[PREVIEW] Conjurers

ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive alla sola lettura del regolamento senza prova su strada del gioco


CONJURERS


Scontro tra mitologie in un atipico "piazzamento lavoratori".


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ATTENZIONE! La seguente anteprima è ricavata dalle impressioni successive alla sola lettura del regolamento senza prova su strada del gioco


CONJURERS


Scontro tra mitologie in un atipico "piazzamento lavoratori".



Il re è morto e le città si scatenano le une contro le altre. Solo un uomo può fermare questo delirio. Solo un uomo potrà organizzare un esercito, catturare creature mitologiche, trovare artefatti per far cessare ogni ostilità e diventare re. La domanda è: sarai tu quell’uomo?<?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />


 


 


Il gioco è incentrato su 5 mitologie: egiziana, giapponese, biblica, greca e nordica. Ogni mitologia da un certo tipo di artefatti, oggetti e creature. I giocatori possono avere artefatti, oggetti e creature di diverse mitologie, ma alcune combinazioni sono proibite, alcune non danno problemi, altre danno punti vittoria. Il gioco finisce alla fine del 12° turno.


Il gioco ha un sistema di piazzamento lavoratori. Qui i lavoratori sono di due tipi Evocatore (un solo per giocatore) e Assistenti (massimo 3 per giocatore). Gli assistenti possono essere 4 tipi differenti, ogni tipo può essere posizionato solo su casella azione bene definite. Esistono azioni che possono essere fatte da soli evocatori, da soli specifici assistenti e da tutti. I giocatori posizionano uno alla volta i loro lavoratori. Poi inizia la fase della risoluzione delle azioni, un giocatore le risolve tutte prima di passare la mano ad un altro giocatore.


 


Le azioni sono molteplici. Perlopiù sono: raccolta risorsa, ricevere risorsa, scambiare risorsa, prendere cibo (i lavoratori vanno nutriti), cercare di catturare una creatura mitica, prendere artefatti o oggetti speciali, diventare primo giocatore, prendere altri assistenti, sacrificare una creatura per avere risorse, attaccare un altro giocatore.


 


La battaglia si basa tutta sul posizionamento di creature (carte) su una plancia specifica. La plancia ha 3 spazi lato attaccante e lato difensore. Ad ogni turno di battaglia i giocatori possono piazzare creature, spostare creature o attaccare creature avversarie. Il combattimento si basa su un numero di dadi da tirare (non d6, probabilmente d3 con facce bianche) indicato sulla creatura, un livello di danno che si può sopportare prima di essere sconfitti, un potere speciale e qualche attributo. A questo si aggiungono artefatti e oggetti vari. Se i giocatori si attaccano vicendevolmente le cose non cambiano molto, però se l’attaccante vince prende risorse e toglie 6 punti al difensore, se il difensore vince l’attaccante perde 10 punti.


 


Alla fine del gioco si contano i punti vittoria che si prendono in vari modi: con le combinazioni di creature e artefatti, con le creature (numero, livello, diversità mitologica), con gli artefatti (numero), con le risorse (numero differenti).


 


 


Prime Impressioni


Il gioco sembra valido sul meccanismo di piazzamento lavoratori. Rimango dubbioso sul fatto che un mezzo wargame si possa sposare felicemente con un mezzo Caylus, però potrebbe anche funzionare. A leggere le regole, pare che i combattimenti siano un gioco nel gioco e onestamente temo allunghino di molto la durata della partita, anche perché le possibilità tattiche nel combattimento non sono poche. Occorre poi capire bene se esistono davvero combo di artefatti e creature che aiutino durante il gioco (abilità, ad esempio, per raccogliere risorse) oltre che solo per i punti vittoria. In caso negativo il gioco davvero sembrerebbe avere due anime. Grafica non proprio accattivante.


 

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