[PREVIEW] P.I.

ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive alla sola lettura del regolamento senza prova su strada del gioco.






Giochi

ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive alla sola lettura del regolamento senza prova su strada del gioco.






P.I.

Autore: Martin Wallace
Ambientazione: noir

Editore: Treefrog Games
Meccaniche: deduzione

Giocatori:  da 2 a 5 giocatori
Dip. lingua: no (testo non influente)

Durata: 45 minuti
Link regole: Sito Treefrog

Tipologia: Gioco da tavolo
Difficoltà: semplice

Descrizione estesa del gioco


Gioco che viene da una firma importante come è quella di Martin Wallace.
Si tratta di un semplice gioco di investigazione/deduzione, con l’ambientazione tipica dei racconti hard-boiled o dei film gangster.
Il tabellone principale riporta le location di una tipica città americana anni ’30, con il bar, il night, il quartiere di Little Italy, e così via. Nel riquadro di ogni location ci sono due riquadri più piccoli dove vengono messi (pescati a caso) due differenti segnalini, ad indicare un possibile Crimine e un Sospettato.
A tutte le possibili Location (14), Crimini (10) e Sospettati (12) corrispondono delle carte che vengono separatamente mescolate e distribuite, una per tipo, ai giocatori.


Lo scopo è di indovinare le tre carte del giocatore alla propria destra, che rappresentano il “caso” da risolvere.
Ad ogni turno un giocatore può effettuare un’investigazione; ha due opzioni:
- Sceglie una location sul tabellone e l’avversario deve dirgli se uno dei tre elementi corrisponde a quelli che ha in mano, in questo caso piazza un disco del proprio colore sul tabellone. Se invece le carte corrispondono a Location/Crimine/Sospettato posizionati in una Location adiaciante a quella scelta allora posiziona un cubo.
- Ci sono delle carte Evidenza che corrispondono ad uno specifico elemento Location/Crimine/Sospettato. Delle 36 carte possibili solo 9 sono disponibili per ogni partita. Un giocatore al suo turno può prendere una di queste carte e, come al solito, può piazzare un disco o un cubo a seconda della risposta del suo avversario a destra.


Quando un giocatore pensa di aver indovinato nel suo turno può dichiarare le tre carte rinunciando a fare investigazioni: se sono sbagliate prende una penalità e continua a giocare, se sono corrette posiziona il suo segnalino su una tabella che attribuisce 7-5-3-1 punti, a seconda se si è il primo, secondo, terzo o quarto a risolvere il caso.


Il gioco si ripete in 3 manche identiche e alla fine della terza si sommano i punteggi per decretare il vincitore.


Una chicca: come accade sempre in questa tipologia di giochi, il giocatore interrogato può mandarvi a monte la partita se volontariamente (barando) o involontariamente (sbagliando) vi dà un indizio errato. L’autore prova a regolamentare questo aspetto:
“Se è palese che un giocatore ha accidentalmente sviato un altro giocatore allora si impone una penalità. Il giocatore che ha dato l’informazione scorretta realizza zero punti ed il giocatore danneggiato 7”. Geniale!

Pro
Contro


  •    Se ai classici di Agatha Christie preferite l’atmosfera hard boiled allora potreste preferire questo gioco di deduzione rispetto ad altri.



  •    Niente di innovativo...niente "di Wallace".

Conclusioni

Che il buon Martin abbia da un po’ cambiato target per i suoi giochi ormai è chiaro. Questo è un semplice gioco di deduzione che pesca a piene mani nei classici del genere, un po’ “Cluedo”, un po’ “Mastermind”.


Se cercate un’alternativa al Cluedo in atmosfera noir allora potreste farci un pensiero, se siete tra quelli che compravano i titoli della Treefrog senza neanche leggere i regolamenti o le anteprime spero che nel frattempo abbiate cambiato le vostre abitudini.
  

Note