Podcast: Tattica e Strategia

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Tattica... o Strategia? Questo è il dilemma

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Quante volte sentiamo i termini Tattica e Strategia senza sapere esattamente quali sono le caratteristiche che li contraddistinguono? A volte invece li conosciamo bene e li sentiamo usare a sproposito.

Con questa puntata tutti i dubbi saranno dissipati: i nostri ospiti Daniel "Renberche" e Stefano "Signor_Darcy" ci parleranno delle differenze tra i due concetti e ci proporranno dei titoli di esempio che utilizzano l'uno o l'altro (o magari entrambi!) per chiarire ulteriormente.

Buon ascolto!

Commenti

A me pare (ma devo ancora ascoltare la puntata) che il tutto si possa ricondurre a:
A) cosa vuoi fare alla lunga;
B) cosa fai di mossa in mossa in base alle circostanze.


Perciò, non so se conviene parlare di strategia e tattica come concetti differenti (tant'è che, sul dizionario, questi termini sono segnati come sinonimi). Piuttosto, per differenziare i concetti A) e B) forse sarebbe meglio parlare di strategia (o tattica, sono sinonimi) nel breve (B) e nel lungo (A) periodo.


Se invece si vuole indicare quanto sub A) come strategia e, quanto sub B) come tattica, lo si può certamente fare, ma adattando il linguaggio comune a esigenze di settore (il gioco da tavolo).


Il che, per me, a meno che un tale adattamento non sia più che necessario (e forse non lo è, perchè per differenziare i concetti A e B, si può parlare indifferentemente di strategia o tattica, quello che li distingue è il breve o il lungo periodo), è sconsigliabile, perché potrebbe portare solo confusione o fraintendimenti.


Ma, e sottolineo il MA, io non sono un grande esperto di giochi da tavolo, e quindi il mio vuole essere solo un semplice spunto di riflessione

 

In alcuni posti, effettivamente, vengono indicati come sinonimi, ma a mio parere in modo errato.

Se controlliamo la definizione su un dizionario, la strategia indica il fine che si vuole raggiungere, la tattica come questo viene realizzato.

Se controlliamo la definizione su un dizionario, la strategia indica il fine che si vuole raggiungere, la tattica come questo viene realizzato.

Sul mio dizionario (devoto-oli):

TATTICA: "linea di condotta adottata in funzione del raggiungimento di determinati obiettivi"

STRATEGIA: "il ricorso motivato e ragionato a mezzi idonei al raggiungimento di uno scopo"

@Claudio77

probabilmente sarò io che sarò un po' ritardato, ma, anche dai tuoi esempi, mi pare che strategia e tattica rimangano sinonimi (v. sopra definizioni del devoto-oli); semplicemente, almeno dal mio punto di vista (e devo ancora ascoltare il podcast), esistono strategie (= tattiche) di breve o di lungo periodo.

Comunque ti ringrazio per il tuo post :)

@Claudio77

ti ringrazio per il link.

io comunque intendo dire che nel linguaggio comune i due termini sono sinonimi (e di questo c'è la prova non solo nel dizionario, ma anche nel link che mi hai girato, dove si parla di testualmente di "...battlefield strategy (tactics)".

E che, per come la vedo io, nei gdt ogni volta che si distingue tra strategia e tattica fondamentalmente si sta distinguendo tra strategia (o tattica) nel lungo periodo e strategia (o tattica) nel breve periodo.

Quel che è certo, è che si sta parlando di situazioni differenti: vogliamo chiamarne una strategia, l'altra tattica? Non ci vedo grossi inconvenienti. Così come non ne vedo nel considerare sinonimi le parole strategia e tattica, e di conseguenza distinguere le due situazioni come strategia (o tattica) di lungo e di breve periodo.

 

@Claudio77 può darsi che mi sia spiegato male io.

Personalmente, non ho mai giocato a un wargame, né ho mai letto qualcosa sulla scienza bellica. In questo campo, può benissimo essere (e da quel che riferisci tu, sicuramente è) che strategia e tattica assumano un significato tecnico differente da quello generico.

Quello che volevo semplicemente dire io, è che (escludiamo il settore particolare dei wargame) quando si parla di strategia e tattica fondamentalmente si discute di cosa si fa nel lungo e nel breve periodo.

A questo punto, la domanda è: se nel settore dei wargame strategia e tattica assumono significati che si discostano da quello comune, questo specifico linguaggio tecnico ha senso che sia utilizzato anche per i giochi da tavolo non wargame (es.: caylus, agricola, terraforming mars, blood rage, ecc.)?

Per quel che mi riguarda ha più che senso. Nei giochi da tavolo la distinzione strategia/tattica è una discriminante classica che condivido pienamente. In certi giochi devo sapere dall'inizio a cosa puntare o perderò amaramente, a prescindere dalle azioni dell'avversario: strategia. In altri è necessario rispondere botta e risposta all'avversario, colpo su colpo: tattica. Spesso le due cose vanno a braccetto, con la bilancia che pende da una parte o dall'altra.

