17-19 settembre Editrice Giochi dà il via a ToRisiKo!

IL POPOLO DEI QUINDICIMILA.


A VILLA GUALINO CENTINAIA DI GIOCATORI DI RISIKO!


DA TUTTE LE REGIONI D’ITALIA PER IL RADUNO NAZIONALE.


 Torino, 6 settembre 2010 - ‘RisiKo! dove la guerra si fa solo per gioco’. Questa è la filosofia del popolo dei quindicimila giocatori di RisiKo! iscritti presso il Portale di Editrice Giochi, azienda creatrice del mitico gioco di strategia e attiva nel mercato ludico dal 1936, che si trovano a competere sia online che nei 29 club ufficiali disseminati in tutte le regioni d’Italia.

Manifestazioni

IL POPOLO DEI QUINDICIMILA.


A VILLA GUALINO CENTINAIA DI GIOCATORI DI RISIKO!


DA TUTTE LE REGIONI D’ITALIA PER IL RADUNO NAZIONALE.


 Torino, 6 settembre 2010 - ‘RisiKo! dove la guerra si fa solo per gioco’. Questa è la filosofia del popolo dei quindicimila giocatori di RisiKo! iscritti presso il Portale di Editrice Giochi, azienda creatrice del mitico gioco di strategia e attiva nel mercato ludico dal 1936, che si trovano a competere sia online che nei 29 club ufficiali disseminati in tutte le regioni d’Italia.

I migliori, centinaia di giocatori provenienti da Marsala alla Val di Fiemme, arriveranno a Torino presso Villa Gualino dal 17 al 19 settembre per darsi battaglia; oltre che per ritrovarsi grazie ai canonici tre appuntamenti annuali che sono organizzati dai club e che fanno sì che il piacere di giocare insieme online e di incontrarsi nel forum virtuale possa ripetersi anche dal vivo tramite i raduni nazionali, i nazionali a squadre - svolti quest’anno a Modena - ed il campionato nazionale individuale (svoltosi a Lucca).


La città di Torino ha vinto per quest’anno l’assegnazione di un Raduno Nazionale (gli altri due si sono disputati a Bari e a Latina) ed il club ufficiale della città sabauda, che conta oltre settanta iscritti, ha dato vita ad un interessante programma che alternerà momenti ludici a proposte di aggregazione sociale gestite in collaborazione con lo staff di Villa Gualino alla riscoperta dei sapori del territorio tramite degustazioni e cene; oltre che a spazi di approfondimento delle realtà culturali per gli ospiti della manifestazione grazie, ad esempio, alle visite previste al Museo del Cinema ed al Museo Egizio.


Il gioco del RisiKo! per molto tempo è stato considerato erroneamente un gioco di guerra,  mentre altro non è che una simulazione che si ispira a situazioni belliche, non più di quanto lo siano gli scacchi. Negli anni gli obiettivi del gioco si sono trasformati grazie all’intervento di Editrice Giochi, che, considerato l’enorme successo riscosso dal boardgame più amato dagli italiani, ha creato per gli appassionati numerose scatole dedicate – S.P.Q.RisiKO!, FuturisiKo!, RisiKo! Junior e l’ultima novità RisiKo! Challenge – sostituendo i famosi ed interminabili scontri con dispute che hanno una durata di quasi due ore, ovvero come una serata al cinema. E come al cinema le emozioni e l’adrenalina si intrecciano in un momento di forte socializzazione.


In periodi come questi dove si lamenta la scarsità delle offerte culturali e aggregative risulta necessario porre il giusto accento sugli ottimi risultati raggiunti dalle associazioni che, come quella del RisiKo!, dimostrano come la volontà di unirsi - paradossalmente anche tramite un gioco che in prima lettura potrebbe sembrare di guerra - sia una esigenza forte che si può recepire e realizzare e che permette di connettere tra di loro decine di migliaia di persone su scala nazionale.


Di fronte ad un gioco da tavolo si esprime la promozione dell’individuo e dell’uguaglianza grazie al superamento di ogni differenza fra donne e uomini così evidente in altri sport; ma anche per mezzo del superamento di handicap fisico o differenza etnica, culturale, economica o di età poiché sono valutate le differenze sul campo mentale.


Nella prossima settimana verrà reso noto l’atteso programma dettagliato dell’evento e, nell’attesa, non resta che ricordare un celebre aforisma di Alex Randolph, noto inventore di giochi di diffusione planetaria, che recita  ‘credo che fino a quando ci saranno tavoli e gente che si gode la convivialità di sedervisi attorno, ci saranno giochi da giocare su quei tavoli’.


Vanessa Di Benedetto