Pocket Battles

Voto recensore:
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Introduzione
Pocket Battles è il nome di una serie di wargame tascabili editi da Z-Man Games. Finora, al momento in cui scrivo, sono usciti 3 set della serie - due della linea “Ancient” (“Celts vs. Romans” e “Macedonians vs. Persians”) e uno della linea “Fantasy” (Orcs vs. Elves) - ciascuno indipendente e combinabile con gli altri. Il prossimo set, già preannunciato dagli autori, sarà dedicato alla Guerra Civile Americana, poi si dovrebbe tornare al Fantasy: “Nani contro Scheletri”. In ogni scatola sono presenti due eserciti e tutto il materiale per farli scontrare tra loro o con eserciti di altre scatole (quindi ogni scatola è sia espansione che gioco completo).

La recensione fa riferimento al sistema di gioco di Pocket Battles, seguiranno delle mini-schede dedicate ai differenti set pubblicati, con una descrizione dei vari eserciti.

Il gioco
Il gioco si compone di tre parti distinte (preparazione / schieramento / battaglia):

1. Preparazione. In una prima fase ogni giocatore prepara il proprio esercito con le truppe a sua disposizione.
Ogni giocatore aggrega le “truppe” tra loro formando delle “unità”, nel rispetto dei limiti di punti schieramento di ciascuna unità e del costo totale dell’esercito (infatti all’inizio si concorda il limite massimo di “costo” di ciascun esercito). In pratica esistono truppe che vanno schierate da sole (unità costituite da una sola truppa) e truppe che è possibile schierare insieme. Le truppe hanno dei “tratti speciali” che si applicano all’intera unità di cui fanno parte.

2. Schieramento. Alternativamente ogni giocatore schiera le proprie unità all’interno dei propri settori del campo di battaglia (destra, sinistra e centro, ciascuno con una zona di “fronte” ed una di “retro”).
Il campo di battaglia è diviso quindi in zone, con zone di “ingaggio” poste tra i campi dei due giocatori. Il gioco non ha una mappa vera e propria e queste zone sono suddivise tra loro con le tessere truppa avanzate, disposte capovolte.

3. Battaglia. Ogni giocatore riceve dei segnalini ordini da assegnare alle proprie unità. Durante ogni turno il giocatore effettua due azioni. Con una prima azione gratuita e facoltativa, sposta un’unità da una zona ad un’altra (ridisposizione). Con una seconda azione obbligatoria spende segnalini ordine per comandare ad una propria unità di effettuare una delle seguenti azioni:
a. movimento tattico
b. carica
c. proseguire un ingaggio
d. abbandonare un ingaggio
e. tirare
f. utilizzare un tratto speciale
g. passare

La carica di un’unità può portare l’avversario a reagire con le sue unità presenti nel settore verso cui la carica è diretta. Per far questo egli spende ordini per intercettare l’unità che carica o per tirare con armi da lancio contro di essa. A questo punto le unità entrano in ingaggio tra loro.

L’ingaggio è risolto utilizzando i dadi. Si lanciano uno o più dadi a seconda dei bonus presenti sui tratti delle varie truppe. Sulle unità sono riportati dadi neri (dadi ingaggio per lo scontro corpo a corpo) e dadi bianchi (dadi tiro per il tiro da lontano). Si confrontano i risultati ottenuti con i dadi con i dadi rappresentati nelle truppe. Questo determina delle ferite che vengono assegnate sulle truppe che compongono le unità (questo si fa usando propri segnalini ferita). Poiché le ferite sono rappresentate sul retro dei segnalini ordini, ne consegue che un esercito ferito avrà meno ordini a sua disposizione. Invece di assegnare ferite si possono eliminare direttamente le truppe come perdite.

Si vince eliminando la metà dell’esercito avversario.

Considerazioni
Il gioco così descritto in sintesi dovrebbe far capire che ci troviamo di fronte ad un introduttivo nel mondo dei wargame tattici. Ha in sé tutti gli elementi di un wargame pur in una piccola confezione e con un regolamento essenziale. Pocket Battles, appunto… battaglie tascabili.
Il gioco è pieno di decisioni significative che hanno un importante effetto sulla battaglia. Decidere come comporre le unità dell’esercito e come disporlo in campo può essere divertente così come cercare di sorprendere l’avversario con manovre elaborate. Scegliere con quali unità caricare, reagire, spostarsi, e in che sequenza, rappresenta il cuore del gioco così come prendere la decisione sofferta di distribuire le ferite e le perdite sulle proprie unità colpite. Quindi non si riduce tutto alla fortuna nel lancio dei dadi anche se è evidente che questi in Pocket Battles hanno un impatto importante.

Secondo me è un ottimo acquisto come introduttivo al mondo dei wargames tattici, in quanto consente di acquisire in maniera semplice elementi come i punti schieramento, gli ordini, le manovre militari (ingaggio/disingaggio, carica, tiro dalla distanza).

Pro:

Tascabile (dimensioni e costo contenuto).
Materiali robusti e funzionali.
Semplicità e profondità.

Contro:

La preparazione degli eserciti e il loro schieramento rappresenta una parte importante del gioco (ad alcuni questo aspetto potrebbe risultare meno interessante rispetto allo scontro vero e proprio che può, in certi casi, risolversi in un tempo limitato).

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