famoso è inutile o che tale è un gioco da tavolo meno giocato; certamente un vero appassionato di giochi di miniature la pensa molto differentemente e dopo tutto il gioco di miniature non differisce moltissimo da quello di ruolo, si tratta di ricreare una storia, impersonificarsi nei personaggi, raccontare qualcosa!

Ed è cosi che nasce questa idea, insieme alla redazione della Tana del Goblin, di avere un piccolo spazio su queste pagine dove, magari a cadenza mensile, raccontarvi di un gioco di cui forse non avete mai sentito parlare prima, magari capace di intrigarvi, la cui ambientazione vi ispira e di cui volete sapere di più... o magari semplicemente una recensione di quei giochi di cui altrimenti in italia difficilmente si parlerebbe nelle nostra lingua.

Nel prossimo e primo articolo vi parlerò di StarBreach, gioco skirmish scala ventotto millimetri, ambientato nell’universo di Warhammer 40k (con qualche piccola variazione): regole semplici e divertenti che si propongono, a mio avviso, di sostituire il più noto Kill Team. E oltre a parlare del gioco ci sarà anche un domanda e risposta con l’autore del gioco stesso.

Spero che questa idea possa piacere e spero di poter incontrare qualcuno di voi ai tavoli da gioco.

Commenti

Bella iniziativa!

Grande Andre!!! 

sono molto contento di dare spazio a questi giochi, di cui si sente parlare troppo poco

Bella rubrica, da totale neofita chiedo se approfondirai l'esistenza di qualche gioco di questo genere da giocare in solitario o regolamenti modificati che ne consentano l'utilizzo, faccio un esempio non riuscitissimo: The Walking Dead: All Out War. 

Argomento interessante, è un'ottima idea destinata ad ampliare gli orizzonti ludici di chi magari non ha mai considerato questa tipologia di giochi.

Bella iniziativa.

Mi stupisce sentire parlare di "mancanza di rappresentanza", una volta la sezione di Warhammer nel forum della tana era molto affollato, mi sembra che poi molti utenti sono passati ad un sito dedicato.

Syndrael scrive:

Bella rubrica, da totale neofita chiedo se approfondirai l'esistenza di qualche gioco di questo genere da giocare in solitario o regolamenti modificati che ne consentano l'utilizzo, faccio un esempio non riuscitissimo: The Walking Dead: All Out War. 

Si certo, dove esiste una versione solitario sarà menzionato ed approfondita. The walking dead all out of war è sicuramente in programma oltre almeno altri due di zombie come ad esempio last days zombie apocalypse, all thing zombies nelle sue varie iterazioni. Grazie mille

 

Bella iniziativa.

Mi stupisce sentire parlare di "mancanza di rappresentanza", una volta la sezione di Warhammer nel forum della tana era molto affollato, mi sembra che poi molti utenti sono passati ad un sito dedicato.

 Beh l'intento qui è parlare meno possibile dei giochi game workshop ma di tutti quelli che invece in italia finiscono affossati perché non sufficientemente trattati e pubblicizati

 

Sei di Prato, ti chiami Andrea e giocavi a WHFB... non è che siamo la stessa persona è ancora non lo sappiamo??? ?

Comunque immagino ci saremo incontrati su qualche tavolo... anch'io ero un grande appassionato di Warhammer e ho letteralmente finito i libri della settima edizione (anche l'ottava ma meno), unico vero Warhammer strategico fin nel midollo (al netto dei dadi ovviamente)!

Ex giocatore di sesta e settima (l'ottava è un abominio e preferisco pensare non sia mai esistita). 

L'ottava è stato l'inizio della fine. Un assaggio di quello che sarebbe venuto dopo...

Il bello della settima (la sesta l'ho giocata di striscio) è che quasi sempre vinceva chi giocava meglio e aveva impostato la strategia migliore. Poi il colpo di culo capitava... ma difficilmente comprometteva a tal punto la partita dal ribaltarne le sorti.

themanwhosoldth...

Contento di questa nuova rubrica. Come chi mi ha anticipato, anche io sono un vecchio giocatore di WHFB e 40k. Iniziato con la quinta edizione (al fantasy) e seconda con il 40.000.

Spero di leggere cose interessanti inerenti il mondo del wargame tridimensionale. Negli anni sono uscite cose molto carine.

Un in bocca al lupo!

P.s. noto con piacere che non solo per me l'ottava edizione è stata una ciofeca (distanze che si calcolano prima??? Bleah!) e l'apripista al molto criticabile Age of Sigmar.

Eh mi sa che qui siamo in tanti ex tossici di WH o di Magic ?

