Chariots ON Fire

L'articolo trae spunto dagli errori di Chariots of Fire (GMT) per mettere sulla graticola (da cui il titolo Chariots ON Fire) il principio che gli acquirenti dei giochi debbano farsi carico di ulteriori costi di acquisto delle componenti corrette, spesso allegate a riviste pubblicate da alcuni editori.

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L'articolo trae spunto dagli errori di Chariots of Fire (GMT) per mettere sulla graticola (da cui il titolo Chariots ON Fire) il principio che gli acquirenti dei giochi debbano farsi carico di ulteriori costi di acquisto delle componenti corrette, spesso allegate a riviste pubblicate da alcuni editori.

CHARIOTS ON FIRE


Non molto tempo fa ho avuto modo di segnalare ai Goblin un errore di stampa che interessa pochi counter inclusi nel gioco Chariots of Fire, edito da GMT:
www.boardgamegeek.com


Non è la prima volta che segnalo simili problemi e temo non sarà l'ultima.
Queste segnalazioni sono un utile servizio alla comunità, a quanti hanno acquistato un titolo, nel momento in cui gli editori, secondo una prassi diffusa anche se non universalmente adottata, sono disposti a sostituire gratuitamente e facendosi carico dei costi di spedizione le componenti errate dei giochi che noi acquistiamo.
Nel caso specifico mi sono sentito obbligato a segnalare il problema avendo precedentemente recensito Chariots of Fire su TdG senza riportare la cosa: www.goblins.net/modules.


Con la consueta cordialità e tempestività GMT mi ha risposto impegnandosi ad inviarmi i "counter corretti".
Purtroppo i counter che io ho ricevuto erano l'esatta copia di quelli errati che già possedevo.
Ad un mio successivo reclamo sono seguite le scuse di GMT per l'inconveniente e l'invio di una nuova copia dei counter: purtroppo nuovamente errati.
In risposta alla mia segnalazione del persistere del problema mi è stato risposto che i nuovi counter -CORRETTI- erano inclusi nella rivista 3Ci pubblicata da GMT e mi si invitava ad acquistarla.


In crescente disappunto mi ha portato ad esporre l'increscioso incidente in una sede (il sito BGG) di elevata visibilità internazionale: www.boardgamegeek.com/thread


Le polemiche che sono seguite mi hanno stupito e disgustato: non è che siti come BGG esistono solo per fare da cassa di risonanza agli editori?
Sì, perché finché posti per incensare autori e giochi distribuiti dai maggiori editori va tutto bene; nel momento in cui muovi una critica motivata e documentata ti coprono di insulti e ti accusano di voler gettare loro addosso del fango.


Le ragioni di Mark Herman (uno degli autori di Chariots of Fire) sono [mod Admin]poi fuori dal mondo[mod Admin]: non vedo come si possa obiettivamente distinguere tra counter identici perché erroneamente stampati.
Non comprendo in che misura la sua decisione di devolvere in beneficenza le royalty ricavate dai titoli pubblicati costituisca giustificazione o soluzione al problema.
Al di là delle polemiche personali che sono seguite trovo offensivo il principio secondo cui il giocatore dopo aver pagato un titolo debba farsi carico di ulteriori spese per acquistare le componenti sostitutive corrette.


Se questa è la loro strategia di mercato allora questo sarà un elemento da considerare attentamente la prossima volta che acquisteremo un titolo di GMT.
Se questa è la strategia di mercato di GMT allora questi si stanno scavando la fossa da soli: dopodiché potremmo anche discutere se siano preferibili i fiori o le opera di bene (di Mark Herman).


LEF64