Per quel che mi riguarda ha più che senso. Nei giochi da tavolo la distinzione strategia/tattica è una discriminante classica che condivido pienamente. In certi giochi devo sapere dall'inizio a cosa puntare o perderò amaramente, a prescindere dalle azioni dell'avversario: strategia. In altri è necessario rispondere botta e risposta all'avversario, colpo su colpo: tattica. Spesso le due cose vanno a braccetto, con la bilancia che pende da una parte o dall'altra.

quelle che tu indichi come strategia e tattica sono situazioni diverse: ok, non c'è dubbio.

Queste due situazioni possono essere chiamate:

strategia e tattica;

- oppure, usando il linguaggio comune (non tenico), come strategia o tattica di lungo periodo e strategia o tattica di breve periodo.

La mia domanda è: se nel wargame ci sono situazioni particolari che giustificano un significato tecnico di strategia e tattica, una tale esigenza si avverte anche nel boardgame non wargame? Tenendo presente che, con il significato generale (non quello tecnico del wg), le situazioni che si verificano possono tranquillamente essere descritte come strategia o tattica (sinonimi) di lungo e breve periodo.

Intendiamoci, la risposta potrebbe tranquillamente essere SI, io non dico di no a prescindere. Dico solo che ci si può riflettere. Altrimenti possiamo anche dire chisenefrega e giocare che forse è meglio :D

Comunque a livello prettamente personale, nell'ambito del linguaggio comune di tutti i giorni (fuori dai giochi da tavola), per me tattica e strategia NON sono sinonimi.

Comunque a livello prettamente personale, nell'ambito del linguaggio comune di tutti i giorni (fuori dai giochi da tavola), per me tattica e strategia NON sono sinonimi.

Esatto: sono due concetti che possono creare confusione, ma sono ben distinti. E comunque non mi azzarderei nemmeno a contraddire un pozzo di scienza belludica come Claudio77.

(Per inciso, tornando alle definizioni del Devoto-Oli:
Tattica: "linea di condotta adottata in funzione del raggiungimento di determinati obiettivi"
Strategia: "il ricorso motivato e ragionato a mezzi idonei al raggiungimento di uno scopo".
Hai uno scopo, per raggiungere il quale ricorri a dei mezzi idonei e ti fissi dei determinati obiettivi, anche parziali - e fin qui è strategia. Poi, stabiliti mezzi e obiettivi, decidi una linea di condotta: questa è la tattica. Sembrano definizioni coincidenti, come spesso accade sui dizionari, ma non è così.

Ti faccio un altro esempio, preso al volo dal sito della treccani:
Exclave: territorio, di piccole dimensioni, circondato da uno stato diverso da quello al quale appartiene.
Enclave: territorio non molto esteso che sia completamente circondato da territorio appartenente a uno stato diverso da quello che ha la sovranità su di esso.
Detta così sembrano la stessa cosa, ma a volte non lo sono (un'exclave, per esempio, può non essere un'enclave); poi chiaro che nel proseguio della definizione il dizionario in una parentesi specifica meglio la cosa, ma la definizione nuda e cruda può dare l'impressione che i due termini siano sinonimi.)

La mia domanda è: se nel wargame ci sono situazioni particolari che giustificano un significato tecnico di strategia e tattica, una tale esigenza si avverte anche nel boardgame non wargame? Tenendo presente che, con il significato generale (non quello tecnico del wg), le situazioni che si verificano possono tranquillamente essere descritte come strategia o tattica (sinonimi) di lungo e breve periodo.

Io penso che la risposta sia sì. Prendiamo come esempio un qualsiasi boardgame non di guerra in cui la condizione di vittoria è data dalla classica "insalata di punti". All'inizio della tua partita decidi di puntare ad una vittoria privilegiando il meccanismo che ti da PV per (poniamo il caso) le merci che riesci a mettere in magazzino in più rispetto al tuo avversario. A questo punto hai scelto la tua strategia e persegui un obiettivo strategico.

Ma il tuo obiettivo strategico può essere perseguito attraverso diverse tattiche: acquisto compulsivo, azioni di disturbo sul mercato, perfino incursioni armate nei magazzini dell'avversario con relativa rapina o incendio. Queste sono scelte tattiche che potresti rimodulare anche sulla base di situazioni contingenti (armati a disposizione, monete d'oro disponibili  o altro).

 

Complimenti! Bella puntata grazie veramente un bel servizio per chi ha voglia di imparare. Bravi!

@Sig_Darcy @GreNoLi

che le situazioni siano differenti direi che non ci piove e sono perfettamente d'accordo. Il problema (problema fra virgolette) è come chiamarle.

