Aspettando Carnival Zombie, con uno sguardo sul nuovissimo lavoro in via di sviluppo......c'è aria di
dungeon e fantasy sotto la coda del Pavone.
Trepidando dall'attesa di vedere la loro ultima creazione,
Carnival Zombie a Lucca 2013, ho bussato alla porta del
Gran Pavone per porre alcune domande sia al game designer
Matteo, che al Dio della tavolozza, sua maestà
Jocularis.
Simone: Buongiorno ragazzi!
Jocularis & Matteo: Buongiorno a te!
Simone: domanda ovvia, ma lecita ^_^ Com'è nata la vostra passione per il gioco?
Matteo: Non è facile rispondere. Da che ho ricordi, ho sempre amato giocare. La mia prima grande passione nel gioco da tavolo è stato HeroQuest, che ho giocato e rigiocato allo sfinimento!!! Da lì ho approfondito e variegato molto i miei orizzonti, giungendo ad apprezzare in particolare il wargame storico tridimensionale ed il gioco da tavolo.
Jocularis: questione canuta quanto i miei capelli... il primo gioco che ho giocato è stato “si salvi chi può” poi “HeroQuest”... infine D&D. Da lì il passo è stato costante (ahimè anche per il mio portafoglio)
Simone: Il passo da giocatore a game designer/illustratore, come è maturato?
Matteo: Credo che il primo passo verso il game design l'abbia fatto alle elementari, quando mi ero inventato un regolamentino per giocare in modo competitivo con i soldatini di plastica. Poco dopo, durante l'era dei Cavalieri dello Zodiaco, avevo creato un vero e proprio sistema per fare battaglie su fogli di carta fra vari Cavalieri, con tanto di schede personaggi, punti armatura e colpi segreti. Essendo fatto su fogli di carta quadrettata con gli elementi del terreno disegnati a matita, era molto interattivo perché il terreno si poteva modificare in tempo reale mentre si giocava (ho distrutto la colonna dietro cui ti nascondi: la cancello con la gomma!!!). Credo che il giocatore e il designer siano cresciuti insieme in quanto ho sempre avuto un approccio critico e creativo ai giochi a cui mi dedicavo.
Jocularis: ho sempre fatto illustrazioni, sia per me che per altri progetti. Con Matteo abbiamo fondato Albepavo per poter intraprendere la strada dell’autoproduzione. Siamo soddisfatti della scelta, e volgiamo continuare a fare giochi per passione. Avere il controllo totale sulla realizzazione di un titolo è una cosa molto stimolante.
Simone: Veniamo alla vostra creatura.....Albe Pavo come nasce e cosa significa?
Matteo: Albe Pavo nasce dalla passione di tre amici per il gioco da tavolo. Per tanto tempo abbiamo portato avanti il game design insieme, confrontandoci ed approcciando progetti sempre nuovi, non solo nel campo del gioco da tavolo (che comunque è sempre stato quello preponderante). I tre frutti sul retro che si vedono nel logo dietro la sagoma del Pavone rappresentano appunto noi tre. Il logo deriva dalla simbologia alchemica del Pavone Bianco, simbolo della vita eterna. Abbiamo scelto questo simbolo perché il nostro amico Gomez, a cui dedichiamo i nostri progetti, è venuto a mancare e noi abbiamo deciso di onorarlo portando alla pubblicazione quanto insieme sviluppavamo per diletto.
Simone: Da Sakè & Samurai all'imminente Carnival Zombie presentato al Play 2013, si è vista una maturazione a livello di game design notevole; siamo passati da semplici party games a complessi cooperativi, come mai una svolta così incisiva sui vostri prodotti? Albe Pavo si rivolgerà a un target di giocatori abituali in futuro?
Matteo: non vi è una scelta di mercato nelle nostre creazioni, almeno non nella loro ideazione. Ci piace sviluppare progetti in cui crediamo e che amiamo e questo ci permette di spaziare dai party games (la serie SPIRITS&WARRIORS), ai giochi storici (MUNERA), a quelli narrativi-rivoluzionari (così mi permetto di caratterizzare WINTER TALES) a quelli infine cooperativi complessi e raffinati (CARNIVAL ZOMBIE). Non ci rivolgeremo mai ad un target abituale, ma una cosa la posso promettere: dedicheremo sempre il massimo sforzo a migliorare la qualità dei nostri prodotti per renderli davvero unici. A proposito di target, non hai idea del progetto folle a cui stiamo lavorando adesso.. te ne parleremo sicuramente dopo l'estate!
