Warcrow Adventures - Recensione

Recensione a quattro mani di un titolo finanziato su Kickstarter, consegnato ai backers a fine 2024 e ora in uscita in retail.

Giochi collegati: 
Warcrow Adventures
Voto recensore:
7,5

Questa recensione è scritta a 4 mani da RobCat29121 e da Giampierof (NdR)

Warcrow Adventures (WA) rappresenta il più recente progetto di Corvus Belli, una compagnia principalmente conosciuta per i suoi miniature-wargame di tipologia skirmish come Infinity Defiance e Warcrow, che si distinguono per la qualità della loro componentistica e per la profondità strategica offerta dai loro sistemi di gioco.

Con questo Adventures, Corvus Belli si ripropone di esplorare il genere del dungeon crawler cooperativo, dopo l’esperienza di Infinity Defiance, DC cooperativo di ambientazione sci-fi.

Questo nuovo progetto si pone l’obiettivo di superare i limiti del passato, offrendo una narrativa avvincente, scelte di gameplay appaganti e un comparto estetico di alto livello, come anche il loro prodotto precedente, migliorando però l'accessibilità del prodotto, che in precedenza aveva miniature metalliche da assemblare, notevolmente complesse per un giocatore non hobbista, e un regolamento solido nelle meccaniche ma male organizzato e di difficile comprensione.

L’integrazione dell’app invece dovrebbe consentire di rendere fluide le fasi di esplorazione, eliminando potenziali spoiler e ottimizzando la gestione di numerosi aspetti in precedenza complessi da gestire.

Lanciato su Kickstarter nell’ottobre 2022, il progetto ha raccolto circa 500.000 €, ottenendo un discreto successo internazionale, pur senza una forte penetrazione nel mercato italiano. Consegnato ai backer a fine 2024, Warcrow Adventures si appresta ora all’uscita retail. Se doveste essere interessati, tenete sotto controllo il sito ufficiale della Corvus Belli o i principali rivenditori della loro linea di modelli.

Materiali

Dal punto di vista estetico, WA si presenta come un’opera di notevole pregio. Le miniature, realizzate in plastica rigida preassemblata, rappresentano un compromesso ideale tra qualità e praticità. Sebbene i dettagli siano leggermente inferiori rispetto ai render o ai modelli in resina del wargame, questa scelta appare ampiamente giustificata.

Le miniature in resina, pur offrendo un livello di dettaglio superiore, richiedono assemblaggio e competenze modellistiche avanzate, trasformandosi spesso in un impegno significativo per il giocatore, soprattutto quello non appassionato di pittura. La scelta di miniature preassemblate per WA permette invece di immergersi immediatamente nell’esperienza ludica senza lunghe sessioni di modellismo.

Le tiles, i segnalini e le carte mantengono il medesimo standard qualitativo, garantendo una resa visiva e tattile di alto livello. Tuttavia, nell’edizione Kickstarter ci sono numerose chicche apprezzabili, tra cui elementi di gioco importanti (una seconda campagna, vari personaggi giocabili, modelli extra), ma anche alcune aggiunte estetiche, come i pratici vassoi in plastica rigida destinati alla gestione delle schede personaggio. Questi accessori, dal design accurato e funzionale, agevolano la gestione delle statistiche e degli equipaggiamenti dei personaggi, semplificando al contempo il salvataggio dello stato della campagna.

Tuttavia, nonostante la qualità "porno-lusso" di alcune componentistiche, l’organizzazione interna della scatola presenta alcune lacune: la mancanza di separatori per le carte imbustate, l’assenza di spazio per accogliere le espansioni e la totale mancanza di una guida al reboxing rappresentano pecche sorprendenti, considerando il livello complessivo del prodotto.

Meccaniche

Sul piano delle meccaniche di dungeon crawling, Adventures si distingue per tre elementi centrali: il sistema di attivazione con i cubetti, la ruota dell’iniziativa e i dadi custom con vari risultati, tra cui gli switch di cui discuteremo dopo.

Il pannello di attivazione consente ai giocatori di personalizzare ogni turno attraverso un’allocazione strategica dei cubetti sulle icone presenti sulla scheda personaggio. Con un numero iniziale di tre cubetti, incrementabile fino a cinque nel corso della campagna, i giocatori possono eseguire azioni come attaccare, interagire con l’ambiente, equipaggiarsi o rianimare un compagno caduto. Alcune azioni richiedono un solo cubetto, altre due o persino tre, e il posizionamento ponderato può attivare effetti speciali o combo, garantendo un’esperienza di gioco ricca di sfumature tattiche, cercando ogni turno di massimizzare la resa dell'intero party.

La ruota dell’iniziativa, altra colonna portante del flusso di gioco, introduce un sistema dinamico per determinare l’ordine dei turni. Ogni personaggio (nemici inclusi) è rappresentato da un segnalino, che si muove in senso orario sulla ruota in base al valore di iniziativa. Questo meccanismo favorisce una pianificazione strategica precisa e aumenta la tensione, costringendo i giocatori a valutare attentamente ogni decisione, anche perchè alcune scelte legate ai cubetti possono alterare, velocizzando o rallentando a seconda dei casi, l'esecuzione delle proprie azioni garantendosi anche attivazioni aggiuntive prima del termine del round o rinunciandovi per attivare effetti più potenti.

Il sistema di combattimento si avvale di dadi personalizzati a otto facce, suddivisi in offensivi e difensivi, ciascuno contraddistinto da simboli per successi, scudi e switch. Questi ultimi, rappresentati da punti esclamativi, consentono di attivare effetti speciali basati su abilità, magie ed equipaggiamenti, aggiungendo un livello di complessità che premia la creatività e l’uso accorto delle risorse. Inoltre, la possibilità di modificare i dadi tramite abilità o trigger eleva ulteriormente il livello di profondità tattica.

