Imperial Steam: recensione sintetica

Capstone Games

Un'altra recensione per quello che pare essere il german del momento.

Giochi collegati: 
Imperial Steam
Voto recensore:
7,0

Bighellonando tra i tavoli di Essen 2021 ho avuto modo di scorgere un giga tabellone coperto di città e bastoncini sospettosamente simili a ferrovie.
Non essendo un grande amante di aste e trenini me ne sono tenuto prudentemente alla larga, tanto più che allo stesso stand (Capstone) c’era il nuovo gioiellino del mio idolo Alex Pfister, Boonlake. Ci ho pure trascinato un’entusiasta Tania e un riluttante Agzaroth per farci qualche turno e, tra tracciati rendita, mucche e casette, il ricordo delle austere montagne austriache è velocemente sbiadito dalla mia memoria.

Rileggendo però i report post Essen il titolo di Imperial Steam è emerso prepotentemente, insieme al fatto che dopotutto non si trattasse di un vero ferroviario. Il mio interesse si è riacceso e parlando con un po’ di giocatori euro di tutto il mondo, le lodi sul gioco si sono sprecate. A questo punto dovevo provarlo.
L’occasione si è verificata grazie alla copia generosamente prestatami dal Caporedattore (inchini e ossequi) e come mio solito mi sono lanciato in un periodo di gioco matto e disperatissimo.

Dato che fortunatamente un’ottima spiegazione è stata fatta dallo stesso Caporedattore (inchini e ossequi), mi lancio direttamente in quella che è la recensione vera e propria, partendo da (spoiler alert) il passaggio più problematico del gioco: il setup!

Setup

Esistono tre tipi di setup: quello della prima partita, uno standard e uno casuale. Li ho provati tutti e tre, e lascio le considerazioni alla fine della recensione.
Qui mi limito a dire che il setup del gioco è un piccolo incubo se vi trovate a farlo da soli, aspettando gli altri. Può portar via fino a mezz’ora per la prima partita e, anche più avanti, è difficile porti via meno di venti minuti.

È un punto negativo per il gioco che va sottolineato a mio parere, visto che il tempo a nostra disposizione è limitato e sprecarlo con setup e de-setup non è qualcosa di generalmente apprezzato dai giocatori (a parte da quel pazzo che ad Agricola prepara già le risorse da aggiungere per i successivi 2-3 round; tutti ne conosciamo uno).

Se posso permettermi un accorgimento, suggerisco di piazzare sul tabellone solo i cubetti più in cima di ogni tracciato risorse e, quando occorre prelevarne uno, si sposta il cubetto che fa da riferimento e si prendono le risorse dalla scorta.
Lo stesso suggerimento vale per le fabbriche e ha anche il valore aggiunto di lasciare visibili i futuri costi e ricompense normalmente nascoste dalle piccole industrie.

Componentistica

In linea con gli standard attuali degli eurogame. Qualche meeple sagomato, tessere di cartone spesso anzichè carte in diversi casi, quintali di cubetti colorati.
Le dimensioni del tabellone sono importanti, e le plance giocatori non sono piccole. Aspettatevi di occupare uno spazio paragonabile a quello di Barrage, con qualche problema in più se volete fare pile separate per ogni colore di cubetto/industria.

Qualche difetto: la simbologia sulle tessere azione non è sempre immediata, anche se le azioni in sé sono talmente poche (per un eurogame) che alla fine della prima partita tutti i giocatori dovrebbero essere in grado di giocare senza chiedere più nulla al povero ospite.

Regolamento

Ricordate quando dicevo che uno dei principali problemi dei giochi di Pfister è il carico di regole da capire a monte, mentre poi il gioco scorre che è un piacere?
Qui siamo di fronte a qualcosa di ancora più complicato a mio parere: capire per quale motivo posso assumere lavoratori da una colonna in una città mentre il Pontiere o il Tunneler posso prendermeli da qualsiasi città possa raggiungere, non è per niente immediato.

Il regolamento ci prova a dare una qualche impressione di organicità e descrive tutto per filo e per segno; purtroppo data la mole di regole ed eccezioni è facile perdercisi dentro.
Ho apprezzato moltissimo i suggerimenti in ultima pagina: so che a tanti giocatori questi possono fare storcere il naso, perchè vorrebbero esplorare il gioco in santa pace, ma data l’altissima punibilità di questo titolo credo fosse doveroso includerli, così da migliorare l’esperienza della prima partita per una grossa fetta di giocatori.