Jocularis: non vi è alla base una valutazione di mercato. Altrimenti faremmo solo roba german :D... a noi piace un pò di tutto e vogliamo essere onnivori e presentare giochi per onnivori, che mixino varie meccaniche puntando su elementi di forte originalità... non è facile ma cerchiamo di inventare sempre qualcosa di nuovo!
Simone:
Parliamo ora dell'ultimo nato, Carnival Zombie. Devo ammettere che l'ambientazione violentata degli zombie, nel vostro prodotto è stata presentata in maniera....unica! Mi piacerebbe sapere com'è stata partorita e come si è evoluta nei 3 anni di gestazione.........
Matteo: diversamente dal solito, ho concepito in prima istanza le meccaniche. L'ambientazione non era ancora abbozzata quando, parlando con Jocularis nelle prime fasi del progetto, è venuta fuori l'idea di ambientarlo a Venezia. E quale momento migliore che il carnevale? Da lì è stato un susseguirsi incalzante di idee e suggestioni che hanno costruito pezzo dopo pezzo quello che è ora diventato Carnival Zombie.
Jocularis: L’idea di Matteo iniziale è stata quella di un gioco sugli zombie classico, diciamo in stile americano. Dopo un pò di confronti abbiamo deciso di combinarla con un background molto più caratteristico e nostrano. Ho sempre amato l’ambientazione cupa e barocca della Venezia del carnevale (ricordate Inkognito?) e pertanto l'ho suggerita... ebbene mi è sembrata più originale e grottesca di una solita cosa alla “collage” americano e Matteo ha abbracciato con entusiasmo la mia proposta: uno zombie dietro la maschera del bautto veneziano... inquietante e misterioso.. mi sembra efficace no? :D
Simone:
Jocularis hai avuto una qualche fonte di ispirazione per realizzare le illustrazioni? Sembrerebbe quasi che abbia studiato i costumi di carnevale e i vestiti del 1700 veneziano.....la rivisitazione del Leviatano biblico (anche a livello grafico, sembra un incrocio tra un Celacanto e una Seppia) sotto Venezia è interessante, forse si tratta di una leggenda con radici nella storia, oppure il vostro genio ha inventato tutto di sana pianta?
Jocularis: si è partito da un immaginario apocalittico e dantesco. Il leviatano nasce dall’osservazione della pianta di Venezia, i più attenti sanno che “Venezia è un pesce!”... da qui la cosa è venuta spontanea! un mostro marino sotto le paludi! Per quanto riguarda i Personaggi ed i Boss, Matteo ha reinterpretato le figure tipiche della Commedia dell'Arte e di Venezia in generale facendogli vestire i panni dei protagonisti di Carnival Zombie, ai quali mi sono divertito a dare un volto giocando con le maschere del carnevale e con l’immaginario zombesco!
Simone:
Parlaci brevemente delle meccaniche, che compongono Carnival, e perché dovremo acquistarlo, piuttosto che comprare altri cooperativi.
Matteo: Credo che Carnival sia una bella amalgama di scelte strategiche (la strada da intraprendere, come investire le ore del giorno) e capacità tattica (come affrontare la notte azione dopo azione) al quale si aggiunge un gustoso pizzico di gioco di abilità (la Pila di cadaveri): è un gioco decisamente coinvolgente e per niente facile e credo che la gente potrà divertirsi molto a cercare di portare a casa la pelle!
Simone: Quando uscirà?
Matteo: La data di uscita prevista è per ESSEN 2013.
Simone: Avete altre date in cui si può provare Carnival prima dell'uscita?
Matteo: al momento non abbiamo niente di programmato.
Simone:
In che fascia di prezzo verrà collocato?
Matteo: indicativamente il prezzo sarà attorno ai 50/55 Euro.
Simone: Avete altri titoli in cantiere? Puoi darci qualche anticipo?
Matteo: stiamo lavorando su un progetto davvero fuori dagli schemi, quindi mi riservo di parlartene dettagliatamente dopo averci lavorato un altro po', magari facendotelo direttamente provare! Per ora ti posso dirti che si chiamerà ARCHEAN e che non esiste niente di paragonabile sul mercato!!Jocularis: sottoscrivo... Archean ha molte frecce al suo arco! sarà il primo “fantasy” della Albepavo! ed è il mio secondo titolo da autore! :D ne plasmerete delle belle!
Simone: Ancora carne al fuoco! Benissimo ragazzi, grazie mille da parte di tutto lo staff Tana dei Goblin, vi aspettiamo a Lucca 2013!
- Simone Poggi -