[Editoriale] Il ruolo del recensore - parte 2

  Rieccomi a riempire queste bianche schermate di parole circa il “Ruolo del Recensore”.
Nello scorso post, che potete trovare qua, ho un po’ preso in esame quelli che, a mio modo di vedere, sono i Criteri secondo i quali definire la propria produzione.
In questa seconda puntata, vorrei invece parlare delle Modalità secondo le quali far conoscere il proprio operato.

L’assioma da cui partire è: SE ho lavorato bene (e sottolineo bene) sui Criteri, ALLORA devo credere in quello che ho prodotto.

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Rieccomi a riempire queste bianche schermate di parole circa il “Ruolo del Recensore”.
Nello scorso post, che potete trovare qua, ho un po’ preso in esame quelli che, a mio modo di vedere, sono i Criteri secondo i quali definire la propria produzione.
In questa seconda puntata, vorrei invece parlare delle Modalità secondo le quali far conoscere il proprio operato.

L’assioma da cui partire è: SE ho lavorato bene (e sottolineo bene) sui Criteri, ALLORA devo credere in quello che ho prodotto. 

Da esso deriva direttamente un “evitiamo di fare i finti modesti”. 
Spesso, vedo pubblicizzati i propri articoli (facciamo che parlo di articoli, ma considero nella categoria anche i video o i podcast) con frasi del tipo “se avete voglia di perdere 5 minuti…” oppure “vabbè, provo a dire la mia su…”, “ho ancora tanto da mettere a posto, quindi scusate se è brutto…”. Seriamente: state dando dei masochisti ai vostri potenziali lettori! Quale persona normale mangerebbe un piatto se il cuoco stesso gli anticipa che è bruciato? Oppure che gli è caduto troppo pepe mentre rimestava? O ancora che è la prima volta che tentava di fare una ricetta esotica?
Se avete scritto qualcosa, allora l’avete sicuramente riletto, impaginato e considerato prendere una sufficienza. Proponetelo per quello che è: “Ho scritto un articolo, vi chiedo 5 minuti per leggerlo”. 

Altra pratica che, a mio parere, toglie dignità a ciò che si è scritto (e qua un pochino tiro le orecchie anche alla Tana stessa) è lo spam selvaggio su ogni canale possibile.
Probabilmente, ritenete che postando su un solo gruppo FB, avrete poche visualizzazioni. La prima domanda che dovreste porvi è: perché? Se avete scritto un BUON articolo, non c’è nessun motivo per cui non vada di passaparola da solo! 
Postando su 10 gruppi in contemporanea, infatti, otterrete questo effetto:
a) a chi è iscritto in tutti i gruppi (e molti giocatori di fatto li frequentano tutti) arriveranno 10 notifiche in una botta della stessa cosa...
b) di conseguenza, verrà naturale pensare “ah ok, sempre la stessa roba, la apro quando leggo il prossimo gruppo, tanto c’è anche là”
c) non sarà aperta, perché FB fa di tutto per sviare la nostra attenzione da un topic solo
Oltre a questo problema, se avete creato una pagina/gruppo apposito circa il vostro operato, state dicendo agli utenti “Non importa se metti la sottoscrizione al mio Blog, tanto poi la roba te la faccio trovare pronta in bacheca”. Quale vantaggio ha un Utente qualsiasi nel seguire la Vostra pagina piuttosto che un generico “Giochi da Tavolo”? Anzi! Molto meglio tenere SOLO “Giochi da Tavolo” così mi arrivano meno notifiche e ho più varietà.

Questa perniciosa abitudine porta poi ad una naturale conseguenza: non create sufficiente discussione attorno al vostro articolo. Un Utente lo trova interessante, ma correggerebbe una cosa. Ve lo scrive in un commento su uno dei gruppi in cui avete postato. Solo gli utenti di quel gruppo+voi possono rispondere, ma magari nessuno lo fa; o ancora, parte una discussione interessante a riguardo. Però tutti gli altri che non sono in quel gruppo se la stanno perdendo. E magari in tanti avrebbero da dire sull’argomento. Solo che non hanno avuto l’innesco. Non ci hanno pensato da soli. E in tanti magari seguirebbero vedendo 1000 commenti già scritti. “Dai, fammi leggere un po’ ‘sto articolo, oh, ne parlano tutti!”.

Creare discussione porta ad avvicinarvi al Lettore. Un Lettore più vicino verrà a trovarvi anche quando vi siete scordati di portargli la colazione a letto. E avrete una visualizzazione fissa per ogni articolo. 
Vi sto, tra le righe, dicendo di fare in modo che il vostro articolo porti discussione. Il che non vuol dire: commettere apposta un errore o utilizzare espressioni estremiste. Ma, se ci mettete del vostro, è naturale che a qualcuno venga da commentare anche solo con un banale “sono d’accordo” e a qualcun altro con un “dici cavolate”. Anche una recensione di un gioco può portare discussione (torniamo alla Parte 1 di questa sproloquiata), chiaro: se essa non è un mero riscrivere le regole. Anche solo dire un velocissimo “in un’oretta si finisce la partita anche in 5” può creare ondate di commenti/aneddoti/smentite.