Gameplay

Ecco la parte che mi interessa di più, in quanto hardcore gamer e distruttore di giochi.
Imperial Steam ha un buon flusso di gioco, che una volta interiorizzato rende il tutto scorrevole e anche relativamente rapido. Non abbiamo mai superato le due ore e mezza, neanche alla prima partita.
Il gioco premia pianificare a medio termine, per cui invece che impostare una strategia a lungo termine (cosa comunque importante, ma meno che in altri giochi) occorre pensare “un round più in là”. Questo perchè ripetere un’azione due volte in un turno ha un costo non indifferente, che diventa immediatamente evidente alla fine della prima partita.

È pieno di scelte tattiche significative in ogni dove, da quanti omini prendere, a dove costruire i tracciati, a quando aumentare la reputazione per balzare in avanti di qualche posizione nell’ordine di turno.
Nel forum qui sulla Tana il gioco è stato descritto come procedurale e, in effetti, per certi versi lo è sicuramente. Il flusso di base è ottenere soldi -> ottenere risorse -> costruire tracciati -> ottenere soldi. E da qui non si scappa.

Il gioco introduce però tre vie maestre per procurarsi i soldi: spedire risorse dalle proprie fabbriche, vendere quote e ottenere rendite.
La prima di queste deve essere intrapresa, con più o meno entusiasmo, da tutti i giocatori al tavolo. È fondamentale in quanto fornisce risorse e soldi.
Le altre due competono per gli stessi asset (le carrozze dei nostri treni), pertanto possono essere viste come alternative ed effettivamente lo sono. Ma come in tanti eurogame, a inizio partita mischiare un po’ il tutto non è male. Più avanti conviene specializzarsi.

Il gioco fornisce poi una specie di obiettivo comune per cui tutti i giocatori devono competere: raggiungere Trieste.
Non è evidente da subito questa competizione, ma basta una partita per rendersi conto che se si ignora del tutto Trieste, si perde senza se e senza ma, vedendo i propri sudati quattrini andare in fumo e risolidificarsi nelle mani dei nostri avversari.
Non è necessario che tutti raggiungano Trieste, ma avvicinarsi è fondamentale per ridurre il trasferimento di denaro a fine partita.

Cosa mi ha intrigato

Il gioco è sicuramente un german puro. A differenza della maggior parte dei fratelli alemanni, tuttavia, non applica la consueta conversione 2 monete: 1 punto vittoria, ma sceglie invece di applicare il rapporto 1:1 presente nei ferroviari.
Questo a cascata ha causato necessariamente la creazione di un motore meno potente e non esponenziale, per evitare crescite incontrollate e runaway leader.
Nel gioco si cresce a spizzichi e bocconi e a mio parere si percepisce il bisogno di cercare di essere i primi a raggiungere Trieste senza rinunciare a tutti i piccoli vantaggi che ci si può procurare nel processo di costruzione delle ferrovie.

Riesce a essere meno “calcoloso” e matematico di un ferroviario, pur trasmettendo ai giocatori la sensazione che ogni Gulden conta.

Legata a questa crescita “soft” del motore c’è la sensazione, per ora supportata dai fatti, che il giusto tempismo e le scelte degli avversari influenzino le azioni molto più della convenienza ed efficienza della singola azione scelta. 
Ho visto diverse volte costruire un solo tracciato pagando prezzo pieno e, a posteriori, è stata in effetti l’azione giusta.
Pagare Gulden per ottenere reputazione può ribaltare interi round, pur essendo di per sé un’azione meno efficiente di praticamente ogni altra. Costruire una fabbrica con omini non ancora usati per stendere tracciati succede molto più spesso di quanto mi sarei immaginato.

Altra caratteristica di spicco, che può ovviamente non piacere, è l’incredibile punitività: era tanto che non giocavo a un german dove non solo al primo turno hai perso, ma ti è chiaramente evidente che il resto della tua partita sarà un triste trascinarsi elemosinando soldi invece che avere qualche possibilità di recuperare.
I suggerimenti sul regolamento aiutano parecchio e, in generale, prima di fare una mossa o sequenza di mosse occorre sempre chiedersi: da dove recupero poi i soldi per ripartire?

Conclusioni

Imperial Steam mi era stato presentato da diverse persone come un punto d’incontro tra Brass e Barrage. Considerato che mal sopporto il primo e che adoro il secondo, ero molto curioso.
Alla fine, il gioco non è nè l’uno nè l’altro.

Come entrambi è un german ad alta interazione molto punitivo, ma non riesco e forse non voglio confrontarlo ai due citati capolavori.
È un gioco a mio parere molto asciutto, pur con diverse eccezioni a livello di regole, che premia scelte calibrate senza lasciare troppo spazio ai “colpi di genio”. È nelle piccole cose che si vince in Imperial Steam; chi sa scavarsi la propria partita tra le trincee delle scelte avversarie meglio finirà con più soldini di tutti.

