LUDICA: un progetto, una rivista, una collana, per ragionare sui giochi, Associazione Giochi Antichi segnala l'incontro pubblico che si terrà mercoledì 16 marzo 2011 alle ore 17.30, negli spazi Bomben della Fondazione Benetton Studi Ricerche (a Treviso in via Cornarotta n. 7) dal titolo:
"Ludica: un progetto, una rivista, una collana, per ragionare sui giochi".
In occasione dell'uscita del volume Los juegos paganos en la Roma cristiana di Juan Antonio Jimnez Snchez e del numero doppio 13-14 della rivista internazionale Ludica, Maurice Aymard (école des Hautes études en Sciences Sociales di Parigi), Gherardo Ortalli (Universit Ca' Foscari di Venezia e direttore di Ludica) e Juan Antonio Jimnez Snchez (Grup de Recerques en Antiguatat Tardana, Università di Barcellona), presentano le nuove pubblicazioni a carattere scientifico e internazionale che la Fondazione Benetton Studi Ricerche dedica alla storia del gioco e ne discutono in relazione allo sviluppo degli studi in questo settore e al ruolo della ludicità nel quadro del sistema sociale.
Juan Antonio Jimnez Snchez
Los juegos paganos en la Roma cristiana
Fondazione Benetton Studi Ricerche Viella, Treviso-Roma 2010 (collana "Ludica", diretta da Gherardo Ortalli e Alessandra Rizzi), 442 pp., 42 ill.
b/n e 10 col.; prezzo di copertina 35 euro.
Il volume presenta analiticamente, e da punti di vista molteplici che ben si prestano anche a connessioni con la realtà contemporanea, il mondo dei giochi e degli spettacoli romani di tradizione pagana, in un impero romano che si va facendo cristiano.
Il libro è articolato in tredici capitoli, accompagnati da un ricco apparato bibliografico e iconografico, nonché da accurati indici analitici. Il IV secolo fu quello della cristianizzazione dell'impero e quello stesso periodo vide anche il momento di massimo splendore degli spettacoli romani di tradizione pagana. I ludi circenses e scaenici insieme ai munera e alle venationes suscitavano autentiche passioni tra uomini e donne di tutte le età e di tutti i ceti. I loro protagonisti godevano di grande popolarità:
erano rappresentati nelle pitture e nei mosaici, i loro nomi erano sulla bocca di tutti. Il calendario ludico contribuiva a nutrire questo fervore:
alla metà del IV secolo ben 177 giorni all'anno erano dedicati ai giochi! A dispetto delle critiche delle autorità ecclesiastiche nei confronti dei giochi per le connotazioni di corruzione morale, il potere imperiale li ha sempre protetti, vedendovi un mezzo di propaganda politica efficace, al pari di una potente arma di distrazione delle masse. In questo senso furono emanate leggi per preservare il monopolio imperiale nella produzione dei giochi; nel IV e nel V secolo vennero introdotte norme che riguardavano i protagonisti umani dei giochi e quelli animali, nonché la costruzione degli edifici deputati. Anche i monarchi dei regni germanici si preoccuparono di preservare gli spettacoli. Tutti segni inequivocabili dell'importanza data alle manifestazioni ludiche.
Ludica. Annali di storia e civiltà del gioco, 13-14 rivista internazionale di storia del gioco diretta da Gherardo Ortalli; 272 pp., 41 ill. b/n e 40 col.; prezzo di copertina euro 36 (Italia), euro 41 (estero).
Il volume raccoglie i seguenti contributi: Diva Di Nanni, I Sebastà di Neapolis; Pierre Gatulle, Jeux, musique et ballet de cour autour de Gaston d'Orlans; Antonio Foscari, Festeggiamenti in Ca' Foscari per le nozze di Ferigo; Paolo Calcagno, Quando il gioco diventa un'impresa commerciale; Pedro Lisboa, Passionate vice or honest recreation: gaming in Portuguese literature; Robin Rehm, "Colorum varietas". Goethes Farbenlehre und das Spiel.
La sezione monografica, a cura di Yann Dahhaoui e Gherardo Ortalli, dedicata a Tempus ludendi. Chiesa e ludicità nella società tardo-medievale:
Gherardo Ortalli, Ludicity and Christian culture in the Middle Ages; Philippe Cordez, Images ludiques et politique fodale; Jean-Michel Mehl, Rpression ou compromis: les clercs et les jeux dans la France mdivale; Benoit Grvin, Regole e implicazioni di un gioco di chierici; Nolle-Laetitia Perret, Les fonctions ducatives du jeu selon Gilles de Rome dans son trait De regimine principum; Annemarieke Willemsen, The age of play. Children's toys and the medieval life cycle; Yann Dahhaoui, Entre ludus et ludibrium. Attitudes de l'glise mdivale l'gard de l'vque des Innocents; Alessandro Arcangeli, La Chiesa e la danza tra tardo Medioevo e prima et moderna.
Seguono le consuete rubriche di schede, recensioni e segnalazioni bibliografiche.
Ludica: un progetto, una rivista, una collana, per ragionare sui giochi, incontro pubblico con Maurice Aymard, Gherardo Ortalli e Juan Antonio Jimnez Snchez.
QUANDO: mercoled 16/03/2011, ore 17.30
DOVE: spazi Bomben della Fondazione Benetton Studi Ricerche Treviso, via Cornarotta n. 7.(iniziativa della Fondazione Benetton Studi Ricerche)
Per informazioni sulle pubblicazioni:
Fondazione Benetton
tel. 0422.5121, pubblicazioni@fbsr.it, www.fbsr.it
per acquisto:
Viella Libreria Editrice
tel. 06.8417758, info@viella.it, www.viella.it.
Nel 2003 l'UNESCO ha dichiarato il gioco tradizionale bene immateriale patrimonio dell'umanità, al pari delle altre espressioni della cultura popolare come la danza, la poesia o la musica.
Il gioco tradizionale come patrimonio culturale del territorio da tutelare e salvaguardare, questa l'idea per cui A.G.A. sta lavorando.
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