Definirsi ex tossici è difficile, non si esce mai davvero dalla spirale Warhammer/Magic, basta un leggero riavvicinamento e si cade nuovamente nella tela... 

Che bella iniziativa.

Per me della GW solo epic. Però gioco tanto storico. 

Anche io ex-gicoatore di WHFB della 6, 7 e 8 con gli Elfi Oscuri (come il buon Capo Redattore). Ho poi recuperato anche il manale di 5 per completezza.

E anche ex-giocatore di Magic ai tempi della prima edizione italiana.

Ciao,

a mio parere, il fatto che questi wargame siano poco diffusi in Italia nasce anche dal fatto che non siano tradotti. Giocando spesso con mio figlio, utilizzare un gioco in lingua inglese rende tutto più pesante (sì, lo so che il gioco può essere un utile introduttivo per imparare meglio - sia per lui che per me - la lingua al di là della Manica e bla bla bla) ti chiedo... tratterai dei giochi sconosciuti in lingua inglese o italiana o entrambe? Cerco di spiegarmi meglio... è ovvio che il mercato è poco diffuso se è in inglese... a mio parere, ad esempio, Warhammer Underworld Shadespire si è diffuso così tanto perché tradotto (sì, lo so che Warhammer Underworld Shadespire non è un wargame ma uno skirmish, ma era per fare un esempio). Ci sono numerosi wargame di miniature tradotti che non si conoscono? Se sì, non vedo l'ora di leggere. Se saranno in inglese, leggerò con l'inividia verso coloro che giocano tranquillamente traducendo (l'ignoranza... brutta bestia). Comunque complimenti per l'iniziativa.

Agzaroth scrive:

Eh mi sa che qui siamo in tanti ex tossici di WH o di Magic ?

Pensa te quando uno è EX di entrambi.

Ciao Gisli,
sono daccordo con te molti giochi non hanno seguito a causa della lingua ed e' il motivo per cui i giochi GW hanno maggiore seguito infatti oltre molta pubblicita' vengono anche regolarmente tradotti nella nostra lingua (e oltre il supporto dei negozi). C'e' da di dire che warhammer underworld e' molto piu vicino ad un gioco da tavolo che ai wargame tridimensionali o skirmish, anche a Firenze ha un buon seguito ma GW lo ha trasformato nella sua piu grande trovata commerciale "pay for win" per poter vincere devi comprare assolutamente qualsiasi cosa loro producano di quel gioco...cmq si esistono altri giochi di miniature tradotti che non hanno avuto il successo che meritano in Italia e sicuramente ne parlermo (alcuni esempi: Infinity, Malifaux, guildball) ma sicuramente parleremo molto di giochi disponibile solo in inglese e per i quali spesso mi sono offerto di produrre la traduzione con gli autori che altrettanto spesso mi hanno detto di no per via del poco mercato che c'e' in Italia per questo tipo di giochi. Un saluto e a presto

A Malifaux giocano nella mia associazione e me ne parlano sempre benissimo. Io me ne tengo lontano solo per timore di ricadere nella spirale delle miniature :p

Bei tempi, avevo due bellissime armate di WH40K....i miei amati Nightlords del Chaos e i TAU.

tutte dipinte e completissime...mi sembra che usavamo la quarta edizione.

La quinta mi sembra che cambiò radicalmente, diventando una vaccata per bambini danarosi, e abbandonammo tutto.

Riguardo alla diffusione di alcuni giochi di miniature, secondo me il mercato è troppo piccolo per permettere la traduzione e il supporto regolare in lingua italiana di molti giochi. Siamo troppo pochi...

Nessuno è durato a lungo sul territorio nazionale, a parte i giochi di miniature di GW.

Forse Confrontation, ma poi ha fatto il botto.

Parlando coi negozianti, anche loro dovevano fare delle scelte, su chi supportare per esaltare i clienti. non potevano creare tornei o serate di tutti i tipi di giochi, troppo dispersivo. E neppure mettersi in casa della roba che non andava mai via. inoltre il target di clienti era alla fine il medesimo e quindi i giochi si contendevano sempre il medesimo numero di clienti.

Shadespire ha successo anche perchè comunque si intavola rapidamente, con pochi pezzi. in una serata puoi fare anche più partite. 

Io una partita a warhammer 40k la iniziavo alle 21 e finivo alle 2 di notte. senza contare il tempo di allestimento dello scenario e lo spazio occupato.

