Tapestry: Come Penelope Stegmaier tesse la sua tela…

Un gioco di civilizzazione più German che American

Giochi collegati: 
Tapestry
Voto recensore:
7,5

Vi risparmio il cappello sul gioco (c’è la scheda tecnica) e vi racconto solo che non è un gioco di civilizzazione, ma un german vestito con un tutù da american per renderlo fighetto.

Siamo nell’antichità e facciamo sì che la nostra civilizzazione progredisca. Giocheremo 4 turni, di cui uno fittizio, in cui decideremo quali saranno le caratteristiche che vorremmo implementare della nostra civiltà.

Cercheremo di espanderci e di raggiungere alcuni traguardi comuni (chi prima arriva meglio alloggia). Il tutto finalizzato a…fare tanti bei punti.

Lo faremo con casette ed edifici pulcherrimi, ancorché ridondanti.

Struttura

Ogni giocatore ha una sua plancetta su cui registra la sua produzione delle 4 risorse chiave del gioco (cibo, scienza, soldi e favore popolare) e cala le carte “Tapestry”, ovvero l’indirizzo che prenderà la sua civiltà nei vari turni.

Abbiamo poi un tabellone centrale in cui c’è la mappa del mondo e le isole di partenza di ciascuna civiltà. Da lì ci si espanderà esplorando e, eventualmente, conquistando.

I 4 lati del tabellone riportano le 4 tracce di progresso disponibili per gli avanzamenti delle civiltà (militare, tecnologia, esplorazione e scienza).

Carte “scoperta tecnologica” ed edifici speciali “landmark” completano il quadro generale.

Infine, due plancette aggiuntive per ogni giocatore (da scegliere casualmente) con la toponomastica del territorio di partenza e la tipologia di civiltà.

Il Gioco

Come nello stile dell’autore, il gioco è un “german” abilmente mascherato da “american”.

Sulla carta dobbiamo sviluppare la nostra civiltà decidendo il suo percorso di crescita sia con le carte “tapestry”, abilità specifiche addizionali che durano per un'era, sia con gli avanzamenti sui 4 percorsi di sviluppo: scienza, tecnologia, esplorazione e militare.

Possiamo anche intraprendere azioni di conquista militare sui nostri vicini, ma di fatto si tratta di un gioco quasi “feldiano” dove gli scontri sono minimali, e pure senza dadi, e la storia della civiltà è finta, perché in realtà saliamo su delle tabelle per creare sinergie di punti.

Ma veniamo alla “ciccia”.

Motore del tutto: le risorse che produciamo ad ogni era.

Per questo motivo la Prima Era è fittizia. L’unica azione che compiremo è: produrre risorse (1 per tipo) e giocare 1 carta “Tapestry”, ovvero un qualche specifico bonus che utilizzeremo per tutta l’era in corso. Fine.

Dalla seconda si parte per davvero. Tutte le 4 tabelle richiedono 1 risorsa generica per avanzare di 1 passo (almeno per i primi 3), quindi si tratterà di decidere dove avanzare e cosa ottenere.

Le nostre plancette hanno 4 tipi di edificio (in 5 esemplari ognuno) che possiamo costruire facendo così aumentare la nostra produzione nel campo specifico oltre ad attivare effetti di punteggio.

Risorse si possono guadagnare anche attraverso le conquiste militari, ma in modo casuale, o esplorando, in relazione alle tessere che giochiamo.

Ogni tabella di progresso è divisa in 4 settori da 3 caselle: quando si “passa” per primi in un nuovo e più dispendioso settore, si acquisisce un “landmark” ovvero un edificio molto grande che possiamo piazzare nella nostra città.

E veniamo alla plancetta della città: qui si mettono i piccoli edifici che sbloccano le produzioni ed eventuali edifici giganti. Riempire le caselle della città genera punti a fine era (pochi) e risorse (pochissime).

Le carte delle scoperte, invece, si acquisiscono con azioni di tecnologia e danno dei bonus molto eterogenei.

Il cuore del gioco comunque risiede nelle 4 tabelle di progresso tecnologico, nei bonus e nei punti che se ne ricavano anche in relazioni alle connessioni tra una e l’altra, visto che i benefici sono sempre più potenti man mano che si sale e non si riesce ad andare al massimo su tutte.

Si giocano 3 turni in tutto, quindi ci si concentra molto.

Grafica ed aspetto

Prodotto della Stonemayer il che dice già tutto. Grafica stratosferica, materiali fantastici, addirittura illustrazioni trattate per essere “ruvide” così da non far scivolare gli oggetti.

Totalmente “overproduced” sugli edifici grandi (landmark) quasi fastidiosi. Il resto è di bellezza assoluta.

Iconografia molto chiara.

Tirando le Somme

Siamo di fronte ad un titolo di sicuro appeal, non fosse altro per la mise en place, se invece entriamo nel dettaglio qualche nodo viene al pettine.

Appare chiaro immediatamente che le carte “Tapestry” (i bonus per le ere) sono totalmente sbilanciate nei loro benefici: alcune decisamente efficaci, altre mediocri. Oltre a una categoria “di reazione” che se pescate in maniera elevata, possono stravolgere la partita di qualcuno. Il fatto che se ne possano prendere svariate non mitiga la totale aleatorietà.

Anche le razze non sembrano testatissime visto che un paio (es. Futuristi) spingono molto di più, ma soprattutto ce ne sono altre decisamente al di sotto. Sul sito dell’autore si stanno raccogliendo feedback in tal senso per capire se dare dei bonus / malus. Comprendiamo che nel playtest non si possano raggiungere un numero di partite a 5 cifre, ma forse maggior accortezza…

La parte militare è palesemente posticcia, ovvero è una componente marginale. Se da un lato garantisce risorse e punti, dall’altro gli attacchi sono difficili da fare e comunque pochi, soprattutto perché in un territorio non ci può essere più di un conflitto in tutta la partita e non esiste possibilità di recuperare. Di fatto diventa una partita a scacchi su chi si muove prima… una sorta di rubabandiera.

