[Editoriale] A che servono i premi?

Ciascuno di noi lo avrà pensato almeno una volta, specie quando non viene premiato il suo gioco preferito. A che servono questi premi? Il Magnifico, il Gioco dell'Anno, l'IGA, lo Spiel des Jahres e tutti gli altri? Intanto direi di farci aiutare da loro...

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Premi e Riconoscimenti

Ciascuno di noi lo avrà pensato almeno una volta, specie quando non viene premiato il suo gioco preferito.  A che servono questi premi? Il Magnifico, il Gioco dell'Anno, l'IGA, lo Spiel des Jahres e tutti gli altri? Intanto direi di farci aiutare dagli stessi premi: nel manifesto di ciascuna competizione c'è di solito indicato lo scopo della stessa. Nel sito del Gioco dell'Anno leggiamo: “è (…) destinato a promuovere e valorizzare il gioco come bene culturale nelle famiglie e nella società.” Direi quindi che le finalità sono chiare. Promuovere significa far conoscere, diffondere, incentivare e valorizzare; significa far scoprire quanto bello sia questo hobby, in questo caso per la famiglia intera. Per cui quali saranno i giochi target? I family e tra essi il migliore dell'anno, dove migliore riunisce tutta una serie di caratteristiche – sempre specificate sul sito – che vanno dalla chiarezza nelle regole, ai materiali belli e accattivanti, al gameplay a portata di tutti ma non banale. 

La stessa considerazione la potremmo fare per lo Spiel des Jahres o altri premi simili, che hanno le stesse finalità. Il Gioco dell'Anno sceglie di premiare collaborando attivamente con gli editori ed i localizzatori italiani, creando una sinergia per il bene comune: la diffusione del gioco. Questo implica che siano i produttori a proporre ed iscrivere i loro giochi, impegnandosi in questo modo a stampare poi il logo dell'eventuale premio sulle scatole del vincitore. Diventa in questo modo una spinta sinergica del premio verso gli editori e viceversa. Naturalmente questa visione presuppone collaborazione, buona volontà e buon senso da parte di tutti. Presuppone una visiona ampia di allargamento del mercato e non un difendere la propria nicchia. 

Nella pagine dell'IGA leggiamo: “The International Gamers Awards were created to recognize outstanding games and designers, as well as the companies that publish them. The awards are truly international in scope, with committee members representing countries throughout the world. As such, it is our belief that these awards will truly select the ‘best of the best’ and come to be respected by not only hobbyists, but the general public at large. We hope that this will lead to greater exposure for these wonderful games to more and more people and help spread the word of the "wonderful world of gaming" on a global scale.” Per i non anglofoni, in soldoni, il premio ha come prima finalità quella di premiare i giochi migliori dell'anno, poi di portare questi giochi all'attenzione non solo degli hobbysti, ma del grande pubblico in generale. 
Personalmente comprendo molto bene il primo scopo, credo meno nel secondo, per il quale sono più adatti premi come il Gioco dell'Anno e lo Spiel des Jahres. 

Il Magnifico, che è il corrispettivo italiano dell'IGA, ha nel suo statuto: “ideato per i giocatori più esperti, ha l’intento di evidenziare una schiera di giochi distintisi fra gli altri nell’anno di riferimento, e premiarne uno con il logo e il titolo di "Magnifico", cioè il più accattivante, il più grande fra i grandi, il più bello fra i belli, il titolo che non potrà mancare nella collezione di un giocatore.

Ai neofiti, come dimostrano le vendite spinte  dallo SdJ, il premio serve per orientarsi e fare una scelta tra i mille giochi che escono ogni anno. Il Gioco dell'Anno ha le potenzialità per fare lo stesso in Italia, se adeguatamente supportato, considerato il nostro mercato in crescita.

Per quanto riguarda l'utilità dei premi per i giocatori, trovo ci siano almeno quattro buoni motivi per la loro esistenza.

1) qualcuno dice che i giocatori abituali si orientano già da soli. Questo è sicuramente vero, ma nel districarsi nel marasma di nuove uscite dell'anno è difficile che qualcuno non si perda qualcosa. E in ogni caso avere una lista di premiati aiuta a privilegiare un acquisto piuttosto che un altro. Per provare tutti i giochi usciti in un anno, un giocatore dovrebbe avere il conto in banca di un miliardario e il tempo libero di un disoccupato. La selezione aiuta ad andare a colpo sicuro. Non si può nemmeno usare la scusa di andare in un negozio o in una ludoteca. Vi do uno scoop: ci sono città – non paesini, città – in cui non ci sono negozi né ludoteche. Inoltre anche in un negozio, il giocatore riceverà il consiglio di chi? Del commerciante, che lo indirizzerà o meno a seconda delle proprie preferenze. Avere una giuria che ogni anno prova, sviscera, indirizza, è garanzia quantomeno di uno spettro più ampio e analitico rispetto alla singola persona. 

2) C'è poi l'importante “terra di mezzo” di quelli che non sono più neofiti e stanno diventando gamers. Avere una lista di giochi da privilegiare, specie per gli anni passati, e da cui attingere a colpo sicuro può essere molto utile e molto più rapido che non aprire mille discussioni per un consiglio, nel forum della Tana dei Goblin.
Di questa utilità pratica abbiamo un riscontro ogni anno ai tavoli del Magnifico a Modena Play: si fermano centinaia di giocatori, che spesso non conoscono i giochi e li provano per la prima volta. Eppure sono giocatori, per frequentare Modena Play, magari venendo da tutte le parti d'Italia. 

3) non ultimo, i premi stimolano la discussione, il confronto, l'approfondimento, anche – anzi soprattutto – tra giocatori esperti. Basta guardare nel forum della Tana e negli articoli della rubrica Tutti Contro Tutti che abbiamo dedicato, lo scorso anno, ai nominati del Magnifico. 

4) Infine, il buzz creato attorno a un premio, tramite la rete (forum, blog, facebook), manifestazioni, premiazioni, tavoli dimostartivi, costituisce una forma di pubblicità anche per gli autori, gli editori e i negozi che, a mio modo di vedere, dovrebbero essere ben contenti di supportare e contribuire a queste realtà. 

Ma al di là delle finalità di divulgazione e di target, di discussione e si selezione, di comodità e di prestigio, un premio ha prima di tutto, scoprendo l'acqua calda, la funzione di... premiare. Riconoscere una rosa di giochi meritevoli e tra essi un vincitore (ma più spesso è la rosa che conta, perché comprende diversi generi per diversi gusti). Come una classifica, come una recensione, come il singolo parere su un forum, un premio esprime un'opinione e ha un suo valore proporzionato a quello dei giurati che lo emettono e che di solito non sono scelti a caso, ma in base ad esperienza, curriculum, capacità di analisi. 
Come nel cinema, nella letteratura e quant'altro, un premio premia i migliori. Banalmente, a questo serve.