Le mutandine di pizzo di Madame Boulaire????
L'idea luminosa di Nogle????
Decisamente "ironico" più che "eroico"!!
un approccio diverso a livello grafico...
The City of Kings, ovvero una sorta di Mage Knight for dummies, in cui il vostro eroe esplorerà un mondo nascosto uccidendo mostri e tentando di compiere ogni volta una diversa missione
La seguente anteprima si basa sulla sola lettura delle regole e in nessun modo ha valore di recensione
The City of Kings è un gioco cooperativo puro d'avventura per 1-4 partecipanti, della durata di 45-180 minuti (c'è una modalità scenario singolo e una che collega più scenari assieme), basato su punti azione, mappa modulare, poteri variabili, tiro di dadi.
Si costruisce il tabellone affiancando, coperte, le tessere indicate dal setup dello scenario scelto. Ogni scenario ha una missione da compiere (uccidere un mostro, recuperare un oggetto, ecc) e viene perso in due casi: se l'indicatore di morale arriva a zero, oppure se è il contaturni ad arrivare a zero.
Ogni scenario ha infatti un tempo limite per essere completato e ogni volta che un personaggio arriva a zero punti vita, il morale cala (ma l'eroe continua a giocare, per cui non c'è eliminazione giocatore).
Ogni eroe ha una scheda con una scala di valori: movimento, attacco, punti vita. Tutte queste caratteristiche possono essere aumentate facendo esperienza (ad esempio uccidendo mostri) e man mano che l'eroe progredisce sblocca anche tre delle dodici abilità speciali disponibili per lui.
Il giocatore manovra due pedine: quella dell'eroe e quella del lavoratore che lo segue. Sono indipendenti, ma condividono gli stessi punti azione, per cui più se ne spenderanno per uno, meno se ne avranno per l'altro. Ad ogni sua attivazione, il giocatore spende i suoi dischi azione per far muovere l'eroe, facendogli attaccare i mostri rivelati o scoprire nuove tessere. Il lavoratore ha invece nello specifico il compito di interagire con le tessere già rivelate, ad esempio raccogliendo risorse con cui comprare nuovi equipaggiamenti (che migliorano le statistiche di entrambi).
Il combattimento avviene in modo deterministico, togliendo il valore di attacco alla vita del mostro e e viceversa, mentre nelle interazioni con le varie tessere ci sono diversi dadi da tirare che determinano le risorse trovate o l'arrivo a sorpresa di un mostro.
The City of Kings si rifà a tutta una serie di giochi da tavolo in cui eroi vagano per terre sconosciute, scoprendo nuove città, compiendo quest (ci sono anche quelle pure qui), affrontando mostri e recuperando tesori.
Il problema di questi giochi è fondamentalmente che durano un sacco, hanno pochissima interazione tra i giocatori, i tempi di downtime sono spesso paurosi. Quest'ultimo aspetto qui dovrebbe non essere troppo marcato, perché nei video che ho visto il turno individuale pare abbastanza rapido, per il resto invece penso non si possa rimediare.
Ora, il gioco pare anche carino, sebbene graficamente non mi faccia impazzire. Occorre ben capire cosa uno cerca: per giocatori scafati, Mage Knight è insuperato e probabilmente insuperabile, quindi questo si rivolge ad un pubblico un po' meno esigente e competitivo. Ma anche in questo caso, non vedo elementi di novità o particolari twist di gioco per consigliarlo, rispetto a titoli simili (che so, Runebound?).
Per cui direi di provarlo prima di prenderlo, se riuscite.
Le mutandine di pizzo di Madame Boulaire????
L'idea luminosa di Nogle????
Decisamente "ironico" più che "eroico"!!
un approccio diverso a livello grafico...
Io il gioco l'ho provato e ci ho fatto varie partite.
Il paragone con Mage Knight è giusto e naturale ma MK dura molto di più ed è essenzialmente solitario, anche questo da probabilmente il meglio di se in solo però è un'esperienza molto più cooperativa, c'è più bisogno di coordinazione. Per giocare in solo MK è sempre varie spanne sopra.
Inoltre è presente una campagna con vari scenari ed ognuno di quelli forza i giocatori a sfruttare aspetti specifici del gioco, ad esempio in uno bisognava sfruttare quasi più i lavoratori ed il loro pick up and delivery per trasferire le risorse che gli eroi per combattere.
Ed essendo una campagna si notava un avanzamento della forza di personaggi e nemici, il gioco resta per partite one shot però ad esempio nel secondo scenario si parte già dal lv 3 invece che 1 ed i mostri partiranno già più forti, ed il senso di crescita è tangibile e le abilità forti e caratterizzanti.
Se si cerca una variante a MK che funzioni anche in più giocatori con qualche twist interessante io lo consiglio, non si avvicina a quelle vette ed è anche purtroppo di base troppo facile, il peggior difetto, ma è un coop interessante.
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