Nuovo autore ospite al Goblin Show: stavolta un italiano trapiantato in Germania...
Parliamo con Martino dei suoi giochi (Barbarians, Mysthea, Icaion, Deckscape, Decktective...), della sua esperienza all'estero e della sua filosofia di game design:
Gran bella chiacchierata, con degli spunti davvero preziosi. Conosco Martino da anni ed ecco, vederlo così mi rende davvero felice! Lo avevo intervistato 3 anni e passa fa per la Tana, è bello vedere quanta acqua è passata sotto ai ponti - e quanti giochi, soprattutto.
Davvero, è una bella intervista, si vede che Martino ha tante idee "fresche" e ha voglia di sperimentare e di innovare.
Che gran testa, Martino!
Fa proprio venire voglia di conoscerlo!
E' vero ci manca un salto nei giochi da tavolo verso un'esperienza ancora piu' immersiva. Solo temo che la via saranno le app o una sorta di realta' virtuale.
Ed ha fatto venire voglia anche a me di dare un'occhiata a Detective.
Sulla libreria in posizione dominante troneggiano e incombono Mysthea e Icaion+The Fall. Andra' fatta questa mega campagna.
Ogni fiera di Essen ci facciamo almeno una cena insieme e sono sempre grasse risate, dispiace davvero dover saltare quest'anno. Nessuno direbbe mai che un siile buontempone sia anche un geniale game-designer! :-)
Purtroppo ho seguito la puntata in differita ma ho goduto quando Agzaroth ha detto a Martino "non preoccuparti di essere troppo tecnico, qui siamo sulla Tana". Ho avuto un sussulto di orgoglio, anche se il successo della tana non è merito mio ma di tante persone che si fanno il mazzo.
Ormai è più di due anni che leggo gli articoli e, anche se a volte su alcuni concetti faccio un po' confusione, comincio a riconoscere i post che ci insegnano il game design da quelli che ostentano solamente i propri gusti personali e che non motivano mai le risposte.
Quel momento sul sistema di voting e la spiegazione di 3 segreti "dovevo fare un gioco con una carta - cit. Martino" mi ha fatto capire come siano importanti le rubriche la mia meccanica preferita e quella sui difetti dei giochi da tavolo.
Mi ha fatto molto riflettere anche su "The Crew" semplicità non è per forza banalità ma può diventare eleganza!
Forza Goblin! Bravo Agzaroth!
Il prossimo passo sarnno delle live sulle meccaniche con gli autori che le hanno implementate meglio.
Live con Luciani sul Piazzamento Lavoratori sarebbe il top!
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