Consiglio a tutti i giocatori esperti di lanciarsi immediatamente dalla seconda partita nel setup standard, dove una lettura iniziale inizia a farsi fondamentale ma dove gli squilibri non dovrebbero essere elevati. Le partite random sono interessanti se tutti combattono coi coltelli fra i denti per le migliori aperture, ma devono essere giocate consapevoli del fatto che l’interazione dovrà essere altissima e la coltivazione del motore dovrà spesso e volentieri passare in secondo piano.
La partita introduttiva invece diminuisce il più possibile la punitività e concede qualche (pochi) errore.

Il gioco a me è piaciuto, e ci rigiocherei volentieri se me lo dovessero proporre più avanti. Ma non credo diventerà uno dei miei giochi preferiti, nè uno di quelli che mi impegnerò a sviscerare nel profondo. Non perchè sia brutto, ma perchè è fin troppo asciutto per me: io amo più carne al fuoco per poi poterla spolpare lentamente.

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Commenti

Ottima recensione! Mi trovo in linea con le considerazioni.

Per gusto personale al momento mi sento di giudicarlo con un voto più alto, sono propenso a credere che Imperial Steam possa rimanere un punto fisso della mia collezione.

Bella recensione anche se non concordo con il voto finale (ma sono gusti). Per me molto superiore a tanti altri german del suo genere come a tanti titoli che il recensore adora, ma come detto è una questione soggettiva.

La domanda sorge spontanea: se ho in collezione Brass, Age of Steam e 1830, questo gioco mi da qualcosa di particolare e nuovo per togliere spazio e tempo a uno dei 3? Ho visto un po' di video e letto alcune recensioni, mi sembra molto bello, ma io mi sono risposto da solo con un secco NO. Poi magari fra uno o 2 anni, se resisterà alle sabbie del tempo e la nebbia dell'hype sarà diradata, mi convinceró e lo prenderò. Sono comunque pronto a ricredermi 

Io ho Brass Birmingham, Age of Steam e 1882 e sì, Imperial Steam è rimasto in libreria (e diciamo che io non sono per nulla un collezionista: se un gioco non lo uso è sotto una certa sogli d'eccellenza, lo rivendo senza problemi). Pe cui ti direi di sì, offrendo un sistema e una gameplay comunque diversi da quelli citati.

Grazie mille, terrò sicuramente in considerazione quanto mi dici. Ti dico, francamente un altro dei miei dubbi era legato alla durata (compreso setup) e al range di situazioni in cui intavolarlo. Mi spiego meglio, in serata infrasettimanale solitamente stiamo entro le 3h, quindi un brass o age of steam ci sta tutto. Questo mi sa di gioco da 4h abbondanti che quindi mi slitta in spot weekend, e in spot weekend (molto più rari dei settimanali) fra ferroviari preferiamo sfruttarli per un 18xx o giochi di altro genere over 5h. Poi se mi dite che pur essendo così barocco, si setuppa e gioca in 3h, con qualche offerta potrei anche pensare di fare la follia

 

Agzaroth scrive:

Io ho Brass Birmingham, Age of Steam e 1882 e sì, Imperial Steam è rimasto in libreria (e diciamo che io non sono per nulla un collezionista: se un gioco non lo uso è sotto una certa sogli d'eccellenza, lo rivendo senza problemi). Pe cui ti direi di sì, offrendo un sistema e una gameplay comunque diversi da quelli citati.

andrenn87 scrive:

Grazie mille, terrò sicuramente in considerazione quanto mi dici. Ti dico, francamente un altro dei miei dubbi era legato alla durata (compreso setup) e al range di situazioni in cui intavolarlo. Mi spiego meglio, in serata infrasettimanale solitamente stiamo entro le 3h, quindi un brass o age of steam ci sta tutto. Questo mi sa di gioco da 4h abbondanti che quindi mi slitta in spot weekend, e in spot weekend (molto più rari dei settimanali) fra ferroviari preferiamo sfruttarli per un 18xx o giochi di altro genere over 5h. Poi se mi dite che pur essendo così barocco, si setuppa e gioca in 3h, con qualche offerta potrei anche pensare di fare la follia.

Dalla seconda partita stai già sotto le 3 ore in 3, setup compreso (l'ultima volta che l'ho giocato siamo stati sotto le 3 ore con tanto di spiegazione visto che un partecipante era alla prima partita). In 4 senza spiegazione credo sia realistico stare attorno alle 3 ore con un po' di esperienza, al massimo qualche minuto in più, poi è chiaro, dipende da quanto siete proni alla paralisi da analisi.

gran bella recensione. anch'io non sopporto brass mentre considero barrage un ottimo gioco, che vede il mio tavolo meno di quanto merita. la tua disamina mi è stata utile per capire che per me è no, almeno per ora.

puoi approfondire la cosa che dicevi sul motore 1 a 1 piuttosto che 2 a 1? andando a memoria mi viene subito in mente lehavre dove mi pare pure sia uno a uno, ma il motore cresce più che esponenzialmente....