Definita e gestita diversamente sarebbe stato più appropriato.

E veniamo alle 4 tabelle. Salire un po’ su tutte è essenziale per garantirsi una produzione maggiore e alcune cose basilari.

Se non salite sulla tecnologia (scienza) non ottenete le carte “scoperta” che si attivano automaticamente alla fine di ogni era garantendovi bonus e punti.

Se non avanzate sull’esplorazione non calate territori e quindi non allargate i confini (guadagnando bonus) e non potete fare conquiste, cosa che vi bloccherebbe anche la tabella militare.

Quest’ultima vi garantisce territori in più, quindi punti per estensione e risorse quando attaccate.

La scienza, che potrebbe sembrare la meno utile, di fatto vi fa salire gratuitamente sulle altre, quindi diventa chiave.

Da un’analisi si evince che volendo concentrarsi su qualcosa la più facile da “abbandonare” sarebbe la tecnologia. Di certo è impossibile giocare senza l’esplorazione il che riduce alcune possibilità strategiche.

Le prime caselle della scienza possono essere penalizzanti visto che vi farebbero avanzare senza bonus e perdereste risorse fondamentali all’inizio.

Un gioco molto ibrido quindi, come lo era Scythe, che volutamente si colloca in un territorio di confine per massimizzare i possibili acquirenti.

Resta da capire se sia o meno sinonimo di mediocrità.

Alla fine giocarlo è molto divertente.

Lobo’s Choice

Un titolo non da “gamer” duro e puro, ma nemmeno per dei neofiti totali vista la quantità di informazioni da apprendere e gestire. Resta l’appeal dei materiali.

Il Tabellino che tanto piace

Materiali ****+

Grafica/disegni ****

Ergonomia ****

Ambientazione **

Regolamento ****

Scalabilità ***

Rigiocabilità ***

Originalità ***

Interazione ****

Profondità ***

Strategia *****

Tattica **

Eleganza ***

Fluidità ***

Legenda: –(pessimo/assente), *(scarso), **(sufficiente), ***(buono), ****(ottimo), *****(eccellente)

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Commenti

Complimenti e grazie per la dettagliata recensione,chiara semplice e che arriva al punto. I giochi asimmetrici,quando bilanciati bene(come scythe)sono tra i miei preferiti,leggere che questo avrebbe avuto bisogno di qualche playtest in più mi ha sinceramente stupíto.era l'ultima cosa che mi sarei aspettato da Stegmaier.il gioco mi attira molto sia esteticamente(le loro produzioni sono di una qualità ed eleganza uniche,vedi wingspan)sia per il tema di civilizzazione che personalmente mi manca in collezione. Fá piacere leggere che sia divertente giocarlo,ma non basta se sulla bilancia mettiamo il prezzo secondo me assurdo considerato il target per il quale é stato concepito e proposto(medio family)per via di palazzi si attraenti,ma completamente inutili. Non mi stupirebbe se nel giro di un annetto,come chartestone,calasse del 50% per via delle problematiche da te elencate,e allora,per quanto mi riguarda,sarebbe l'unico stimolo per acquistarlo

"Comprendiamo che nel playtest non si possano raggiungere un numero di partite a 5 cifre (...)"

ma qui forse nemmeno cinque in tutto...

Per me uno dei maggiori difetti é che i bellissimi monumenti non hanno delle "abilità" speciali associate. Servono unicamente ad occupare più spazio sulla mappa. Questa cosa davvero non mi va giù. Mentre l'eventuale sbilanciamento tra civiltà non mi sembra così influente rispetto alla possibilità di avere una mega combo tra carta tapestry ed effetti tracciato. Una situazione del genere sposta tranquillamente di una trentina di punti l'esito della partita. Le mega combo sono una feature o un bug ? Adesso é troppo presto per dirlo.

Dopo la prima partita ho avuto la stessa impressione del recensore su molti aspetti: le carte Tapestry sono sbilanciate e bisogna avere la fortuna di pescare quelle giuste, la componente militare è marginale e slegata dal resto del gioco, le varie fazioni a prima vista non sembrano tutte allo stesso livello.

Comuque, tutto sommato è un gioco divertente (anche se non so per quanto possa rimanere tale), può valere il prezzo d'acquisto soltanto considerando la qualità dei materiali, io personalmente non lo aggiungerei a tutti i costi alla mia collezione (comparato a Scythe, risulta qualche scalino sotto).

Peccato, davvero peccato. Strano per stonemaier uno sbilanciamento così forte (poveri traders e merrymakers). Chissà se per gli edifici non ha già in mente un'espansione?

 

Leggendo la recensione, il voto sembra più un 4. 

 l'eventuale sbilanciamento tra civiltà non mi sembra così influente (...)

beh, beh... https://docs.google.com/spreadsheets/d/11OksMsWiV_g7NApFyaknSkg83AxB8lwm...

Conosco quelle statistiche e ho inserito anche io i dati delle mie partite. Nell'ultima partita a 3 ho vinto con i bistrattati alchimisti facendo 234 punti contro festaioli 217 e i ben più quotati artigiani a 207. Gli scostamenti percentuali sono su oltre 1300 partite e nessuno li nega, ma sulla singola partita (che rappresenta la vera esperienza di gioco) sposta molto di più una combo vincente di carte tecnologia, carte tapestry o eventuali effetti della plancia. La sensazione che ci sia sbilanciamento tra le fazioni c'è, ma essendo un American (per l'aspetto carte) che finge di essere un German (ottimizzazione) che finge di un American (miniature) ci sono effetti che da soli spostano una tale quantità di punti per cui questo non è il "difetto" più grande che percepisco. Certo che la botta di ... buonasorte ce l'ha uno che gioca i futuristi allora sì che si possono arrivare a punteggi stratosferici. 
Voglio giocarlo ancora per capirlo più a fondo, purtroppo un retrogusto da mezza occasione mancata mi rimane il bocca per determinate scelte di design che mi risultano inspiegabili.