Sul fatto che i termini, in generale, siano sinonimi, direi che sia un fatto abbastanza pacifico (perlomeno fra i compilatori dei dizionari della lingua italiana): lo si trova anche sui sinonimi/contrari De Mauro (sotto ambedue le voci).

 

Ti faccio un esempio pratico.

In azienda noi abbiamo l'elenco dei fornitori strategici, ovvero quelli primari a cui rivolgersi e che ci supportano nelle forniture importanti. Mai nessuno si sognerebbe di chiamarli fornitori tattici.

Ottima puntata ma non sono d'accordo sulla differenza tra Twilight Struggle e Labyrinth. Premesso che la componente strategica si mischia con l'alea in entrambi (ed entrambi sono capolavori), secondo me l'alea incide molto di più in TS che in Labyrinth. Al di là della pescata delle carte, in cui comunque TS ha un'alea maggiore in quanto vi sono le carte punteggio che sono fondamentali per la vittoria e, se capitano nella mano dell'avversario, può dare estrema noia, ma anche oltre a questo, a parità di bravura, vince chi ha più fortuna. Ovviamente se giocano uno bravo e uno scarso, vince il bravo, ma a parità di bravura, l'alea incide troppo. In Labyrinth è simile, ma mitigato dall'accumulo di punti operazione possibile e dalla forte asimmetricità che prevede alea praticamente nulla con l'americano, alea forte con i terroristi ma mitigabile dal suo fare spawn continuo e, con 5 pezzi, riesci ad avere sempre la riuscita! 

my 2 cents 

A volte si fa confusione sulle cose semplici.

In guerr la strategia è come vincere una guerra, e la tattica come vincere una battaglia, come bloccare i porti, come convincere il lussemburgo a entrare in guerra, ecc...

Quindi, la tattica è quella cosa che ti eprmette di realizzare la tua strategia.

Dico in guerra solo perchè è l'esempio piú semplice. 

 

Ora. ASL è un gioco tattico nel senso che l'ambientazione è tattica. In A war at world o thriumph & tragedy l'ambientazione è strategica. Ma l'ambientazione.

Ora, nei giochi, come in economi, nello sport, in guerra, ecc.. la strategia è COME VINCO LA PARTITA, la tattica è come faccio si che questa mano di carte di carte oscene mi permettano di seguire ugualmente la mia strategia. Ovvero. Quali sono le carte che posso giocare e come per avere meno probabilità di mandare la mia strategia a monte. La strategia è il piano, o i piani. Perchè fondamentale avere piú di una. Ora, parlando di giochi ricreativi, dove la fortuna conta un botto, anche i FCM, e dove il cotrollo è praticamente assenta, sia per il numero di giocatori sia per il numero di partite, è piuttosto complicato.

In generale è un esercizio bizzarro cercare di dividere i giochi in tattici e strategici. Piú interessante accettare che in ogni gioco c'è la strategia, che però puó essere piu o meno solida, e piu o meno dipendente da fattori imprevedibili. sapere reagire ai fattori imprevedibili, pensarci prima, è strategia.

Dire che in specie dominanti non ha molto senso fare una strategia perchè ci sono troppe variabili, significa solo che in specie dominanti c'è poco controllo sul gioco.

Fighting Formation, mio pallino, è un gioco a livello di squadra e battaglione. Quindi l'ambientazione è strategica. Come detto chi se ne frega dell'ambientazione.

Nel gioco la strategia è COME VINCO STA PARTITA. E il 90% di qusta cosa te la giochi con il set up. Analizzate le condizioni di vittoria, analizzato le forze dell'avversario e i turni in cui arriveranno rinforzi, analizzato il terreno, le fortezze, ecc... decido un set up perchè penso che attaccheró di li, e se di i scopro che quei marcatori di forze nascoste nascondono mine, attacco di la, però preferisco cosi che perdere tempo in rivelare le mine con bombardamenti.

E poi c'è la tattica: rispondo o no a quell'unità, visto che probabilmente avanzerà ancora e potró spararle a distanza piú ravvicinata?

 

Ecco. Piú che fare una distinzione giochi tatici e strategici, sarebbe carino co,e aiuto epr i giocatori definire le scelte in ogni gioco e dividerle in strategiche e tattiche.

Dire que twilight struggle è strategico è abbastanza strambo.

La strategia non pui definirla perchè le carte puntuazione possono cambiarti il mondo. E visto che vinci a punti, la strategia è fare piú punti dell'altro. Il set up in ragione delle carte di prima mano è strategia. Alcune scelte a metà partita (abbandono le velleità sul medio oriente e mi concentro sul sud america) sono strategia. Decidere come reagire alla mano è tattica. Poi che la tattica sia ben fatta e il piú forte vinca quasi sempre, è n'altra cosa. Ma confondere tattica con aleatorietà sarebbe un errore assurdo.

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