Warzone 2nd Edition

Warzone è il gioco di miniature ambientato nell'universo del popolare Mutant Chronicles. Si tratta di un gioco tattico tridimensionale in cui è possibile ricostruire da schermaglie a grandi battaglie tra le megacorporazioni e l'Oscura Legione.

Contenuti:
Il gioco è presentato piuttosto bene: nella scatola infatti troviamo ben 80 dettagliate miniature in plastica da costruire e tre volumi, quasi tutti a colori (le regole sono in bianco e nero), ricchi di fotografie delle miniature dipinte, di scenari e di diagrammi che illustrano le regole, oltre alla solita pletora di segnalini, indicatori di esplosione, sagome per le armi speciali, e due dadi a 20 facce.
Il primo manuale ci racconta dell'ambientazione, descrivendo un universo di Mutant Chronicles un po' cambiato dall'edizione originale. In particolare ne soffre la Cybertronic, che da megacorporazione ipertecnologica diventa una specie di "dittatura popolare ricicla-soldati". In sostanza, però, la storia è la stessa che si trova negli altri prodotti della linea Mutant Chronicles.
Il libro delle regole è certamente il volume più importante, e spiega con numerosi esempi il regolamento (che vedremo nella sezione apposita).
Il terzo volume presenta le varie liste degli eserciti, con qualche informazione di background (peccato non siano più dettagliate come nella prima edizione) e moltissime foto, tutte a colori.
Le miniature sono moltissime, molto dettagliate, e possono essere montate in diverse pose. In generale permettono di costruire 4 squadre da 10 elementi per ognuna delle due corporazioni rappresentate (Bauhaus e Imperial), provviste di 8 fanti, una mitragliatrice pesante di supporto ed un ufficiale. 80 miniature sono parecchie (davvero parecchie) ma sono l'ideale per iniziare, perchè si può scegliere di combattere con squadre singole o con tutte le squadre al completo.
Infine, i segnalini e le sagome sono realizzate in cartoncino di media qualità, che non è facilmente soggetto ad usura. Per le grandi battaglie sono decisamente pochi, ma per le schermaglie (che poi sono il principale obiettivo di Warzone) vanno benissimo.

Regole:
Le regole di Warzone sono semplicissime. Ogni guerriero o veicolo ha il suo profilo con le varie statistiche che includono le abilità con le armi, la forza, la velocità di movimento, il numero di azioni che la miniatura può compiere in un turno, le ferite che può sopportare, l'armatura (un valore misto tra difesa e corazza) la capacità di usare i poteri sovrannaturali (o di resistervi), e il morale e capacità di comando.
Il gioco è basato sul tiro di un dado a 20 facce per risolvere tutte le azioni, modificato dai vari fattori. In generale si tratta di superare un certo valore con il tiro del dado; se colpito, il bersaglio ha diritto ad un tiro armatura che viene modificato dal valore di danno dell'arma, dal valore dell'armatura e da ripari o altri effetti. I tiri che non riguardano il combattimento (panico, rotta, riorganizzare, nascondersi, usare poteri etc.) si basano sempre sullo stesso meccanismo ma ovviamente non c'è un tiro di difesa del bersaglio (ecceto contro i poteri). I guerrieri hanno un numero di azioni massime per round, ma possono anche usarne una per mettersi in attesa, e quindi cercare di "ritardare" la propria azione per agire di conseguenza a quelle avversarie. L'attesa non è automatica, e la miniatura deve superare con successo un tiro di comando per poter usare l'azione di attesa.
Una corposa sezione delle regole è occupata dai combattimenti in ambienti chiusi: case, fogne, tunnel e simili amenità: ideale se volete organizzare una battaglia alla Alien o alla Starship Trooper Roughnecks.

Miniature:
Le miniature della prima serie non erano male ma non brillavano certo per bellezza (tranne alcune), ma quelle della seconda serie di Warzone sono davvero bellissime, e reggono il confronto con qualsiasi altra (considerate che sono state prodotte nel 1998). I veicoli e gli esoscheletri in particolare meritano un encomio, come pure le forme orrende dei necromutanti e dei nemici "tecno-organici".

Commenti:
Senza dubbio questo gioco offre una vasta gamma di opzioni per battaglie tattiche, ed è molto meno soggetto alla sindorme da powerplay che invece c'è in altri prodotti di battaglie futuristiche. Inoltre, non ricorre ad artifici assurdi per immettere in gioco elfi, orchi, nani, e cose simili, basandosi principalmente su un solido background che include solo l'umanità ed i suoi nemici, cioè l'umanità stessa, che si trovano in una lotta assurda contro un subdolo tipo di invasori alieni.
Il punto debole del sistema è il supporto. Infatti dopo due supplementi che descrivevano le forze Bauhaus e Capitol con dvizia di particolari (incluse storie a fumetti, un sacco di nuove truppe, geografia e storia militare dei pianeti coinvolti, scenari delle operazioni principali e nuove armi ed equipaggiamenti), la Target ha chiuso i battenti; ed anche durante l'apogeo della seconda edizione non c'è mai stato un grosso e capillare supporto commerciale e pubblicitario, cosa che invece ha garantito il successo a sistemi di gioco meno belli e realistici ma di gran lunga meglio supportati. La prima edizione ebbe il favore del pubblico grazie al pazzesco successo del gioco di carte (Doomtrooper), ed infatti ebbe maggior fortuna.
Ora un'altra casa produttrice ha comprato stampi e diritti, e sta lanciando nel resto del mondo la terza edizione di Warzone, che permette l'uso di qualsiasi miniatura mai prodotta per le edizioni precedenti. Aspettiamo una recensione al più presto.

Conclusioni:
Se avete la possibilità di provarlo, fatelo. Warzone è un gioco che merita davvero tutto il rispetto da parte dei fanatici di miniature. Realistico, immediato, senza eccessi di armi iperdevastanti e corazze assurde, senza razze incredibili, e sopratutto senza necessità di comprare vagoni di miniature.