Peccato, davvero peccato. Strano per stonemaier uno sbilanciamento così forte (poveri traders e merrymakers). Chissà se per gli edifici non ha già in mente un'espansione?

Sulle espansioni ci metterei la mano sul fuoco. Sullo sbilanciamento invece non mi stupisco: hype ormai è la parola chiave, lo abbiamo visto anche nell'editorile di ieri. Il bilanciamento lo fanno gli utenti a posteriori con le statistiche, a quel punto nell'espansione successiva si rilasciano pure le patch, così sei ancora più invigliato ad acqistarla. Belli i tempi in cui i tanti criticati (per l'estetica dei loro giochi) Splotter Spellen rilasciavano interviste in cui alla domanda "qual è la prima cosa che consigliereste a chi desidera fare giochi?", rispondevano "playtest", "e oltre al playtest?", "more playtest". 
Però certo, loro le casette kinder colorate non le includono.

Vedo spesso usare la parola "divertimento", associata a questo gioco, così come ad alcuni giochi di Feld, in parallelo. Sono d'accordo e dico che il divertimento, in questo tipo di game design, deriva principalmente da una cosa: il riuscire a ottenere sempre e comunque qualcosa da ogni singola mossa. Il sistema ti regala sempre un contentino per farti stare felice al tavolo. Non è sbagliato eh, anzi rientra nel tipo di marketing molto smart che è il naturale prosieguo al tavolo dell'hype che fai in fase di lancio.

In realtà per quanto mi riguarda, e lo scrivevo anche in un commento sul forum della partita giocata a Tapestry, mi disturba che piovano punti da tutte le parti, non è sicuramente la fonte del mio divertimento, anzi è qualcosa che non mi ha appagato.

Io ho usato la parola divertimento, perché un'analisi oggettiva delle meccaniche mi porterebbe a bocciare il gioco, ma nonostante questo la partita che ho fatto mi è risultata piacevole e non so dirti il motivo. Comunque non comprerei mai il gioco, ma di sicuro qualche partita in più la faccio volentieri.

 

Peccato, davvero peccato. Strano per stonemaier uno sbilanciamento così forte (poveri traders e merrymakers). Chissà se per gli edifici non ha già in mente un'espansione?

Sulle espansioni ci metterei la mano sul fuoco. Sullo sbilanciamento invece non mi stupisco: hype ormai è la parola chiave, lo abbiamo visto anche nell'editorile di ieri. Il bilanciamento lo fanno gli utenti a posteriori con le statistiche, a quel punto nell'espansione successiva si rilasciano pure le patch, così sei ancora più invigliato ad acqistarla. Belli i tempi in cui i tanti criticati (per l'estetica dei loro giochi) Splotter Spellen rilasciavano interviste in cui alla domanda "qual è la prima cosa che consigliereste a chi desidera fare giochi?", rispondevano "playtest", "e oltre al playtest?", "more playtest". 
Però certo, loro le casette kinder colorate non le includono.

Vedo spesso usare la parola "divertimento", associata a questo gioco, così come ad alcuni giochi di Feld, in parallelo. Sono d'accordo e dico che il divertimento, in questo tipo di game design, deriva principalmente da una cosa: il riuscire a ottenere sempre e comunque qualcosa da ogni singola mossa. Il sistema ti regala sempre un contentino per farti stare felice al tavolo. Non è sbagliato eh, anzi rientra nel tipo di marketing molto smart che è il naturale prosieguo al tavolo dell'hype che fai in fase di lancio.

Avevo pensato anche io che fosse un modo per farlo testare ai giocatori, come in ambito videoludico.
E' incredibile riuscirci nei giochi da tavolo. Da questo punto di vista forse solo lui poteva riuscirci.

Legare il concetto di marketing e gioco da tavolo come dici però mi spaventa molto al di là dei meriti e demeriti di questo gioco..
La speranza è sempre che la comunicazione derivi dal gioco e non viceversa.

Comunque ora non vedrò mai più i gatti di Stonemaier allo stesso modo!


 

La recensione è buona, ma leggendola sembra che il gioco non raggiunga la sufficienza 

Provato a Lucca domenica.

Dopo una dozzina di turni molto veloci e un cambio di era, ci siamo alzati dal tavolo.

Evidentemente non è il gioco giusto per me ed il mio gruppo di amici... Diciamo che nessuno di noi userebbe la parola "divertimento" legata a questo gioco.

Si avanza sulle track, si giocano carte cercando quelle, evidentemente più forti, che fanno avanzare sulle track, si prendono le tecnologie senza leggerne il nome (tipo scoprire prima la produzione di massa e poi il trabucco) per avere qualche risorsa in più, utile ad avanzare sulle track, si giocano tessere sulla mappa per qualche punto, una risorsa (forse) ed il tiro di due dadi che, scelta una delle due facce, ti potrebbero far guadagnare punti diretti o risorse per avanzare sulle track.

Poi c'è il posizionamento di casette, più o meno grandi e colorate, su una plancia personale che, completato un quadrotto, ti fa guadagnare 1 risorsa per avanzare sulle track o completata una riga o colonna ti fa fare qlc punto ad ogni cambio di era.

L'unica cosa che salverei è l'idea di un piccolo minigioco per ogni fazione, ma viste le statistiche che evidenziano il bilanciamento nullo (che con una partita non si riesce a sentire) forse salverei solo l'idea e nn l'implementazione...

Per noi noioso e banale... Meglio così visto il prezzo!!

Sinceramente: non ho "divertimento" in un gioco sbilanciato, in quanto ne mina la rigiocabilità, da cui il fattore "fun". Se non c'è questo non ho "piacere" a rigiocarlo, anche se l'appagamento visivo è (stra)ridondante (a un prezzo cash però). Detto questo, quanto meno un Feld è playtestato come si deve (o almeno finora da tradizione). E lo rigioco perchè sono "piacione" pure io. ;P

Riguardo lo sbilanciamento delle fazioni io ci andrei cauto. Ieri ho fatto una partita e ho perso con una differenza di oltre 100PV. Era la fazione sbilanciata? Non credo, la sensazione che ho avuto è quella di aver giocato male e quindi giustamente ho perso con grandissimo svantaggio. E allora le statistiche che si stanno raccogliendo sul sito Stonemaier, chi le ha messe? Quanti dei giocatori che hanno registrato le partite erano alle prime armi e quanti esperti del gioco? A due mesi dall’uscita, quanti esperti di questo gioco esistono? Io non lo so.