 

andrenn87 scrive:

Mi spiego meglio, in serata infrasettimanale solitamente stiamo entro le 3h, quindi un brass o age of steam ci sta tutto. Questo mi sa di gioco da 4h abbondanti che quindi mi slitta in spot weekend, e in spot weekend (molto più rari dei settimanali) fra ferroviari preferiamo sfruttarli per un 18xx o giochi di altro genere over 5h.

Nella recensione ho scritto che noi alla prima partita in 3 ci abbiamo messo 2 ore e mezza, e nelle partite successive sempre intorno alle 2 ore. Il gioco occupa meno tempo di Barrage, almeno nel mio gruppo.

glitcher scrive:

puoi approfondire la cosa che dicevi sul motore 1 a 1 piuttosto che 2 a 1? andando a memoria mi viene subito in mente lehavre dove mi pare pure sia uno a uno, ma il motore cresce più che esponenzialmente....

Intendo un motore in cui i tuoi soldi SONO punti vittoria. Questo è vero nei ferroviari e in Imperial Steam; nei german normali devi convertire i soldi (o qualunque sia la tua risorsa base) in punti vittoria, secondo diverse ratio che cambiano durante la partita, spesso a seconda di quanto di specializzi. Spesso la ratio media è 2:1, ma non sempre.

Quindi un german normale può permettersi motori di crescita molto più forti, dato che i numeri finali rimarranno comunque gestibili. Nei ferroviari a volte i conti occupano parecchio tempo proprio perchè hai "troppi" punti.

Ci sono ovviamente millemila eccezioni a quanto scritto sopra; forse nella recensione ci sono passato troppo rapidamente, ma il mio intento era spiegare perchè nel gioco si cresca "lentamente" e mostrare come questa sia stata chiaramente una scelta volontaria di design.

Bella recensione, ma come tutte le tue recensioni con un voto poco obiettivo, basato sui tuoi gusti personali (tipo i 9 a tutti i giochi di Pfister). Personalmente devo ancora trovare conveniente costruire un solo binario, mi sembra una scelta assurda.

renard scrive:

Bella recensione, ma come tutte le tue recensioni con un voto poco obiettivo, basato sui tuoi gusti personali (tipo i 9 a tutti i giochi di Pfister). Personalmente devo ancora trovare conveniente costruire un solo binario, mi sembra una scelta assurda.

penso sia solo una scelta di ripiego messa dal designer per quando ti hanno appena intralciato il secondo e non hai convenienza a fare altro

Piacevole lettura! Scrivi proprio bene...

Nel merito del contenuto, però, pur rispettando il tuo punto di vista non mi ci ritrovo tanto.

Sì, il setup è lunghetto, ma non molto diverso da quello di Great western trail o di Maracaibo... anche lì decine e decine di tesserine e token (o carte) da dividere, raggruppare, posizionare... Una volta imparato a separare i componenti, si riesce a fare il setup in 15 minuti, che non è poco ma neanche lontano da molti german...

Concordo con Pennuto e altri che il voto non gli rende proprio giustizia, ma rispecchia i tuoi gusti e va bene così...

Arrivare a Trieste è importante, ma l'ultima partita l'ho vinta senza arrivarci e puntando sulla vendita di azioni a prezzi stellari e la vendita di risorse agli Hub. I 60 scellini che ho dato al mio avversario non sono bastati a farlo primeggiare...

Certo, arrivare un turno prima può incasinare parecchio gli avversari, e questa tensione la trovo adorabile!

Rispondo al volo da mobile se no non riesco prima di domani.

@renard purtroppo nessuno mi paga quanto Pfister, sto barbone di Huemer solo 50€ m'ha allungato per la recensione.

Costruire un solo binario lo fai ovviamente solo quando non hai abbastanza forza lavoro e sei sicuro gli altri andranno tutti a costruire lì, così prendi il premio del primo arrivato e i soldi da loro. Non è frequente ma è capitato.

@korn sul setup non concordo proprio, è molto più pesante rispetto a tanti altri con materiali simili.

Sul voto, per me è sempre personale e non mi ha lasciato voglia di intavolarlo spesso. Ma nella recensione dovrebbero esserci molto elementi perché i lettori decidano da loro. Mi è piaciuto,ma non è completamente nelle mie corde.

Per la consegna a Trieste, quando finiscono le tue partite? Noi memori di gwt e simili rushamo spinti, non lasciamo spazi ai giocatori greedy. Ma chiaramente 9 partite non sono abbastanza per esprimere pareri definitivi

 

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