Podcast: Roll & Write

Radio Goblin
Tana Dei Goblin

Parliamo dei giochi che nell'ultimo periodo hanno invaso i tavoli di esperti e neofiti...

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Radio Goblin vi porta nel mondo dei Roll & Write, un fenomeno che in breve tempo è esploso con titoli nuovi, rielaborazioni di titoli in chiave dadosa e persino con il vanto di trasformare giochi di dadi in... giochi di dadi!

Andrea "Killa_Priest" e Fabio "Lambo89" faranno una carrellata di titoli con questa meccanica ormai così popolare e non mancheranno di raccontarci la loro opinione.

Buon ascolto!
 

Commenti

Nel podcast sui Roll & Write invitate 2 ospiti su 3 che odiano i Roll & Write! 

GENI, non ho altri aggettivi. 

Al prossimo podcast sugli splotter farete lo stesso? 

Nel podcast sui Roll & Write invitate 2 ospiti su 3 che odiano i Roll & Write! 

GENI, non ho altri aggettivi. 

Al prossimo podcast sugli splotter farete lo stesso? 

Gli ospiti erano 2, uno pro e uno contro, cosa che mi pare equilibrata ed entrambi avevano giocato moltissimi roll&write. 

Sarebbe però divertente una o più puntate in cui gli ospiti odiano l'argomento trattato. Per esempio un podcast relativo ai giochi di guerra tridimensionali con un paio di ospiti partygameosi che detestano quel tipo di svago. Chi meglio potrebbe sottolinearne gli aspetti sgradevoli o critici, naturalmente con argomenti concreti? Magari con una certa dose di ironia. La chiamerei Rodio Goblin.

Sebbene su posizioni meno estreme, non mi trovo così distante dai due detrattori Killa e Agz.
Di Roll & Write ne ho giocati, con divertimento, parecchi, ma non è tra i miei generi preferiti. Semplicemente ne girano abbastanza in associazione per cui mi siedo e li provo.

Sono un po' critico nei confronti dell'esplosione della categoria degli ultimi anni, perchè li vedo il paradigma della tendenza attuale alimentata dall'allargamento del mercato. Giochi alla portata di tutti, come prezzo, come tempo, come impegno intellettuale, bassa o nulla interazione, dei solitari di gruppo dove non rischi di pestare i piedi a nessuno. Tutte caratteristiche per cui chiunque tu sia una partita ti siedi sempre a farla. Giochi dove il termine giochetti calza a pennello, assumendo però accenti un po' dispregiativi...

Non intendo dire che siano giochi che hanno dei difetti. Sono pensati così come scelte di game design. Ma è un game design "paraculo" e "asservito al mercato", se mi si passano i due termini l'uno scurrile e l'altro da filosofia economica spiccia.

Io proprio non riesco a farmene piacere neanche uno (ed in genere non disdegno nessun genere, party games, americans, euros....). Non mi viene neanche voglia di giocarli, mi ricordano i libri di attivita' di mio figlio o la settimana enigmistica piu' o meno. 

Mi trovo d'accordo sul fatto dell'esplosione del genere che purtroppo riempie il mercato di giochip anche pessimi (ma questo è un discorso che si può applicare as ogni genere), ma non mi sento di bocciare in toto il Roll & write. Questa estate li ho trovati veramente utili come strumento di divulgazione del gioco intelligente in spiaggia. Tra Calavera, Encore!, Ganz schön clever , ho riempito l'ombrellone di ragazzi che hanno scoperto giochi diversi dall' Uno.

Poi alla domanda, ma dove trovi questi giochi... Si apre un discussone più ampia.

 

Nel podcast sui Roll & Write invitate 2 ospiti su 3 che odiano i Roll & Write! 

GENI, non ho altri aggettivi. 

Al prossimo podcast sugli splotter farete lo stesso? 

 

non è la prima volta in cui i nostri ospiti hanno posizioni contrapposte sull'argomento della puntata, anzi spesso partiamo proprio da quel presupposto per dare piu' punti di vista a chi ascolta.

Nel podcast sugli Splotter ho fatto io la voce "contraria" dove ho ritenuto doveroso.
Parlare "solo bene" di qualsiasi cosa secondo noi non è molto utile SE C'E' da far notare un difetto...
... e poi (per assurdo) le nostre puntate piu' ascoltate sono quelle in cui si parla criticamente dei giochi (in questo caso pero' non era l'effetto "voluto" in partenza).

Io proprio non riesco a farmene piacere neanche uno (ed in genere non disdegno nessun genere, party games, americans, euros....). Non mi viene neanche voglia di giocarli, mi ricordano i libri di attivita' di mio figlio o la settimana enigmistica piu' o meno. 

ne ho provati pochi, vorrei provarne altri ma condivido un po’ questa sensazione. A ennesima riprova, a mio modo di vedere, di quanto pesano anche i materiali e l’esperienza tattile nel nostro hobby, nel bene e nel male.

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