Ma poi, supponiamo che il gioco sia perfettamente bilanciato; cosa significherebbe? Che qualunque fazione io scelga, giocando bene, farò sempre un punteggio vicinissimo a quello dei miei avversari? Sarebbe più appagante un gioco così, dove la vittoria è determinata da qualche punticino rosicchiato qua e là? Ancora, non lo so. Il fatto che tante persone abbiano scritto che si divertono a giocare a questo gioco (me compreso), dimostra che il bilanciamento forse non è un requisito così fondamentale per giudicare un gioco buono o meno. Il segreto di Tapestry secondo me sono le infinite possibilità che hai nel combinare le abilità delle carte e il potere della fazione con il mix di avanzamenti sui tracciati. Il giocatore trova piacere nel farsi strada cercando la ricetta perfetta in questo mare di possibilità. La vedo molto dura giudicare il bilanciamento in un gioco di questo tipo e questa è sicuramente una scelta di design (ruffiana se volete) molto ben pensata da Stegmaier, ma (che vi devo dire), per me l’esperimento è riuscito alla grande.

Mah........“le carte “Tapestry” sono totalmente sbilanciate nei loro benefici” “Anche le razze non sembrano testatissime”

Il 7.5 è un regalo di Natale?? Da quanto letto mi sembra più coerente un voto vicino al 4, che effettivamente rispecchia meglio il valore del gioco.

Concordo in parte con la recensione, aggiungerei che il piazzamento su mappa è troppo marginale e che l’alea tra Dadi e pesca è dilagante.

Penso che l’editore conosca bene i suoi polli da spennare (mi ci metto anche io perché su Charterstone ha fregato anche me), qui siamo di fronte alla sua apoteosi commerciale. Ha persino scritto sulla scatola “un gioco di civilizzazione” ben sapendo che non lo è.

dite la verità.

Tapestry non vi è piaciuto perché qua non c’erano gli ovetti colorati!

altro che bilanciamento e statistiche, tsè...

Leggendo la recensione, il voto sembra più un 4. 

Concordo, il 7,5 è totalmente sproporzionato. La rece in sè invece è valida.

...Sono d'accordo. Con degli sbilanciamenti così grossolani , e pur vero che ci ho giocato, ma gli do 6 a mala pena.

Ma poi, supponiamo che il gioco sia perfettamente bilanciato; cosa significherebbe? Che qualunque fazione io scelga, giocando bene, farò sempre un punteggio vicinissimo a quello dei miei avversari? S

Hai ragione, in un gioco a fazioni e poteri variabili, non chiedo debba essere perfettamente bilanciato (anche Terra Mystica e Marco Polo non lo sono), però devono essere sufficientemente bilanciate. Non ho idea se questo è il caso, forse al momento è prematuro esprimersi (lo sbilancimento delle carte Tapestry invece è stato fin da subito evidente).

Ma poi, supponiamo che il gioco sia perfettamente bilanciato; cosa significherebbe? Che qualunque fazione io scelga, giocando bene, farò sempre un punteggio vicinissimo a quello dei miei avversari? 

Sarebbe anche il minimo eh. Io non pago cento euro per avere le casine colorate, pago cento e anche più per un prodotto che funziona. I playtest servono anche a questo, specie oggi che hai Tabletopia e, volendo, anche la possibilità di fare un programmino per PC che gira da solo e fa una milionata di partite che quantomeno ti danno un'indicazione, specie con un gioco di così poche regole. 

Ragazzi, se si fa un gioco a fazioni asimmetriche se ne raccolgono gli onori ma anche gli oneri. Dove gli oneri stanno nel bilanciare al meglio l'asimmetria. E purtroppo, più alta è l'asimmetria, più alto l'appeal del gioco, ma anche maggiore la difficoltà di bilanciare. 

Io l'ho provato un'oretta al Lucca Comics e onestamente il gioco non mi ha lasciato nulla.

La parte su mappa è praticamente inutile, le costruzioni superfighe e colorate sono praticamente inutili, l'ambientazione è prevalentemente posticcia (su tutto, le tecnologie che non seguono nessuna timeline mi hanno dato un fastidio enorme).

Poi dalla partita che ho fatto l'interazione mi è sembrata quasi inesistente, ma forse sbaglio qualcosa io perchè in recensione viene valutata come "ottima". Però a me sembra che ci sia giusto un'azione che ti permette di costruire nel territorio altrui e poi basta, un po’ pochino.

Inoltre appena ho capito un po' come girava il gioco mi sono tornate in mente le parole iniziali della dimostratrice che ci ha detto che i turni erano “infiniti”. Da lì il dubbio è cresciuto, ho fatto alcune domande in questa direzione ed ho fatto una scoperta che mi ha sconcertato.

In pratica se un giocatore è più bravo di un altro ad ottimizzare le risorse, arriverà a chiamare la fase di score più avanti nel tempo, ottenendo molte altre risorse. Paradossalmente, se un giocatore gioca molto meglio di altri, ottimizzando molto di più, potrebbe trovarsi a continuare a giocare vari turni (quindi diverso tempo) da solo, dopo che gli altri hanno già finito la loro partita.

Questa cosa boh, a me ha lasciato molto stranito e come idea non mi piace per nulla.

Devo dire che però non mi sembra che il recensore abbia tratteggiato un disastro,
ma semmai di un gioco sottotono per alcune questioni che poi ha spiegato molto bene.

Questo a prescindere dal voto che ha dato.

Molti commenti di giocatori che lo hanno provato una sola volta sono invece molto duri.
Ma è qualcosa relativo ai gusti dei giocatori o al gioco in sè?