A sostegno di quanto detto fino ad ora, posso citarvi eclatanti esempi di queste abitudini nella figura (non me ne vogliano gli altri) di: Alkyla e il Dado Critico.
Il primo ha puntato a creare dei contenuti orientati ad insegnare a giocare ad un titolo. Ha quindi lavorato sulla chiarezza nell’esposizione e nella scelta delle inquadrature per rendere al massimo questa finalità. Per chi sta su FB, saprà che lui posta solamente sul gruppo “Giochi da Tavolo”. Non una riga da alcuna altra parte. Al momento, ritengo che il fatto che ci sia un post anche su Gioconauta sia solo una conseguenza del fatto che è parte della redazione, ma non credo sia quello a generare il suo traffico. Alkyla non spamma, perché la sua qualità funziona da sola. I suoi video sono cercati su YouTube perché chi ne ha visto uno, sa che l’altro sarà sicuramente all’altezza. Sa che, se qualcuno mai ci capitasse per caso, apprezzerebbe e si segnerebbe da solo l’URL del suo canale. Se vogliamo, non crea tanto un’affezione sulla continuità, ma un’affezione circa l’utilità dei suoi contenuti. Pensate a quanti tutorialisti esistono sul tubo (anche in italiano); di praticamente tutti conoscete il nome del canale, proprio perché vi compare davanti agli occhi ad ogni angolo. Di quanti aprite realmente i video che caricano?

Veniamo al Dado. Anch’egli è nato affacciandosi sul solo gruppo “Giochi da Tavolo” in cui ha iniziato a postare alcuni dei suoi articoli. Il fatto che la gente iniziasse a commentare sotto al link anche con dei semplici “Geniale!”, ha permesso in breve di attivare il passaparola. Il suo scopo era raccontare serate, senza tanto soffermarsi sul gioco di per sé, raramente fa salire la scimmia sul titolo di cui parla. Ma parla di ciò in cui tutti un po’ possono immedesimarsi. O comunque parla in una maniera che un gamer può considerare una buona fuga di 10 minuti di pausa dalla quotidianità.
Il paradosso è che scrive senza alcun tecnicismo e senza alcuna considerazione su rigiocabilità o scalabilità, ma si rivolge ad un pubblico di appassionati. Un neofita non lo capirebbe e non lo apprezzerebbe. Ha creato una sorta di “valvola di sfogo” per i giocatori, che possono riversare nei commenti ai suoi post le proprie esperienze e, a volte frustrazioni. Non spamma, perché le persone hanno voglia di “sentire cosa ci racconta a ‘sto giro il Dado”. E se lo trovano calzante, saranno loro a spammare agli amici.

Vado in chiusura, perché sto già scrivendo un botto.

Chiudo sostenendo che la vostra migliore pubblicità in assoluto è il feedback degli utenti.
So che i commenti fanno paura, e le critiche anche di più. Vi assicuro che pesa molto di più un solo “sto video è una meXXa” che gli altri 50 commenti “video davvero interessante”.
Ma i commenti vi aiutano a crescere. Bisogna cercare di capire cosa stia dietro a quel “è una meXXa” e provare a migliorare. Non perché quella persona se lo merita, ma per tutte le persone che non sono rimaste soddisfatte e non hanno avuto il coraggio di dirvelo.
Seguire i feedback è faticoso e difficile. Se commentate con un “Grazie! Seguirò il tuo suggerimento!” Beh… sappiate che quella persona sarà lì al vostro prossimo articolo per vedere se davvero l’avete seguito. E, nel caso affermativo, avrete un affezionato, altrimenti l’avrete perso.
Occhio: non vi sto invitando a seguire le flippe di chiunque. Non ne uscireste, ma se, dopo discussione (vd sopra) ritenete che qualcosa è possibile migliorare (dal punto di vista tecnico, di contenuto, di esposizione, eccetera), allora mettetevi sotto e miglioratelo. Partirete da un gradino più alto la prossima volta.

Vi saluto, ringraziandovi anche per il tempo speso a commentare lo scorso articolo. Ho letto tutto e ne ho fatto tesoro.
Vi attendo quindi per la terza ed ultima parte!!!
Ciao e… alla prossima!

 

Commenti

Avevamo parlato di questo aspetto e la Tana sta attualmente seguendo il tuo consiglio, spalmando solo sulla sua pagina facebook :)

Che dire TeOoh, tutti dovrebbero leggere questo articolo. Per quanto riguarda il tuo consiglio sulla pagina di facebook abbiamo notato come non spammare più il nostro operato ovunque ma lasciarlo unicamente sulla pagina della Tana porta a più condivisioni spontanee degli utenti di prima.
Grazie!

Come per la prima parte concordo pienamente su quanto detto e sottolineo la parte del "non sminuirsi".. Pessimo vizio che avevo anch'io quando suonavo e sminuivo la mia band quando eravamo sul palco (lo facevamo un po' tutti in realtà).. Poi una volta che ci è stato fatto notare dall'esterno abbiamo smesso ed i risultati sono stati evidenti fin da subito.. Credere in quel che si fa!!!

Ah...per me non si dovrebbe neanche spammare su un solo gruppo facebook (vabbe'...per me potrebbe non esistere faccialibro e sarebbe meglio)

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