[Anteprima] Royals

 
scritto da Agzaroth
 
Royals è un gioco di piazzamento e maggioranze card-driven di Peter Hawes, illustrato da Michael Menzel e edito da Abacusspiele. Per 2-5 partecipanti, dura circa 60 minuti con un difficoltà medio-bassa.
I giocatori assumono il ruolo di casate nobili di del 1600 che “combattono” per la supremazia in Europa. Giocando le giuste carte, i giocatori aumentano la propria influenza presso personaggi famosi nei quattro paesi coinvolti (Francia, Inghilterra, Germania, Spagna) ottenendo così punti vittoria (PV).
 
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Royals
 
scritto da Agzaroth
 
Royals è un gioco di piazzamento e maggioranze card-driven di Peter Hawes, illustrato da Michael Menzel e edito da Abacusspiele. Per 2-5 partecipanti, dura circa 60 minuti con un difficoltà medio-bassa.
I giocatori assumono il ruolo di casate nobili di del 1600 che “combattono” per la supremazia in Europa. Giocando le giuste carte, i giocatori aumentano la propria influenza presso personaggi famosi nei quattro paesi coinvolti (Francia, Inghilterra, Germania, Spagna) ottenendo così punti vittoria (PV).
 
IL GIOCO
Il tabellone raffigura le 4 nazioni del gioco, all'interno delle quali sono raffigurate varie città. Su ogni città troviamo i busti di 2 dei 7 personaggi del gioco, ciascuno affiancato da un primo numero, rappresentante le carte di quel paese che è necessario giocare per piazzarvi un proprio cubo, e un secondo numero, ovvero i punti influenza garantiti al giocatore se controlla il personaggio. Accanto ai due busti c'è anche uno spazio Città in cui vengono posizionati i cubi dei giocatori scalzati dai busti (vedremo come) che comunque concorrono per le maggioranze nella nazione. 
I 7 personaggi del gioco sono anche rappresentati da tessere poste accanto al tabellone, importanti per il punteggio finale.
Il motore del gioco sono le carte Nazione, nei 4 colori dei paesi coinvolti e quelle Intrigo, che riportano i simboli di due paesi alla volta. 
Importante dire che i colori delle 4 nazioni non corrispondono a quelli dei giocatori e dei loro cubi: in pratica i giocatori tenteranno di aumentare la loro influenza personale in tutti e quattro i paesi coinvolti. 
Dopo aver pescato la mano iniziale di carte, il turno prosegue in senso orario dal primo giocatore e si svolge in questo modo:
 
1) Pescare carte (obbligatorio). Se ne possono pescare 3 Nazione (ce ne sono sempre 3 scoperte dal mazzo), oppure 1 Nazione e 1 Intrigo.
2) Giocare carte (facoltativo). Il giocatore scarta dalla mano le carte Nazione del colore corrispondente alla nazione e in quantità richiesta per piazzare il proprio cubo sul busto nella città desiderata. Contemporaneamente piazza anche un suo cubo sulla tessera del personaggio accanto al tabellone. Se è il primo ad aver piazzato un cubo in città, prende anche il gettone bonus in PV corrispondente, che conserva coperto fino a fine partita. Se su quel busto è presente il cubo di un altro giocatore, occorre scalzarlo, giocando, oltre alle carte Nazione richiesta, anche una carta Intrigo col simbolo di quella stessa nazione. È sempre possibile giocare 3 carte Nazione come Jolly per un'altra o 2 carte Intrigo come jolly per un'altra. Il cubo del giocatore scalzato finisce nello spazio Città accanto ai busti e vi rimane fino a fine gioco. Il primo e il secondo giocatore a piazzare 1 cubo su tutte le città di una nazione, prendono un ulteriore bonus in PV.
 
Quando il mazzo Nazione finisce, si conteggiano i punti per fine Periodo. Si contano i punti influenza garantiti dai personaggi che si controllano con i propri cubi e il primo e secondo classificato ottengono un gettone PV. Poi si rimescola il mazzo Nazione.
La partita procede per 3 Periodi, al termine dei quali si contano anche le maggioranze di cubi piazzati sulle tessere personaggio accanto al tabellone, per avere gli ultimi PV. Chi totalizza di più vince.
 
PRIME IMPRESSIONI
Un gioco di piazzamento e maggioranze nudo e crudo, in cui non vedo spunti di originalità. Mi ha ricordato parecchio China (Han) di Michael Shacht, sia per la linearità, sia per l'uso pressoché identico delle carte come motore. Con l'aggravante che a me Han non è piaciuto e che almeno è uscito parecchi anni fa. 
Onestamente mi aspetto qualcosa di più nel mare magnum di titoli in uscita ogni anno, che non una rivisitazione più che classica di questo tipo.
 
Bilanciamento, componentistica, grafica...questo gioco potrà anche averle tutte ma quello che manca qui, è non solo un briciolo di originalità, ma proprio quel piccolo twist, quella meccanica stuzzicante che tante volte fa apprezzare anche alcuni giochi non innovativi. 
 
In conclusione, se siete sfegatati appassionati di maggioranze, dategli uno sguardo, altrimenti passate tranquillamente oltre.