In pratica se un giocatore è più bravo di un altro ad ottimizzare le risorse, arriverà a chiamare la fase di score più avanti nel tempo, ottenendo molte altre risorse. Paradossalmente, se un giocatore gioca molto meglio di altri, ottimizzando molto di più, potrebbe trovarsi a continuare a giocare vari turni (quindi diverso tempo) da solo, dopo che gli altri hanno già finito la loro partita.

Questa cosa boh, a me ha lasciato molto stranito e come idea non mi piace per nulla.

In realtà la vedo impossibile prolungare più di tanto. Avrai a dir tanto due turni in più, se proprio sei stato un fenomeno. Già 3 turni in più la vedo davvero difficile, a meno che gli altri non abbiano deciso di concludere in anticipo. Diciamo che in questo gioco non esiste la possibilità di attivare l'endgame come forma di interazione contro gli avversari. Questo è. Ma il rischio che dipingi, ovvero di uno che va avanti a giocare da solo per tanti turni non esiste.

Provato a Lucca domenica.

Dopo una dozzina di turni molto veloci e un cambio di era, ci siamo alzati dal tavolo.

Evidentemente non è il gioco giusto per me ed il mio gruppo di amici... Diciamo che nessuno di noi userebbe la parola "divertimento" legata a questo gioco.

Si avanza sulle track, si giocano carte cercando quelle, evidentemente più forti, che fanno avanzare sulle track, si prendono le tecnologie senza leggerne il nome (tipo scoprire prima la produzione di massa e poi il trabucco) per avere qualche risorsa in più, utile ad avanzare sulle track, si giocano tessere sulla mappa per qualche punto, una risorsa (forse) ed il tiro di due dadi che, scelta una delle due facce, ti potrebbero far guadagnare punti diretti o risorse per avanzare sulle track.

Poi c'è il posizionamento di casette, più o meno grandi e colorate, su una plancia personale che, completato un quadrotto, ti fa guadagnare 1 risorsa per avanzare sulle track o completata una riga o colonna ti fa fare qlc punto ad ogni cambio di era.

L'unica cosa che salverei è l'idea di un piccolo minigioco per ogni fazione, ma viste le statistiche che evidenziano il bilanciamento nullo (che con una partita non si riesce a sentire) forse salverei solo l'idea e nn l'implementazione...

Per noi noioso e banale... Meglio così visto il prezzo!!

 

Nonostante ci fosse una vocina che mi suggeriva di passare oltre, ero in cerca di buoni motivi per evitare questo esborso abnorme dettato solo dalla curiosità. Grazie! XD

Devo dire che però non mi sembra che il recensore abbia tratteggiato un disastro,
ma semmai di un gioco sottotono per alcune questioni che poi ha spiegato molto bene.

Questo a prescindere dal voto che ha dato.

Molti commenti di giocatori che lo hanno provato una sola volta sono invece molto duri.
Ma è qualcosa relativo ai gusti dei giocatori o al gioco in sè?

È evidente che ognuno ha i suoi gusti, ma non penso si possa legare tutte le critiche ai gusti personali. 

Se dico che l’idea di fondo del gioco è meno che banale può essere inteso come un gusto personale, ma se si parla di sbilanciamenti si va oltre.

Non penso sia troppo pensare che un’editore debba testare decentemente un prodotto prima di pubblicarlo e passare al cash. 

Faccio una provocazione. Togliamo i materiali da questo gioco e mettiamo cubetti di legno, qualcuno lo avrebbe comprato solo per le meccaniche? 

Leggendo la recensione, il voto sembra più un 4. 

Stavo per scrivere esattamente la stessa cosa...

Devo dire che però non mi sembra che il recensore abbia tratteggiato un disastro,
ma semmai di un gioco sottotono per alcune questioni che poi ha spiegato molto bene.

Questo a prescindere dal voto che ha dato.

Molti commenti di giocatori che lo hanno provato una sola volta sono invece molto duri.
Ma è qualcosa relativo ai gusti dei giocatori o al gioco in sè?

È evidente che ognuno ha i suoi gusti, ma non penso si possa legare tutte le critiche ai gusti personali. 

Se dico che l’idea di fondo del gioco è meno che banale può essere inteso come un gusto personale, ma se si parla di sbilanciamenti si va oltre.

Non penso sia troppo pensare che un’editore debba testare decentemente un prodotto prima di pubblicarlo e passare al cash. 

Faccio una provocazione. Togliamo i materiali da questo gioco e mettiamo cubetti di legno, qualcuno lo avrebbe comprato solo per le meccaniche? 

E' proprio quello che non riesco a capire, conta che io non ci ho ancora giocato quindi non ho termini di paragone.
 

Vedo spesso usare la parola "divertimento", associata a questo gioco, così come ad alcuni giochi di Feld, in parallelo. Sono d'accordo e dico che il divertimento, in questo tipo di game design, deriva principalmente da una cosa: il riuscire a ottenere sempre e comunque qualcosa da ogni singola mossa. Il sistema ti regala sempre un contentino per farti stare felice al tavolo. Non è sbagliato eh, anzi rientra nel tipo di marketing molto smart che è il naturale prosieguo al tavolo dell'hype che fai in fase di lancio.

Guarda sono spesso d'accordo con te, ma questa mi sembra una cazzata. Nei giochi di Feld puoi anche fare punti ad ogni mossa, ma se ne fai 2 o 30 non è la stessa cosa. Se giochi a mentula canis, non c'è nessuna insalata di punti che ti salvi e questo vale anche in giochi "falsamente" più cattivi, solo perché fai mosse senza fare punti. Tapestry già dal regolamento dava l'impressione di un gioco che si gioca da sé in base alle carte che ti escono e indirazzano quello che devi fare, visto che le tracce sono uguali per tutti e partire con una strategia non paga. In questo forse ricorda un gioco come Bruges (tornando a Feld) che è un gioco di ottimizzazione tattica delle carte che ti escono. 

Se il genere tattico con le combo ti piace e l'alea non ti disturba, penso che Tapestry possa piacere e divertire. Not my cup o tea.

