[Affiliate in Gioco] TdG Grosseto: Bruges

Eccoci con un nuovo articolo al vetriolo, stavolta per la TdG Grosseto, a firma Umberto Bandus che, come scoprirete, non le manda dire e oggi ne ha parecchie niente meno che per il signor Stefan Feld.

 

 

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Eccoci con un nuovo articolo al vetriolo, stavolta per la TdG Grosseto, a firma Umberto Bandus che, come scoprirete, non le manda dire e oggi ne ha parecchie niente meno che per il signor Stefan Feld.

BRUGES, gioca ed inca_ _ti abbestia!
 
In ogni gruppo ludico che si rispetti c’è sempre il promoter, quello che puntualmente, si presenta con la propria borsa di giochi nuovi o relativamente poco giocati. A Grosseto abbiamo Paolo “Elgard” ed ogni volta che l’associazione si incontra (due volte e a settimana, come minimo) tira fuori dal suo cilindro un giochillo nuovo. È accaduto per “Five Tribes”, “Lewis & Clark”, “Pantheon”, ma anche per “Timeline Storia”, “I costruttori del medioevo”….. e così via per almeno altri 50 titoli, “fillerini” da aperitivo oppure per i veri cinghiali in umido . Ed è accaduto anche ieri sera, in pizzeria (ebbene sì, abbiamo anche la pizzeria tollerante), con “Bruges”. Non una vera e propria novità, visto che ci giocai per la prima volta due estati fa al mare, ma l’edizione italiana di Elgard è stata molto usata da tutti i gamers di “BANDUS! TdG Grosseto”, tanto da fare spesso la sua apparizione… ci abbiamo giocato e mi sono inca__ato come un picchio. Ecco perché….
Pubblicato in italiano da DV Games, la scatola arancione di “Bruges” porta sotto il titolo il nome di Stefan Feld: è stato questo a fregarmi. Paolo sforna talmente tanti giochi che alla fine ti scordi quello a cui hai giocato, se t’è piaciuto, se hai vinto o sei hai perso…. Arriva Paolo, apri e giochi… Come al solito, lascio la recensione, la prova su strada, l’analisi grammaticale del gioco a chi lo ha già fatto (notevole il lavoro presente su “Giochi sul nostro tavolo”) e vado a bomba al nocciolo della questione.
Il signor Feld, alla pari di Ken Follet o di Stephen King, è un autore, ha il suo stile e quando apparecchi una sua pubblicazione sai bene cosa ci troverai: un sacco di tasselli, omini e un sistema di fare punti diversificato. Ma il Feld di “Bruges”, ha esagerato…. Il Feld di “Bruges”, sprizza alea da tutte le carte, il Feld di “Bruges” è talmente incontrollabile che se non stai attento, ti scappa via…. Ed io me lo son lasciato sfuggire.
 
La partita inizia con la pesca di 5 carte da due mazzi diversi, ogni carta ha molteplici utilizzi e una volta usata, va scartata. Le carte hanno colori diversi (6 mi sembra) e per fare azioni devi spesso associarle ad un omino o ad un dado dello stesso colore. Omini che hanno funzioni diverse… dadi che portano soldi…. Dopo la pesca il giocatore di turno lancia i dadi e ad ogni coppia di valori è associato un effetto diverso (come se non bastasse, Elgard ha aggiunto anche l’espansione delle navi….), insomma colori, carte, omini, effetti, funzioni tutto diverso, tutto sostanzialmente casuale. Tutto da ricalcolare ad ogni mano, con l’impossibilità di pianificare nulla. L’unica certeza che hai è quella di giocare carte! L’obiettivo del gioco è, in sostanza, l’ottimizzazione delle poche carte che hai in mano per trarne il maggior beneficio, ma il grande fattore di aleatorietà presente rende tutto subordinato al fattore “Qu”.
E ieri sera, il fattore “Qu” se n’era andato a fare in “Qu” e tra la pesca delle carte, il lancio dei dadi, le barche disponibili, la continua ricerca di fondi e di omini, che mi hanno messo in condizione di scartare carte preziose per cercare di tappare sia i buchi di bilancio che di operai, mi son trovato a pensare talmente tanto e tanto invano che alla fine mi sono arreso al gioco. Non so bene chi abbia vinto: se il signor Feld (perché il gioco non è affatto brutto); il gioco visto che ha abbattuto le mie difese immunitarie mettendomi al tappeto come è accaduto solo per “Race for the galaxy” o Miryan che ci ha battuto di un palmo di punti. L’unica cosa certa è che questo gioco mi ha fatto talmente tanto inca—are che ne starò lontano per un bel po’.
Umberto “Umbi72” Todini
TdG Grosseto