Classifica personale di Orca

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Nella sua banalità tanti anni fa mi ha regalato momenti di divertimento in famiglia, per questo la sufficienza ci sta.

In una parola: neutro.
Pensavo che l'espansione potesse risolvere alcune lacune del gioco base, ma alla fine vince sempre l'indeterminatezza della pesca delle carte, se non gira non gira, e tutte le tattiche vanno a farsi benedire.
Se siete fans del gioco sicuramente ci può stare, sennò c'è decisamente altro.

Il 6 politico lo indico perché a mio giudizio la validità del gioco è direttamente proporzionale ai giocatori: se non c'è un minimo di interpretazione è di una noia mortale, se ci sono "ruolisti" ci si piega dal ridere.

6,5 per la precisione.
Il gioco ha diverse soluzioni azzeccate, come il combattimento senza la logica dell'annientamento, la ruota, gli avanzamenti e i diversi modi di acquisire i personaggi.
Non mi ha convinto tuttavia il "finire" della partita, diventa forse troppo confusionario e si perde un po' la visione globale, fissandosi su 1/2 cose per ottenere gli ultimi punti per la vittoria. In pratica vedo il rischio di partite troppo uguali a lungo andare.
L'ultimo difetto è che dura troppo e ci si annoia un po' quando non è il proprio turno se gli avversari non sono rapidi nelle scelte.

Il gioco non è male, ma in effetti alcuni aspetti sono un po' macchinosi e non immediati (ad esempio la gestione della "ruota"). Ambientazione originale e belli i componenti.

Sufficiente gioco di piazzamento. Non mi convince il fatto che molto spesso un giocatore vince non tanto per le sue capacità strategiche ma per pura combinazione tramite il piazzamento degli avversari, soprattutto verso la fine della partita.

Divertente, ma l'età si sente.

Sufficiente gioco, belle le illustrazioni, buona dose di fortuna.

Fa parte di quei giochi in cui ti devi dedicare al massimo, richiede molto studio altrimenti non si sa cosa fare e giocare con qualcuno che ne sa più di te è frustrante. Solo per veri appassionati del genere astratto.

Il gioco è governato dalla fortuna, anche se qualcuno potrebbe definirlo più propriamente azzardo. Ogni tanto comunque una partita non la disdegno. Carine le tessere coi vermi.

Il solito Knizia avulso dal contesto, nulla di nuovo e come ogni astratto poco divertente. Le meccaniche in sé sono valide, non discuto. Materiali un po' banali per il costo che ha.

Dopo un primo turno ad ammirare le barchette non ho capito perché avrei dovuto continuare a giocare. Noioso.

Sono rimasto abbastanza deluso, pensavo qualcosa di molto corposo anche in ragione della bella (sulla carta) ambientazione, ma il gioco è solamente una gestione delle carte e lascia divagare ben poco.
Insomma, qualcosa di già visto e poco avvincente.

Della categoria "i giochi che prima ami e poi non sopporti". Ripetitivo, in 4 inutile e se si è uccisi al primo turno (capitato a tutti credo) si rimane al tavolo annoiandosi.

Giochino astratto senza capo né coda, si fa la stessa cosa per tutta la partita e davvero non ci trovo divertimento. Per lo stesso motivo penso che abbia una longevità davvero limitata.

Aggiunge qualcosa ma non è determinante nel migliorare il gioco base.

L'ho trovato abbastanza confusionario, con le troppe casette e di diversi colori si perde molto dell'immediatezza che un gioco di questo tipo dovrebbe avere. La fortuna si sente abbastanza, sia per le carte sia perché la situazione si modifica fin troppo a caso. Il piazzamento iniziale è del tutto aleatorio, sembra quasi di spargere a caso le case.

L'idea poteva anche essere simpatica, ma il gioco è davvero troppo confusionario e casuale.

Aggiunge qualcosa ma non è determinante nel migliorare il gioco base.

L'ho provato dopo un po' che ci giravo intorno, e alla fine mi ha deluso. I motivi sono almeno tre:
1) la plancia è molto dispersiva e la visione globale di gioco ne risente, quando si inizia ad avere molte "costruzioni" bisogna stare attenti a non perdersi qualche produzione;
2) la pianificazione giocando le carte è molto aleatoria, posso anche non giocare una carta che mi serve sperando che l'abbia giocata qualcun altro, e se non accade sono fregato;
3) la carta del commercio è abbastanza una farsa, nessun giocatore è portato a scambiare per favorire l'altro (come molto spesso avviene in Coloni per esempio) e praticamente è sempre più conveniente scambiare 2 a 1 con la banca.

Il gioco è l'antitesi della strategia e ripetitivo, risulta addirittura frustrante avere tutti gli altri giocatori pronti ad annullare il tentativo di omicidio con le carte.

Non mi ha convinto, troppo astratto per i materiali (belli) che ha e mi lascia perplesso il fatto di non poter recuperare. Le "carte" offrono poche possibilità, oltre al fatto che una volta scoperte possono essere fin troppo facilmente annullate da quelle degli altri giocatori.

Giocato un paio di volte appena uscito (quindi diversi anni fa), sinceramente non mi ricordo molto (ma non penso che lo rispolvererò!).