@Gaspatcho: riprendevo il paragone fatto dal recensore e mi riferivo al tipo di soddisfazione veicolata, non al fatto che fosse fatta bene o male.

Ad avvalorare la tesi di tanti che ritengono che questo gioco abbia alcuni pregi ma anche molti difetti arriva anche la situazione in classifica su BGG.

Ad oggi, con 3500 voti espressi la sua avg rating è di 7,64, con una geek rating (la media ponderata con i parametri segreti del sito in questione) pari a 7,005. 

Per fare un paragone con i tre blockbuster editi dalla Stonemaier basti pensare che scythe ha al momento una avg rating pari ad 8,27 con la bellezza di 44.300 voti, Viticulture essential edition invece 8,12 con 20.300 voti e Wingspan 8,10 con 16.100 voti. 

Il gioco quindi, seppur non bocciato, non stà per ora neanche lontanamente raggiungendo i fasti dei tre sopra. Segno che alla community di gamers che votano regolarmente su BGG puoi dare materiali splendidi quanto vuoi ma se poi il gameplay non è all'altezza e se il gioco presenta fazioni asimmetriche ma sbilanciate puoi chiamarti anche Stegmaier ed avere un pedigree di razza ma le posizioni "nobili" della classifica comunque te le puoi solo sognare. 

Beh, se vedo il tabellino (che tanto piace) avrei pensato anche a un voto ancora più alto... a parte Tattica e Ambientazione, si va da buono a eccellente! Con 5 stelle su Strategia...  :o

Io penso che abbia invertito i voti tra la strategia e la tattica.

Interesse zero per questo gioco dal primo video sul flusso di gioco che ho visto..mi ci sono addirittura addormentata. Poi credo che Through the ages e Bios: origins 2 mi bastino e avanzino per tutta la vita come giochi di civilizzazione...in piu' ho preordinato anche l'espansione di TTA. Personalmente non sentivo la necessita' di Tapestry...con questo puo' essere un gioco da urlo. Non l'ho provato e percio' non sono in grado di giudicare la sua validita'. 

Grazie per la recensione, ma vedo una strana dissonanza tra i difetti a mio parere ENORMI che citi e il voto molto generoso.

quindi le critiche maggiori sono

Sbilanciamento delle fazioni, forte alea, mancanza di ambientazione, poco playtest

sul 1° punto mi verrebbe da chiederVi quante partite abbiate fatto a questo gioco per fare questa affermazione e quanto diciate questo per quanto letto/sentito dire, la seconda cosa che Vi chiederei è quella di indicarmi un gioco asimmetrico (quotato)  in cui le fazioni siano perfettamente bilanciate e che la maggior parte di chi lo abbia  provato sia d'accordo su questo e lo chiedo senza polemica perchè io finora non ne ho trovati e mi piacerebbe provarne uno

Per quanto riguarda l'alea, chi lo dice che sia un difetto? Basta informarsi e sedersi al tavolo consapevoli di quello a cui si va a giocare, certo se mi siedo al tavolo di Tapestry aspettandomi un cinghiale ne rimarrò deluso, ma in questo caso la colpa non sarebbe nè del gioco nè del designer nè del produttore, ma solo mia

per quanto riguarda le critiche sull'ambientazione posticcia o sul fatto che non sia un vero e proprio gioco di civilizzazione mi viene da sorridere, come mi fanno sorridere i paragoni con TTA et similia

Capitolo playtest, qualcuno sa per certo quante partite siano state  fatte a questo gioco e  quali metodi siano stati utilizzati prima di lanciarlo sul mercato? Avete dati, modo di compararlo con altri giochi simili?

Detto questo, ci ho fatto un paio di partite, mi sono divertito insieme a chi era con me al tavolo, non è certo un capolavoro, ma un bel gioco che va giocato col giusto spirito ed è molto meno banale di quello che sembri, il fatto che le fazioni siano sbilanciate non l'ho sentito e non lo ritengo un grosso problema visto che ce ne sono 16 e quindi posso giocare con fazioni di pari "forza" o dare quelle migliori a chi ha meno esperienza, oppure, sfida nella sfida, posso cercare di vincere con una fazione più debole delle altre presenti al tavolo, il fatto di voler provare più fazioni, anche solo per capire qual è la migliore o quella che si addice di più al proprio modo di giocare  è, a mio avviso,  fattore di longevità

I materiali e la grafica sono molto, molto belli e, kickstarter docet, questa è una cosa che si paga, Vi sfido a dire il contrario

p.s. la classifica di BGG viene spesso citata in maniere differenti solo per sostenere le proprie tesi, o non conta un cazzo per questo o quel motivo o è la luce divina scesa su questa terra, o il voto è alto grazie a fans e bimbominkia o è basso grazie ad  haters e utenti inferociti...ci vorrebbe un po' di misura

sul primo punto: le partite fatte dal singolo stanno a zero, contano le statistiche e le statistiche per ora dicono che ci siano forti (non piccoli, forti) sbilanciamenti.
Un gioco asimmetrico ben bilanciato è StarCraft.
L'alea inizia a essere un difetto se da essa dipende la vittoria in un gioco che veleggia sulle due ore e passa. 
la classifica di BGG conta veramente poco in tutti i casi, nessuna eccezione.
I materiali si pagano...e quindi? Se poi sotto il gioco è mediocre me ne faccio assai delle casette colorate da mettere nel presepe.
Concordo che il gioco non sia né capolavoro né da buttare, il voto finale ci sta, così come il giudizio. Non ho visto nessuno qui affossarlo del tutto o esaltarlo del tutto.

le partite fatte dal singolo contano visto che molto spesso è il singolo dopo aver fatto le sue partite a parlare di forte sbilanciamento che impedisce una soddisfacente esperienza ludica

le partite fatte dal singolo dovrebbero contare molto più delle fredde statistiche visto che stiamo parlando di un gioco con infinite situazioni possibili e non di solo numeri chiari e certi

per quanto riguarda le statistiche, aggiungo a quanto già detto da ombracorta, che stiamo parlando di 1300 partite di cui oltre il 50% fatte da 1/2 giocatori, non sappiamo niente di chi abbia partecipato a questo sondaggio, quindi un campione poco significante e non si sa quanto omogeneo, per ora sembrano gli exit poll delle ultime elezioni