Seguo a ruota libera questa nuova sezione. 
Nato a pane e space hulk, ho poi abbondonato la GW quando si è trasformata un'industria mangiasoldi, si è perso secondo me quello spirito che mi aveva rapito da giovane. 
Mi sono ripromesso di non comprare mai più un loro gioco.

Mammifero scrive:

Seguo a ruota libera questa nuova sezione. 

Nato a pane e space hulk, ho poi abbondonato la GW quando si è trasformata un'industria mangiasoldi, si è perso secondo me quello spirito che mi aveva rapito da giovane. 

Mi sono ripromesso di non comprare mai più un loro gioco.

Ti capisco perfettamente! anche io mi ero fatto la solita promessa poi purtroppo rimanendo loro i migliori produttori di miniature con un piccolo investimento (meno di 50 euro) mi sono fatto una squadra di kill team e la frustrazione e' stata la medesima di molti anni prima nella quale capisci perfettamente come ancora siano guidati dal dio denaro piu che da passione...pero' a loro favore c'e' da dire che con la loro recente uscita "Warcry" hanno fatto davvero un passo di qualita' regole fresche semplici e ingegnose! bellissimo gioco purtroppo dalle ultime partite contro fazioni nuove uscite mi rendo conto che sia gia' in lento declino e le prime bande siano sempre un po piu deboli delle nuove che ovviamente vogliono vendere...con il tempo rovineranno anche quello ma niente vieta di continuare ad usare le sole fazioni iniziali che sono piu bilanciate. In un articolo parlero' anche di warcry piu in dettaglio

Cristiano scrive:

Bei tempi, avevo due bellissime armate di WH40K....i miei amati Nightlords del Chaos e i TAU.

tutte dipinte e completissime...mi sembra che usavamo la quarta edizione.

La quinta mi sembra che cambiò radicalmente, diventando una vaccata per bambini danarosi, e abbandonammo tutto.

Riguardo alla diffusione di alcuni giochi di miniature, secondo me il mercato è troppo piccolo per permettere la traduzione e il supporto regolare in lingua italiana di molti giochi. Siamo troppo pochi...

Nessuno è durato a lungo sul territorio nazionale, a parte i giochi di miniature di GW.

Forse Confrontation, ma poi ha fatto il botto.

Parlando coi negozianti, anche loro dovevano fare delle scelte, su chi supportare per esaltare i clienti. non potevano creare tornei o serate di tutti i tipi di giochi, troppo dispersivo. E neppure mettersi in casa della roba che non andava mai via. inoltre il target di clienti era alla fine il medesimo e quindi i giochi si contendevano sempre il medesimo numero di clienti.

Shadespire ha successo anche perchè comunque si intavola rapidamente, con pochi pezzi. in una serata puoi fare anche più partite. 

Io una partita a warhammer 40k la iniziavo alle 21 e finivo alle 2 di notte. senza contare il tempo di allestimento dello scenario e lo spazio occupato.

Tutto vero!

e capisco i negozianti che sono impegnati a tenere aperto il negozio prima ancora di formare una comunita' appasionata e purtroppo e' anche vero che i gruppi si tengono piu facilmente insieme limitando il numero di giochi, se favorisci giochi multipli soprattutto in italia diventa troppo dispersivo e qualcuno abbandona...

e' per questo che anche io mi concentro su acquistare regolamenti piu che modelli ormai il mercato offre moltissimi regolamenti che permettono di giocare con qualsiasi modello in questo modo si puo variare all'interno dello stesso gruppo pur non spendendo se non i soldi del regolamento che spesso puo essere acquistato in gruppo...purtroppo diciamoci la verita' questo non porta un grande affare per i negozianti ed il motivo per cui mi piacerebbe che la comunita' dei wargame esistesse al di fuori dei negozi all'interno delle associazioni ludiche cosi come gia' facciamo per i giochi da tavolo!

Ciao a tutti,

sono anch'io uno che ha iniziato con Warhammer qualche tempo addietro (terza edizione nel '92) e non ha più smesso di frequentare la piccola gente di piombo (o plastica o resina etc.). Volevo solo approfittare di questa iniziativa e di questo spazio per dire che spesso e volentieri giochi di miniature fantasy e fantascienza fuori dal "mainstream" sono giocati anche qui da noi in Italia all'interno delle associazioni di wargame, che però sono quasi sconosciute ai più. Questo vuole essere quindi, per chi fosse interessato a questo tipo di attività ludica, un invito a contattare l'associazione a voi più vicina, magari al 90% si giocano regolamenti storici ma non è solo così. Noi a Firenze per esempio ne facciamo diversi, da Hordes of the Things a Battlesworn a Dragon Rampant etc. 

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