Anche se tali meccaniche non rappresentano un’assoluta novità nel panorama dei dungeon crawler, Warcrow Adventures le integra in modo armonioso, portandole a un livello di raffinatezza senza precedenti. La sinergia tra il sistema di attivazione, la ruota dell’iniziativa e i dadi con gli switch crea un’esperienza di gioco coesa e avvincente, facendo di WA un punto di riferimento nel genere per precisione e appagamento ludico. Personalmente comprendo la necessità di utilizzare sempre quattro personaggi, garantendo il miglior livello di interazione tattica fra queste meccaniche (attivazioni, iniziativa e quelle inerenti i dadi), che insieme costituiscono uno dei migliori motori di gioco strategico che abbia mai sperimentato.

Malgrado siano meccaniche brillanti però, non sono certo possano rispecchiare i gusti di tutti, io stesso avrei sacrificato potenzialmente un po' di bilanciamento per poter giocare in solitario o magari anche semplicemente con due personaggi invece di tutti e quattro.

Altri elementi di gioco

Un altro elemento centrale del flusso di gioco è la gestione della magia oscura. Alcune abilità e incantesimi permettono di accedere a energie oscure che, se non controllate, possono trasformarsi in penalità per il personaggio. I segnalini Stain, che rappresentano questa energia, possono accumularsi fino a generare Tinge, effetti negativi che complicano l’avventura. Questo sistema introduce una dimensione di rischio e ricompensa che arricchisce ulteriormente il gioco.

Altra croce e delizia del game design, la progressione dei personaggi è interamente gestita dall’app, che assegna armi, abilità e miglioramenti in base all’andamento della campagna. Questo sistema, pur semplificando la gestione complessiva, limita la personalizzazione dei personaggi, dando l’impressione di avere poche scelte nello sviluppo. Tuttavia, la profondità tattica rimane uno dei punti di forza del gioco, grazie a meccaniche che consentono molteplici approcci agli scontri, selezionando equipaggiamenti, abilità e azioni ad ogni attivazione.
La possibilità di sfruttare abilità, combo e interazioni con gli equipaggiamenti permette ai giocatori di adattarsi alle diverse situazioni, rendendo ogni combattimento una sfida strategica e appagante. Un approccio più aperto, con equipaggiamenti distribuiti in modo casuale, avrebbe forse compromesso questa profondità, pur comprendendo questo non sparisce del tutto la sensazione che la progressione sia leggermente guidata e meno flessibile rispetto alle aspettative di chi cerca una maggiore personalizzazione.

L’esplorazione infine è sempre gestita tramite app, con una realizzazione fluida ma un po' guidata. Durante le missioni, l’applicazione guida i giocatori nel posizionamento delle tessere che compongono il dungeon, specificando anche la collocazione di punti di interesse come porte, forzieri o passaggi segreti. Attraverso azioni specifiche o test di abilità, i personaggi possono interagire con questi elementi, scoprendo loot, percorsi nascosti o nuove aree da esplorare.
Sebbene i segnalini siano funzionali, l’assenza di arredi 3D per rappresentare elementi scenici come mobili o scrigni (ci sono solo i portali magici) appare un’occasione mancata, soprattutto considerando la cura dedicata al comparto visivo del gioco. L’uso dell’app garantisce un’esperienza narrativa priva di spoiler e mantiene alta l’attenzione dei giocatori, anche se potrebbe risultare invasiva per chi preferisce una gestione completamente analogica.

Il gioco prevede anche una sezione fra le missioni, sempre guidata dalle app, in cui si possono fare alcune, limitate scelte strategiche inerenti l'acquisizione di consumabili, molto utili in alcune circostanze e altri potenziamenti, secondari rispetto a quelli scriptati. Sempre l'app tiene conto delle scelte del party, alcune in grado di alterare l'affinità con specifiche fazioni, importanti sempre per garantirsi opzioni di scelta e miglioramenti. Funziona tutto piuttosto bene, in modo funzionale e scorrevole, come spesso succede manca l'opzione senza app, che i meno smanettoni avrebbero forse gradito.

Conclusioni

Nonostante queste limitazioni, Warcrow Adventures si distingue per la qualità narrativa, le scelte di gameplay profonde e il sistema di combattimento innovativo.
Tuttavia, la necessità di gestire sempre quattro personaggi, indipendentemente dal numero di giocatori, può risultare onerosa, specie in modalità solitaria.

L’ergonomia della scatola e la dipendenza dall’app, seppur ben progettata, rappresentano altri aspetti che potrebbero scoraggiare alcuni giocatori.

Con alcune rifiniture, Warcrow Adventures avrebbe potuto imporsi come un punto di riferimento indiscusso nel genere. Rimane comunque un titolo consigliato, soprattutto per gli amanti dei dungeon crawler narrativi e per i fan di Corvus Belli (che possono aggiungere un voto in più: 8,5!).

Promosso, con qualche riserva per chi cerca un’esperienza completamente analogica o non apprezza alcune scelte di design.

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Commenti

Grazie ragazzi! Bellissima disamina... io inizierò ad intavolarlo le prossime settimane! 
 

Molto interessante ma resto perplesso dall'utilizzo della app: se vorrò giocarlo tra molti anni, quando la app non sarà più disponibile/aggiornata, come potrò fare? Temo che sia una scadenza di tempo al gioco

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