Per questi motivi non so quanto sia utile parlare di statistica e quanto siano ampi i margini di errori di tali statistiche ci vorrebbe il parere di qualcuno che ne sa di questo argomento

E' vero, Starcraft è un bellissimo gioco ben bilanciato, ma con solo 3 fazioni, risponde alla mia domanda, ma non era quello che intendevo, probabilmente mi sono espresso in modo poco chiaro

per quanto riguarda materiali e prezzo rispondevo a chi riteneva il prezzo esageratamente alto, poi se tu vuoi mettere le casette nel presepe, fallo pure, ricordati però di metterle assieme  alle millemila miniature e meeple di giochi mediocri strapagati che fanno probabilmente parte della tua collezione...io con le mie continuerò a giocare a Tapestry

Direi che qui e sul forum nessuno lo ha esaltato del tutto, quanto ad affossarlo direi tutto il contrario da chi lo ritiene noioso e banale dopo aver giocato una sola era a chi si è addormentato guardando un video sul flusso di gioco a chi ritiene del tutto inutile questo o quell'aspetto del gioco a chi sostiene non siano state fatte più di 5 partite per playtestarlo...se non è affossare questo

Se la statistica non conta alzo le mani. A me il gioco piace, ma non ne nascondo le mancanze.

Per Agzaroth, forse hai dimenticato un PER ME  la classifica di BGG conta veramente poco, in tutti i casi.

A mio avviso invece è sempre interessantissima in quanto racchiude il valore dato ad un gioco da migliaia e migliaia di gamers in tutto il mondo, molto più utile  di uno o due pareri dati da recensori che possono odiare o amare alla follia una determinata meccanica o un certo autore. 

Come sempre fatte le dovute raccomandazioni, ossia sapere la tipologia di gioco di cui stiamo gurdando la valutazione, informarsi sul grado di difficoltà, il range di giocatori in cui il gioco gira davvero bene,leggere i forum in cui si sviscerano le meccaniche ecc ecc ecc, fondamentale è quindi sapere i propri gusti e ciò che stiamo cercando. Date queste basi di partenza io e moltissimi altri non solo la troviamo utile ma di questi tempi (1200 giochi usciti solo ad Essen) addirittura indispensabile per un'ampia scrematura iniziale. 

Ed infine, il non successo (almeno per ora) di Tapestry e di tanti altri giochi con materiali splendidi stanno a significare che la community votante è abbastanza matura da non farsi abbindolare solo da miniature eccellenti o grafiche spaziali ma che, se queste non vengono accompagnate da meccaniche solide o innovative o comunque piacevoli, il gioco resterà nel limbo di quelli "vorrei ma non posso" e bye bye a sogni di alta classifica.  

La parte su mappa è praticamente inutile

Beh, come Scythe. Ti serve fare una battaglia anche inutile per fare i punti relativi all'aver fatto una battaglia. Fine.

l'ambientazione è prevalentemente posticcia

Beh, come Scythe e Wingspan.

 

Poi dalla partita che ho fatto l'interazione mi è sembrata quasi inesistente

Beh...

la seconda cosa che Vi chiederei è quella di indicarmi un gioco asimmetrico (quotato)  in cui le fazioni siano perfettamente bilanciate e che la maggior parte di chi lo abbia  provato sia d'accordo su questo

Dune, Starcraft, Rising Sun, Twilight Imperium, A Study in Emerald 1° edizione, Britannia, Vast (tra chi ha fatto poche partite trovi chi pensa sia sbilanciata una fazione piuttosto che un'altra, ma dipende da come si gioca a quel tavolo: Vast è bilanciato, come tutti i titoli con molta interazione, se giocano tutti bene), War of the Ring...

dubbi sull’ utilità del ranking BGG mi sorgono nel momento in cui Tapestry è, dopo Journey in the middle earth e Wingspan, il titolo più in alto della classifica di questa annata (2019).

Per cui o ti accontenti di “i 1200 giochi di quest anno sono tutta rumenta, per cui quest’anno non compro nulla” (e per carità si può fare, e peraltro pure il resoconto di Agz di questa Essen arrivava neanche  troppo tra le righe, a questa conclusione).

Oppure ti informi dalle singole recensioni o pareri di altri giocatori che sai hanno gusti simili a tuoi, e fai scelte mirate e acquisti consapevoli e soddisfacenti.

Dubbi sull’ utilità del ranking BGG mi sorgono nel momento in cui Tapestry è, dopo Journey in the middle earth e Wingspan, il titolo più in alto della classifica di questa annata (2019).

Solo per il momento è così, dato che quei giochi sono usciti molto prima di quelli di Essen. Ma è presto per fare un bilancio definitivo.

Il voto su boardgamegeek.com di Tapestry è comunque anomalo (-> eomer). C'è stata una grossa diatriba tra i fan boys della Stonemaier (i primi ad avere ricevuto il gioco e ad averlo valutato) e chi ha dato 1 di voto solo per bilanciare il tutto (senza aver mai toccato il gioco). All'asilo si comportano meglio i bambini.

Ed infine, il non successo (almeno per ora) di Tapestry e di tanti altri giochi con materiali splendidi stanno a significare che la community votante è abbastanza matura da non farsi abbindolare solo da miniature eccellenti o grafiche spaziali ma che, se queste non vengono accompagnate da meccaniche solide o innovative o comunque piacevoli, il gioco resterà nel limbo di quelli "vorrei ma non posso" e bye bye a sogni di alta classifica.  

 

...era una battuta, vero?

