C'era una volta...Castellinaria!

C’era una volta.....


E’così che cominciano le fiabe, quelle storie piene di oggetti fantastici, eroi e castelli ed è così che comincia anche la nostra storia, per merito e fortuna divenuta realtà e che ha come titolo Castellinaria.

Manifestazioni

C’era una volta.....


E’così che cominciano le fiabe, quelle storie piene di oggetti fantastici, eroi e castelli ed è così che comincia anche la nostra storia, per merito e fortuna divenuta realtà e che ha come titolo Castellinaria.

Fa da castello il Palazzo del mare che ci ospita, gentilmente concesso dal Comune di Castellammare di Stabia. Gli eroi sono coloro che hanno reso possibile l’evento a partire da Luca Coppola con la sua Società Alchemica, da Gamesbusters e Tilsit sino ad arrivare alle altre Associazioni presenti, ai collaboratori e agli organizzatori dei tornei. Naturalmente quali migliori oggetti fantastici possono popolare un’avventura simile se non i giochi da tavolo?


Tutto ha inizio alle ore 9.00 del giorno 5 Gennaio 2006. Le prime luci illuminano già il Palazzetto, quando due improvvidi goblin, alkyla e tarty, altrettanto improvvidamente invitati a collaborare alla manifestazione da quel Coppola di Luca in qualità di “giocatori esperti” e illustratori di giochi, si presentano all’ingresso, carichi di paccate di giochi in prova e accolti solo da un assonnatissimo custode. Alla spicciolata li raggiunge Luca, già in piena trance organizzativa e sua sorella Martina. Su, all’ultimo piano c’è una sala da 300 e più metri quadri da sistemare con tavoli, sedie, pannelli e manifesti, così, invocati da telepatici improperi, anche gli altri collaboratori fanno il loro ingresso prima dell’apertura prevista per le 10. La sala quadrata, dalle ampie vetrate che offrono una veduta su un golfo più che celebre, è pronta in meno di mezz’ora, grazie anche ad Alessandra, i gemelli, Luca Saporito, i ragazzi di Risiko e Mario del Subbuteo. Il generoso ingresso dà direttamente sulla pila dei giochi in prova posta sul tavolo al centro, sul palco alla sinistra prendono posto le scatole in vendita e i dimostrativi di Gamesbusters e Tilsit, mentre sul ballatoio a destra si sistemano le ragazze di Ludobus, con la loro iniziativa Riciclingioco.


L’affluenza del 5 mattina è piuttosto timida, il che consente allo staff di completare gli ultimi preparativi e di ripassare qualche regolamento. Ed è lì che lasceremo tarty per un po’, tra le scartoffie di Die Magier von Pangea. Dai tavoli intorno intanto si staccano come propaggini del legno frotte di ragazzini, che si accaniscono sulle proprie e sulle altrui carte collezionabili. Tappano, stappano, lanciano incantesimi, artefatti e bestemmioni, tanto che il vicino torneo di Risiko, già nel vivo a fine mattinata, al confronto sembra una lezione di bon ton. La pausa pranzo per i convenuti è il pretesto per un primo digestivo mega-Saboteur, prima di rilanciarsi nelle danze. E’ dal pomeriggio che la manifestazione prende vita. Alessandra e Martina si accollano il lato pedagogico dell’evento, proponendo ai più piccoli giochi come Villa Paletti, Gulo Gulo, Evo e il gioco dell’albero. Tarty comincia le sue prime sessioni a Samurai. Quasi non farà altro da qui in avanti. Si narra che ora sappia spiegarlo con la sola imposizione delle mani e che di notte sogni rapporti carnali con puzzilli Buddha. Alkyla si dà a filler come Carcassonne, Bohnanza, Ticket to ride, mentre Luca Saporito si erge a signore di Funkenshlag.


L’indomani conferma le ottime impressioni della sera precedente. Le famiglie la fanno ancora da padrona, richiedendo titoli introduttivi e tanto lavoro per Ludobus, ma nel prosieguo si fa sempre più folta la schiera di appassionati, che riempiono finalmente la sala in ogni ordine di posto. Svecchiano dunque titoli come Puerto Rico, Rheinlander, Krieg und Frieden, Alexander the Great. Intanto tra lacrime e applausi si concludono i tornei di Puerto Rico, 1830, Subbuteo e Risiko. Ci raggiungono anche i ragazzi di Luce e Tenebra che, dopo qualche fugace giro sul Niagara, intavolano subito un affollato e chiassoso Lupus in Tabula. Insomma, sul calar della sera tanto entusiasmo da parte di tutti, fuorché di uno: l’assonnatissimo portiere che sgombra la sala a colpi di taralli.


Insomma, c’era UNA VOLTA Castellinaria.....speriamo tutti in un bis!


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Consentitemi un tributo al topo di cui mi sono nutrito a pranzo il 6, annaffiato da una corroborante Oransoda e da altre bevande imperialiste.


Infine un ringraziamento personale a Luca “Kunz” “Schopfenhoffen” Coppola, che ha dato vita ad un’esperienza che lascerà il segno e grazie al quale ho rincontrato o conosciuto persone squisite come Pierluigi “golem” Collutta presidente di Luce e Tenebra, a cui devo una spiegazione di Himalaya, Nicla Iacovino, direttrice della rivista di cultura ludica Tangram, con cui condivido una vittoria a Rheinlander ai danni del marito (che spasso!) e Mariano Iannelli, Art Director WYG? (quante volte gli avremo chiesto di Fairy Tale?)



Tutto questo ed altro ancora è documentato nella galleria pubblicata qui sulla Tana.