GobCon report by Lobo

Ecco finita un’altra GobCon, anche se questa volta l’afflusso è stato da record. Grazie ad un sofisticato sistema di conteggio delle presenze (i biglietti della riffa) abbiamo contato 56 persone, tra cui lo staff daVinci, l’Angiolillo (al secolo Andrea Angiolino), l’“Orientale” schopfenhoffen (al secolo Luca Coppola) ed il Goblin n° 1.000, il Racca. Un grazie a tutti per la partecipazione.

Manifestazioni

Ecco finita un’altra GobCon, anche se questa volta l’afflusso è stato da record. Grazie ad un sofisticato sistema di conteggio delle presenze (i biglietti della riffa) abbiamo contato 56 persone, tra cui lo staff daVinci, l’Angiolillo (al secolo Andrea Angiolino), l’“Orientale” schopfenhoffen (al secolo Luca Coppola) ed il Goblin n° 1.000, il Racca. Un grazie a tutti per la partecipazione.

Dopo la consegna del Golden Goblin a Racca in qualità di millesimo utente registrato (cosa non da poco, visto che pare sia stato in attesa di registrarsi per svariato tempo sperando nella fortuna), sono stati consegnati i Silver Goblin dedicati agli autori di giochi: Andrea Angiolino per il suo Wings of War e Luca Coppola per Oriente.

Anche la riffa, possibile grazie alla generosità della daVinci, ha premiato molti new-gamers (tra cui la sorella di Racca identica all’attrice Jena Malone / Donnie darko) e qualche vecchia conoscenza come il Monelli che di giochi e gadget ha già casa piena.

L’attività ludica è prosperata con la lunghissima partita a Twilight Imperium che ha visto protagonisti Fair (che si è anche aggiudicata uno dei premi della riffa), Gwahir, Genma1 e Bluto e con l’interminabile Doom: the boardgame abilmente pilotato da Jones che ha massacrato tutti i marines.

Sparsi sui tavoli c’erano svariati giochini di carte, un Carcassonne, giochi in playtest come la nuova creatura di Mario Papini che per ora di certo ha solo la plancia di gioco (quando uscirà scoprirete il perché), ed il gioco provato nientemeno che dal Capitano del Giocofollia team insieme ai Perdimucche della daVinci (presto avversari nell’annuale torneo per giochi da tavolo).

Vincio, sempre eccellente ospite, si è esaltato scoprendo il bel Bootleggers, ovvero come spacciare alcolici illegali in un locale, un po’ la sua ragione di vita.

La serata si è conclusa mentre sui teleschermi i più grandi cestisti del mondo davano vita all’Allstar Game e Lobo, Devil e Jelerak si scoprivano ancora vivi dopo un’interminabile partita a Goa con “bradipo Ennio” (vincitore per stanchezza)...