Per quanto riguarda l'alea, chi lo dice che sia un difetto? Basta informarsi e sedersi al tavolo consapevoli di quello a cui si va a giocare, certo se mi siedo al tavolo di Tapestry aspettandomi un cinghiale ne rimarrò deluso, ma in questo caso la colpa non sarebbe nè del gioco nè del designer nè del produttore, ma solo mia

No, la colpa non è dell'acquirente, ma di chi ha sapientemente spacciato questo gioco per un capolavoro di civilizzazione... e cito dalla descrizione su Uplay (che non ha scritto Uplay): "Tapestry è l'ennesimo capolavoro partorito dalla brillante mente di Jamey Stegmaier, che stavolta si cimenta con il genere di cilizzazione in un gioco che vi permetterà di riscrivere totalmente la storia dell'umanità."

Me cojoni.

Corro a dargli 100 euro per questo capolavoro di civilizzazione.

Se poi scopro che la componente di alea è abbondante, come tu stesso mi pare confermi, magari mi irrito... perché in un gioco di civilizzazione di 2-3 ore l'alea ci può essere, ma ben calmierata!

Quindi ben venga una onesta recensione che chiarisca nel lettore alcune cose che non emergono dalle tonitruanti e ingannevoli descrizioni del gioco.

 

per quanto riguarda le critiche sull'ambientazione posticcia o sul fatto che non sia un vero e proprio gioco di civilizzazione mi viene da sorridere, come mi fanno sorridere i paragoni con TTA et similia

C'è chi i paragoni se li va a cercare. E ne paga le inevitabili conseguenze...

La parte su mappa è praticamente inutile

Beh, come Scythe. Ti serve fare una battaglia anche inutile per fare i punti relativi all'aver fatto una battaglia. Fine.

Mah, mi sembra un paragone inesatto, in Scythe buona parte delle cose le fai sulla mappa (produzione, movimento Mech, costruzione edifici) e il controllo dei territori è importante per il conteggio finale. In Tapestry puoi anche non fare nulla sulla mappa, nella prima partita fatta un giocatore ha iniziato a espandersi con le sue 2 ultime azioni ma solo perché non aveva nient'altro da fare.

 

[quote=korn73]

Per quanto riguarda l'alea, chi lo dice che sia un difetto? Basta informarsi e sedersi al tavolo consapevoli di quello a cui si va a giocare, certo se mi siedo al tavolo di Tapestry aspettandomi un cinghiale ne rimarrò deluso, ma in questo caso la colpa non sarebbe nè del gioco nè del designer nè del produttore, ma solo mia

No, la colpa non è dell'acquirente, ma di chi ha sapientemente spacciato questo gioco per un capolavoro di civilizzazione... e cito dalla descrizione su Uplay (che non ha scritto Uplay): "Tapestry è l'ennesimo capolavoro partorito dalla brillante mente di Jamey Stegmaier, che stavolta si cimenta con il genere di cilizzazione in un gioco che vi permetterà di riscrivere totalmente la storia dell'umanità."

Me cojoni.

Corro a dargli 100 euro per questo capolavoro di civilizzazione.

Se poi scopro che la componente di alea è abbondante, come tu stesso mi pare confermi, magari mi irrito... perché in un gioco di civilizzazione di 2-3 ore l'alea ci può essere, ma ben calmierata!

Quindi ben venga una onesta recensione che chiarisca nel lettore alcune cose che non emergono dalle tonitruanti e ingannevoli descrizioni del gioco.

 

[quote=paperoga]

spero tu stia scherzando è come se ti stupissi che la tal pasta o la tal macchina non sia la migliore del mondo nonostante lo abbiano detto in uno spot, comprare basandosi sulla descrizione di un prodotto di chi quel prodotto lo ha creato o lo commercializza mi sembra alquanto incauto per non dire di peggio

non mi sembra di aver scritto  da nessuna parte che la componente di alea sia importante od esagerata in questo gioco, o solo scritto che è presente e che se  non la ami non devi sederti ad un tavolo di Tapestry

il gioco non dura 2-3 ore, penso che dopo qualche (poche) partite si possa stare tranquillamente sotto le 2 ore in 4 giocatori

l' "onesta" recensione vale come l' "onesto" parere di ognuno di noi

p.s. scusate il quoting, non so come modificarlo

 

 

Se la statistica non conta alzo le mani. A me il gioco piace, ma non ne nascondo le mancanze.

prima di tutto c'è statistica e statistica e come già detto ci vorrebbe qualcuno che lo ha studiato che spieghi se e quanto una statistica così fatta abbia valore e che margini di errore abbia, in secondo luogo non è che la statistica sia la verità assoluta

https://it.wikipedia.org/wiki/Uso_sbagliato_della_statistica

solo per sviscerare un argomento del genere penso siano necessari anni di studio

spero tu stia scherzando è come se ti stupissi che la tal pasta o la tal macchina non sia la migliore del mondo nonostante lo abbiano detto in uno spot, comprare basandosi sulla descrizione di un prodotto di chi quel prodotto lo ha creato o lo commercializza mi sembra alquanto incauto per non dire di peggio

l' "onesta" recensione vale come l' "onesto" parere di ognuno di noi

Quindi:

- Se compro basandomi su quello che scrive l'editore sbaglio.

- Se leggo recensioni sbaglio, visto che secondo te l'analisi scritta e ponderata di un recensore (e sorvolo su chi sia il recensore in questione... se pensi che sia il primo che passa magari vai a leggerti qualcosa su Lobo) vale come qualsiasi impressione scritta da chiunque. 1 vale 1 anche qui? Mah...

Quindi su cosa mi baso per decidere se spendere 100 euro per un gioco? Aspetto che lo compri qualcuno e poi gli busso alla porta per provarlo?

P.S.: in ogni caso, se rileggi, vedi che ho citato lo spottone di S.M. non per dire che ne parla troppo bene (so anche io che questo lo fanno tutti) ma che nè dà un'immagine ingannevole... se tu focalizzi la tua comunicaizone su un aspetto del gioco (civilizzazione) che poi risulta carente, non ti puoi sorprendere se molti gamers poi restino delusi, a prescindere dal gioco in sè che come sembra anche da quello che dici poi gira benino...

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