Dodici ore con il Signore degli Anelli

Una premessa: non intendo parlare de “il ritorno del Re”, a questo penserà Lobo, noto critico cinematografico e quindi molto più qualificato di me a mettere parola sull’argomento. Questo è il racconto delle impressioni su un pomeriggio di dodici ore speso con altre 2000 persone all’interno di un cinema particolare, l’Auditorium di Roma.


Inoltre indento essere didascalico e poco organico nell’esporre queste impressioni. Se non vi piace mi spiace, ma non vi obbligo io a leggere quello che scrivo.

Giocatori

Una premessa: non intendo parlare de “il ritorno del Re”, a questo penserà Lobo, noto critico cinematografico e quindi molto più qualificato di me a mettere parola sull’argomento. Questo è il racconto delle impressioni su un pomeriggio di dodici ore speso con altre 2000 persone all’interno di un cinema particolare, l’Auditorium di Roma.


Inoltre indento essere didascalico e poco organico nell’esporre queste impressioni. Se non vi piace mi spiace, ma non vi obbligo io a leggere quello che scrivo.



 


La gente



Lo spettacolo dell’umanità all’interno dell’Auditorium è stata la prima cosa che mi ha colpito: giovani, maturi, anziani, famigliole, esaltati, malati, persone apparentemente normali, punk (pochi), fasci, compagni… Alla faccia di chi sostiene che il Signore degli Anelli è di destra.


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La sala


La sala è veramente impressionante, ma non è un cinema e l’acustica per questo evento era a dir poco mediocre con le voci poco chiare, anche se i temi musicali ne erano esaltati. Rumorosa anche la sala proiezione con proiettori fastidiosi nei momenti di relativo silenzio. Uno schermo grande ma non troppo. Le poltrone sonno ragionevolmente comode anche se troppo vicine per la mia statura. Sotto il metro e settantacinque dovrebbero risultare comode.


 


Il mio fondoschiena


Sta benissimo, grazie, specialmente perché avevo un posto da cui potevo alzarmi senza disturbare nessuno, cosa che ho fatto spesso durante la proiezione; tra chi non poteva farlo ho visto molte “facce” doloranti.


 


I servizi


Stendiamo un velo pietoso sull’unico bagno al piano, sul bar sovraffollato e sul divieto di portare in sala cibi ed acqua: se si organizza una maratona bisogna rispettare chi viene ammettendo almeno l’acqua, anche se no comprata alla Banca (scusare mi dicono che era un Bar e non una Banca, ma io ho dovuto accendere un mutuo).


 


Il pubblico


Già al primo film l’andazzo si e’ capito con applausi a scena aperta spesso fuori posto (per un cinema) ma che hanno reso chiaramente l’atmosfera divertita e goliardica del pubblico.


 


L’organizzazione


Una organizzazione decente anche se dal punto di vista tecnico le pecche ci sono state: il primo film non era in edizione estesa (certo non per colpa della Medusa, magari saranno state le macchie solari?), i proiettori hanno avuto un collasso alla fine del terzo film, con un paio di pause impreviste ed il collegamento tra le pizze era fatto da dilettanti.


 


Le scuse


Per scusarsi la Medusa ha offerto due biglietti per tutti i suoi cinema a Roma (qualcuno ha l’elenco?)


 


Il Gadget


5 bei poster del Ritorno del Re con le facce di protagonisti. Ce ne e’ per tutti: Gollum, Frodo, Gandalf, Aragorn e Arwen. Certo tenerli in sla senza distruggerli non è stato facile ed uno dei tubi è anche stato “trafugato” durante un intervallo.


 


Il bilancio


Benché pensassi che fosse una vera stupidaggine partecipare alla maratona (ma allora perché ci ero andato?) è stata una esperienza veramente interessante e divertente. Ci riandrei? Non lo so se capiterà di nuovo lo deciderò sul momento. Ci sareste dovuti venite anche voi? Sì!